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4 metà: recensione della commedia sentimentale su Netflix
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4 metà: recensione della commedia sentimentale su Netflix

Tags: 4 metà, ilenia pastorelli, netflix
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4 metà: recensione della commedia sentimentale su Netflix

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Sinossi ufficiale di 4 met?:

Questa commedia romantica esplora il concetto delle anime gemelle attraverso le storie parallele di quattro single.

Recensione di 4 met?:

La formula alla Sliding Doors ha da sempre un certo fascino. Cosa avremmo fatto, dove saremmo andati, con chi saremmo finiti. 4 met? risolve il problema, in parte, mostrando sia una verit? data per assodata, sia creando ipoteticamente un universo parallelo dove gli eventi sarebbero potuti andare diversamente. Il principio per? alla base di questa doppia linea temporale ? nel film di Alessio Maria Federici la possibilit? di dimostrare una teoria che, in qualche modo, ribalta la visione romantica di platoniana memoria. Quella per cui per ogni persona esiste una esatta met? dell?altra mela che dovremmo cercare invano o meno nel corso della nostra esistenza.

4 met?, su sceneggiatura di Martino Coli, cerca l?occasione per la costruzione di una doppia storia d?amore a cui lo spettatore pu? affezionarsi in entrambi i casi, senza dover rimanere deluso dall?esito finale del risultato. Perch? non ? sulla combinazione reale su cui si basa il presupposto narrativo o significativo della commedia sentimentale, bens? l?opera vuole porsi ad esempio di come ci sia l?opportunit? per ognuno di potersi fondere, crescere e modificarsi vicino ad un?altra persona senza dover rientrare in schemi o teorie prefissate.

Tutta teoria…ma il sentimento?

La pellicola targata Netflix, nel suo unico vero guizzo di creativit?, asseconda la visione dei narratori della storia divisa in due parti che nel metterle continuamente in parallelo e raccontandole come linee separate vogliono portare avanti la tesi che l?anima gemella non ? colei che ci ? destinata, ma si cela in verit? nella nostra capacit? di adattarci all?altro. Non destino, ma complicit?. Non fato o volere divino, solamente l?esistenza che pu? intraprendere qualsiasi tipo di strada a noi sconosciuta, dove l?importante ? saper ogni volta mettere se stessi nei rapporti per saperci aprire all?altro, potendolo cos? accogliere e permettergli di entrare a far parte del nostro medesimo essere.

Se la premessa ? dunque quella che, pur con una doppia narrativa, il film vuole comunque portare avanti un unico assunto, 4 met? procede in questo modo su una retta parallela che innalza una duplice storia d?amore, la quale ha al proprio interno snodi di distacco e mete di incontro, conducendo a compimento entrambe grazie a percorsi ben delineati. ? la completezza interna di ogni singolo racconto che asseconda il teorema dell?opera e che porta cos? la stessa a non lasciare nulla di incompiuto. ? per? la semplicit? di scrittura dietro al pensiero poetico del film che rende 4 met? un?operazione inconcludente, a cui va mancando quel mordente necessario che avrebbe potuto giovare a uno qualsiasi degli abbinamenti proposti nella pellicola tra gli attori Ilenia Pastorelli, Matilde Gioli, Giuseppe Maggio e Matteo Martari.

Ci? che manca a 4 met?

La storia – o meglio, le storie – scorre veloce, senza nessun impedimento. E forse ? proprio questa mancanza di trasporto di cui pecca un film Netflix che aveva la freschezza e un?idea interessante da poter sviluppare, resa parzialmente a causa di una piattezza nei dialoghi e negli accadimenti che non contribuisce affatto ai fini della pellicola. Un buona chimica intercorre tra l?intero cast e non era di certo scontato trovare quattro interpreti che riuscissero a creare ogni volta la connessione ideale. Ma la bravura nella scelta di un casting ha poca rilevanza se agli attori non ? concesso di esprimersi al di l? delle convenzionalit? di due narrazioni che, a parte la loro nota principale di fondo, non riescono a fuoriuscire veramente, facendo svolgere le alternative di due universi che per? hanno da presentare le stesse pallide emozioni.

Di una visione disimpegnata che, anzi, avrebbe potuto azzardare con un po? pi? di struttura, 4 met? ? una buona riflessione sull?amore, ma troppo asciutta per poter rimanere davvero impressa. Una commedia romantica in pi? sulle relazioni con qualcosa in meno sulla maniera in cui le racconta. Una met? a cui mancava una sua controparte, quella pi? briosa, travolgente e esaltante.?

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