Abbiamo incontrato l’attore statunitense in occasione della conferenza stampa italiana dedicata al prossimo lancio di Captain America: Brave New World, di cui è protagonista.

Il passaggio di testimone era già avvenuto in sordina in The Falcon and the Winter Soldier, ma il prossimo debutto nei cinema di Captain America: Brave New World lo sancirà a gran voce: Anthony Mackie è il nuovo Captain America. Eredità non da poco per il personaggio, Sam Wilson, e soprattutto per l’attore, chiamato a raccogliere il testimone – che è uno scudo in vibranio – di Chris Evans/Steve Rogers, uno dei supereroi più amati e carismatici del Marvel Cinematic Universe.

Mackie, che abbiamo incontrato a Roma, riconosce la responsabilità, tra l’incredulo e il grato. “In tutti questi anni non ho mai pensato potesse accadere una cosa del genere. Che tutto questo fosse davvero una possibilità” riflette l’attore. “Il mio film d’esordio è stato 8 Mile (biografia romanzata di Eminem, ndr), che se vi volete sentire davvero vecchi, è di ventiquattro anni fa. Da quel momento è stata una corsa meravigliosa. E non avrei mai creduto che questo giorno sarebbe arrivato. Sono cresciuto con i film di Superman, con i film di Batman. Micheal Keaton è il mio Batman”.

Il MCU, nel pieno corso di una Saga del Multiverso attraversata da numerose problematiche dentro e fuori lo schermo, è in piena ristrutturazione. Cosa aspettarsi allora da un film come Captain America: Brave New World, di certo uno dei capitoli più attesi di questi anni? “Come lo fu Captain America – Il primo Vendicatore, anche questo sarà una sorta di nuovo inizio”, afferma Mackie. “A riguardare oggi quel film comprendi che direzione stava prendendo la Marvel. Captain America: Brave New World è lo stesso. È un nuovo mattone posato da cui si imposta il prossimo passo in questo universo che è fatto di slanci e picchi”.

Captain America tra politica e il rapporto con le new entry

Mackie schiva però qualsiasi parallelismo tra il racconto delle trame politiche in Captain America: Brave New World e l’attualità degli Stati Uniti. “È intrattenimento“ dice l’attore. “I film di Captain America spesso hanno trame di spionaggio, che raccontano di politica, oltre a essere anche thriller psicologici. Però credo che in questo caso il centro del film sia su come cambiano i personaggi dentro il MCU, non su ciò che succede agli Stati Uniti con il nuovo presidente”. Che ricordiamo essere il neo rieletto Donald Trump. Da Captain America, Mackie che consiglio gli darebbe? “Solo di essere comprensivo, avere compassione e mente aperta”.

L’interprete si lascia poi andare sul rapporto che lega il suo personaggio a quelli delle new entry Harrison Ford, che sostituisce lo scomparso William Hurt come Thaddeus Ross, e Giancarlo Esposito. Con Ross, Wilson intrattiene un rapporto tra la fiducia, il confronto e lo scontro. “È un aspetto da sempre presente nel MCU” riconosce Mackie. “Pensiamo a Captain America e Iron Man. Esisteva anche lì un rapporto di fiducia continuamente costruito, spezzato e poi costruito di nuovo. Con Hulk Rosso è la stessa cosa. Ross e Sam hanno una lunga storia alle spalle, sono entrambi militari e hanno un loro modo di capirsi”.

Il villain dichiarato del film è però quello del personaggio interpretato da Esposito. «Mi sono trasferito da New Orleans a New York quando avevo diciotto anni. Essendo un attore di teatro, lui è qualcuno che ho seguito e ammirato per tutto il corso della mia carriera” ricorda Mackie. “Ho chiesto io che per questo ruolo fosse scelto Giancarlo. E per fortuna lui era disponibile nel periodo previsto per la produzione del film. È stato veramente divertente, ci conosciamo ormai da più di venticinque anni. Avere un attore di questo livello al mio fianco in un film, a questo punto della mia carriera, è veramente qualcosa di grande per me e per il film stesso”.

Ma cosa rappresenta, per Anthony Mackie, vestire oggi i panni di un nuovo Captain America? Anche qui ha più a che vedere con l’uomo che con il simbolo politico. “È una persona che mantiene la sua parola. Ha onore, dignità e integrità. Un uomo di cui ci si può fidare e su cui si può contare nel momento del bisogno”. E nel suo personale dream team di supereroi chi metterebbe? “Il più fico di tutti, Steve McQueen. E poi Monica Bellucci”.

Captain America: Brave New World sarà nei cinema dal 12 febbraio.