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Michelangelo Infinito: l'arte al cinema dal 4 al 10 ottobre
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Michelangelo – Infinito: il genio di Michelangelo arriva al cinema dal 27 settembre - Conferenza

Tags: enrico lo verso, michelangelo buonarroti, michelangelo infinito
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Michelangelo – Infinito: il genio di Michelangelo arriva al cinema dal 27 settembre - Conferenza

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SKY, MAGNITUDO FILM E LUCKY RED portano al cinema Un ritratto avvincente e di forte impatto emotivo dell’uomo e dell’artista Michelangelo

Dopo lo straordinario successo di ?Caravaggio ? l?Anima e il Sangue?, un?altra grande produzione cinematografica sta per approdare sul grande schermo: dal 27 settembre al 3 ottobre arriva al cinema Michelangelo ? Infinito, il nuovo film d?arte dedicato al genio di Michelangelo Buonarroti e alle sue opere immortali ed ?infinite?.

A Roma abbiamo partecipato alla conferenza di presentazione del film con il regista Emanuele Imbucci, gli attori Eugenio Lo Verso e Ivano Marescotti, Cosetta Lagani (che ha curato il soggetto e la direzione artistica) e il professore Vincenzo Farinella (consulente scientifico del film nonch? docente universitario).

Di seguito i passaggi pi? interessanti dell’incontro con la stampa:

– ?Michelangelo ? Infinito? ? un film che si aggiunge alla collezione di Sky Arte, tuttavia possiamo dire esser diverso?

Cosetta Lagani: Esatto, volevamo portare sul grande schermo un nuovo genere cinematografico, un film di ?autorevole finzione?. ? un paradigma nato sei anni fa con Sky per sfruttare le tecnologie pi? innovative, in modo che contribuissero alla narrazione dell?arte come esperienza cognitiva, in tutto il mondo. Per questo ? stata una nuova sfida narrativa: bisognava impostare il racconto all?interno di un mondo di finzione senza nascondere le opere per questo abbiamo sfruttato la consulenza di storici dell?arte durante tutto il percorso creativo e produttivo, cos? da non rinunciare all?autorevolezza e al rigore del racconto. Nulla ? inventato. Tutto ? stato tratto da fonti. Infatti, la definizione, le creazione dei personaggi e dei monologhi sono derivati dalle lettere o dei biografi del tempo per Michelangelo, mentre per Vasari ? una parafrasi in italiano aulico dei suoi scritti. Fare un film cos? ? stato possibile solo con la condivisioni di visioni e obbiettivi con tutte le entit? e i professionisti coinvolti in questo progetto, che collaborano e si mettono a servizio dell?arte.

– Qual ? stata la sfida pi? grande?

Emanuele Imbucci: Sicuramente riportare le belle parole del Michelangelo e del Vasari con l?emozione e la forza della creazione di queste opere. E per farlo, come detto da Cosetta, abbiamo creato questa ?autorevole finzione?. Volevo un approccio emotivo restando fedeli ai fatti ed ? stato possibile grazie al sostegno dei musei vaticani e del professor Vincenzo Farinella.

– Come descriveresti con una parola Michelangelo?

Emanuele Imbucci: Spigoloso.

– E il Vasari?

Emanuele Imbucci: Accogliente.

– Pensi di non aver detto qualcosa nel film?

– Guarda, faccio riferimento al titolo: Infinito. Michelangelo ha vissuto 89 anni, quindi puoi immaginare quante opere ha prodotto e quante ne potevamo inserire nel film. ?Abbiamo dovuto fare una selezione e per farlo abbiamo cercato di tracciare un percorso della sua vita e delle sue ossessioni.

– Puoi raccontarci un aneddoto sul set?

Emanuele Imbucci: Certo! Il primo che mi viene in mentre risale a quando sono entrato nelle cave di Carrara rimanendo senza parole, sono uno spettacolo della natura che ti accoglie e sovrasta. Cos? ho pensato a Michelangelo, che sfida questo qualcosa di eterno e infinito. Non era facile camminare l?, soprattutto per le riprese. Poi mentre mi aggiravo per quei luoghi ho visto una pozzanghera che rifletteva un blocco di marmo e ho pensato che in quel riflesso solo Michelangelo avrebbe potuto vedere il David, al nostro contrario. Cos?, da questa ossessione, ? nata l?idea del limbo di Michelangelo, un set naturale costituito da elementi che pesano dalle 10 alle 20 tonnellate. Quando abbiamo dovuto posizionare, poi, il blocco ?riflesso? mi hanno spiegato i costi e il peso e? ho capito che avrei dovuto lavorare con mani delicate, ma sporcandole proprio come ha sempre affermato Michelangelo.

– Come ti sei preparato per interpretare un personaggio simile?

Eugenio Lo Verso: Ho avuto l?aiuto di questa grande squadra di Sky Arte. Conoscevo Cosetta avendo fatto parte di Raffaello, dove facevo il padre. Li mi avevano anticipato la possibilit? di avere questo ruolo ma non ci credevo davvero e invece… Sicuramente mi sentivo inadeguato, spaventato, non credevo che sarei riuscito ma con il grande lavoro di preparazione fatto, invece, ? stato possibile. Soprattutto quando ho capito l?atteggiamento, la ricerca, la voglia che c?? dietro questo film.

– Quanto conoscevi la figura del Vasari?

Ivano Marescotti: Conoscevo il Vasari per come lo si studia a scuola, ma con questo film ho apprezzato molto pi? ci? che ha fatto: ovvero iniziare la storia dell?arte moderna. Il film ? basato sullo stupore del personaggio e personalmente sono ancora immerso in quelle atmosfere. In pi? ? coerente con l?opera dei personaggi perch? dona e rende lo stupore e la meraviglia di quello creato all?epoca. E ora sono estremamente convinto che il Vasari avesse ragione: Michelangelo ?era insuperato allora e nel futuro?.

– Da storico e conoscitore della vita di Michelangelo, qual ? stata la scena che pi? ti ha colpito vedere sul grande schermo?

– Sicuramente l?ingresso nella Cappella Sistina. Fu Giulio II a imporgli quest?opera. Era un luogo che gi? esisteva, veniva usato per feste e altro, per esempio. Grazie ai documenti (senza immagini) che abbiamo si ? provato a ricostruirla come era all?epoca per essere il pi? accurati possibili, nelle immagini in cui Michelangelo inizia a dipingerla. A quel tempo, per esempio, la volta che era gi? affrescata da un pittore perugino e l?abbiamo ricostruita sulla base di un disegno preparatorio tenuto negli Uffizi. Si trattava di un cielo stellato, una decorazione apparentemente banale ma invece costosissima. Nel 1504 c?era stata una crepa e cos? Giulio II chiese nel 1508 a Michelangelo il suo intervento. Cos? come la sostituzione della Madonna del Perugino, alla quale era dedicata la stanza creata da un precedente papa. Quella di Michelangelo, dunque, era la rottura di un equilibrio gi? creato precedentemente, negli anni. ? stato bello veder tutto questo. Da docente, per una volta, saranno immagini da sfruttare anche nelle lunghe lezioni universitarie.

MICHELANGELO – INFINITO, AL CINEMA IN ITALIA DAL 27 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE

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