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7 Chili in 7 Giorni: la versione restaurata al Festival del Cinema Europeo e su infinity+
Tags: 7 chili in 7 giorni, carlo verdone, infinity
7 Chili in 7 Giorni, primo lungometraggio del regista Luca Verdone, arriv? nelle sale nel 1986 e quest?anno, in occasione dei 35 anni dall?uscita, Infinity+ rende omaggio al film entrato a far parte dei cult della commedia italiana, presentandolo in anteprima in versione restaurata alla 22esima edizione del Festival del Cinema Europeo di Lecce.
Infinity+ ? da tempo impegnata nel progetto di restauro di grandi film italiani con l?intento di valorizzarli e di renderli accessibili ad un pubblico sempre pi? ampio. Tra i tanti titoli restaurati ad oggi si trovano Borotalco?di Carlo Verdone,?Mediterraneo?di Gabriele Salvatores,?L’Allenatore nel Pallone?di Sergio Martino e I?Laureati di Leonardo Pieraccioni?- tutti disponibili in versione restaurata su?Infinity+.
A questi titoli si aggiunge ora 7 Chili in 7 Giorni di Luca Verdone. Sar? un?occasione per il pubblico di riscoprire, o scoprire per la prima volta, un film amato da tutte le generazioni.
Alfio Tamburini (Carlo Verdone) e il suo ex compagno di studi Silvano Baracchi (Renato Pozzetto), dopo essersi laureati in medicina con il minimo dei voti, si sono ridotti a fare uno il massaggiatore-callista, l’altro il venditore di articoli igienico-sanitari. Rincontratisi per caso dopo nove anni dalla laurea, i due decidono di dare una svolta alla loro carriera e aprono una clinica per dimagrire riadattando il casale di campagna della moglie di Alfio.
Richiamati dalla pubblicit?, i clienti non tardano ad arrivare, ma tra allenamenti estenuanti, ginnastica, piatti vuoti (ad eccezione di uno strano intruglio) iniziano presto a dubitare dell?efficacia della cura e si ribellano. Quando la situazione sembra essere ormai irrecuperabile, ai due arriva il colpo di genio.
Durante la Conferenza stampa svoltasi questa mattina, Luca Verdone ha affermato: ?Mi lascia stupito ancora oggi il successo di 7 Chili in 7 Giorni: all?epoca io e Carlo non avremmo mai potuto prevedere una vita cosi lunga per questo film, ma continua ad essere sempre salutato con affetto anche in televisione, proprio perch? ? stato anche un successo televisivo di proporzioni grandissime?.
Riguardo alla genesi del film, Carlo Verdone, reduce dalla presentazione al RFF16 della serie tv Vita da Carlo,?spiega che: ?All?inizio avevo l?idea di fare una parodia, una farsa, sulle cure dimagranti. Mi sono messo a scrivere il soggetto una notte d?estate e Cecchi Gori, leggendola, mi disse che, se ci fosse stato mio fratello, si sarebbe fatto il film?.
?Dirigere mio fratello ? stato molto semplice, noi siamo cresciuti insieme a Roma. Ci conosciamo in maniera cosi profonda che non ci sono problemi tra di noi. L?avevo diretto nel 1973 e avevo anche fondato una compagnia teatrale al liceo, dove era il primo attore: era impossibile rimanere indifferenti di fronte alla sua attitudine?, ricorda Luca Verdone.
Ma un film del genere oggi si potrebbe ancora fare? Secondo Verdone: ?Nel mainstream generale delle commedie odierne si tende a drammatizzare i problemi; noi abbiamo dato subito un?impostazione ironica e piacevole al film, che oggi i registi non darebbero. C?era quasi una leggerezza fantastica sulla linea di certi film inglesei, come Pranzo Reale di Malcolm Mowbry… quella leggerezza e ironia oggi non sarebbe messa in atto. Ma oggi non ci sono neanche personalit? come Carlo e Pozzetto tra i giovani comici. Un minimo di scorrettezza ci vuole e bisogna essere registi intelligenti a ristabilire la correttezza in corso d?opera: purtroppo tutto questo manca al panorama comico contemporaneo?.