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Alessio Zuccari
Elio, parlano le registe: "Questo film è una lettera d'amore al cinema di fantascienza"
Il Festival di Cannes è sempre stato uno dei più influenti sul panorama cinematografico mondiale – se non il più influente in assoluto. Negli ultimi anni ha però inanellato all’interno delle proprie selezioni una serie di opere particolarmente felici che lo hanno reso ancora più rilevante di quanto già non fosse. Soprattutto in ottica dell’apprezzamento congiunto di critica e pubblico, come ad esempio i pluripremiati Parasite di Bong Joon-ho e il più recente Anora di Sean Baker. Entrambi film “outsider” (il primo coreano, il secondo maturato nel cinema indipendente) che non solo hanno trionfato a Cannes con la prestigiosa Palma d’oro, ma anche sul palco degli Oscar.
E questo senza considerare altre pellicole di immenso valore come Anatomia di una caduta di Justin Triet, Un altro giro di Thomas Vinterberg, Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi, La zona d’interesse di Jonathan Glazer, Emilia Pérez di Jacques Audiard, The Substance di Coralie Fargeat. Insomma, il peso specifico di Cannes non s’è mai discusso, e ora si discute ancora meno. In procinto dell’inizio del Festival di Cannes 2025, sotto la guida della presidente di giuria Juliette Binoche, diamo allora uno sguardo a quali sono le opere più attese quest’anno sulla Croisette, tra nomi di richiamo e diverse prime volte.
Dopo aver scosso il pubblico di Cannes con l’inclassificabile Titane, film Palma d’oro nel 2021 (ai tempi la seconda donna della storia del festival a riuscirci), Julia Ducournau si presenta in Concorso nell’edizione 2025 con un’altra pellicola destinata a far discutere. Presentato come il progetto a lei più personale, Alpha vede protagonisti Tahar Rahim e Golshifteh Farahani e segue le vicende di una studentessa che diventa un’emarginata a seguito della voce che sia stata infettata da una nuova malattia.
Beau Is Afraid non aveva convinto del tutto nemmeno i suoi estimatori, ma è certo che Ari Aster non abbia assolutamente esaurito lì la sua verve creativa. Considerato tra i maggiori esponenti del nuovo horror contemporaneo, eccolo alle prese con Eddington, una commedia nera presentata in Concorso e ambientata in un dove sperduto degli Stati Uniti ai tempi della pandemia. Joaquin Phoenix torna a collaborare con il regista nei panni di uno sfrontato sceriffo che infrange le restrizioni sanitarie e si scontra con il sindaco in carica interpretato da Pedro Pascal. Completano il cast nomi del calibro di Emma Stone, Austin Butler, Micheal Ward.
Questa edizione del Festival di Cannes presenta al suo interno diverse prime volte da regista per volti già noti al grande schermo. Tra loro Eleanor The Great di Scarlett Johansson, che esordisce con una storia di amicizia tra un’anziana signora (June Squibb) in lutto per la scomparsa di un vecchio amico e una giovane studentessa universitaria (Erin Kellyman) sullo sfondo di New York. All’apparenza un dramma intimista sulla forza emotiva dei personaggi posti al centro dell’inquadratura.
Al di là del siparietto che l’ha visto inizialmente dimenticato dall’annuncio ufficiale in conferenza stampa, Spike Lee sarà al Festival di Cannes 2025. Highest 2 Lowest è un thriller che rivisita il poliziesco del 1963 di Akira Kurosawa High and Low e verrà presentato fuori competizione. Protagonista è Denzel Washington, sulla Croisette per la prima volta, che si cala nel ruolo di un grosso esponente della musica newyorkese chiamato ad affrontare una decisione cruciale. Al suo fianco ci sono Jeffrey Wright, Ice Spice e A$AP Rocky.
Chiaro ormai in quale flusso sia incanalato il desiderio artistico di Wes Anderson, che al Festival di Cannes porta in Concorso il suo nuovo La trama fenicia. Dopo The French Dispatch e Asteroid City, ancora un progetto che si preannuncia formalmente impeccabile, ma con al centro dell’intreccio un dramma criminale sanguinoso con risse, esplosioni e una ricca varietà di scenari. Benicio del Toro guida il cast al fianco di Mia Threapleton, figlia di Kate Winslet e forse futura stella di Hollywood. Dietro di loro la solita prestigiosa scuderia: Michael Cera, Scarlett Johansson, Tom Hanks, Riz Ahmed, Richard Ayoade, Jeffrey Wright, Benedict Cumberbatch, Charlotte Gainsbourg e Willem Dafoe.
Dopo aver presentato a Cannes nel 2022 il trionfante Top Gun: Maverick, film che sbancò al botteghino dopo i duri anni della pandemia, ecco Tom Cruise pronto ad arrivare nuovamente ospite al festival. Qui infatti debutterà fuori competizione Mission Impossible: The Final Reckoning, ottavo e presumibilmente ultimo capitolo della nota e pirotecnica saga, diretto da Christopher McQuarrie e con Hayley Atwell, Vanessa Kirby, Angela Bassett e Hannah Waddingham.
Tra i più attesi e chiacchierati film in Concorso, c’è senza dubbio Nouvelle Vague di Richard Linklater. Dopo aver portato solo pochi mesi fa il suo Blue Moon al Festival di Berlino, ecco che il regista statunitense arriva in Francia con un film che esplora i retroscena dietro la creazione di un’opera leggendaria e nel Paese culturalmente molto sentita come lo è Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard. Nel giro di nomi protagonisti ci sono Guillaume Marbeck nei panni di Godard, Zoey Deutch in quelli di Jean Seberg e Aubry Dullin in quelli di Jean-Paul Belmondo.
Anche per Kristen Stewart è la prima volta da regista e con The Chronology of Water decide di affrontare un adattamento del memoir del 2011 di Lidia Yuknavitch, opera che riflette sull’intrecciarsi dei temi di sessualità, genere e identità dal punto di vista di una nuotatrice e artista. Il film è scritto da Stewart assieme ad Andy Mingo ed è presentato nella sezione di Un Certain Regard. Come protagonista figura Imogen Poots nel ruolo di Lidia.
I due rampanti Paul Mescal e Josh O’Connor sono co-protagonisti di un dramma storico e romantico in The History of Sound, film diretto da Oliver Hermanus e basato sul racconto di Ben Shattuck – che ha anche co-scritto la sceneggiatura. Mescal e O’Connor vestono i panni di due cantanti folk gay nel Maine rurale, che nel periodo della Prima guerra mondiale decidono di raccogliere in un album le canzoni dei loro connazionali. In Concorso.
Chiude questa nostra lista degli attesi un altro debutto dietro la macchina da presa. È il turno di Harris Dickinson, che tra il successo di Babygirl e i suoi prossimi lavori da attore, arriva alla regia con Urchin, film presentato in Un Certain Regard con protagonista Frank Dillane nel ruolo di un giovane londinese che tenta di lasciarsi alle spalle turbolente abitudini. Lo stesso Dickinson descrive la pellicola come “cruda e assurda”, promettendo una spirale enigmatica e distruttiva.