Speciale TORINO

0
My Red Carpet
Avengers: Infinity War - I segreti dietro la "disintegrazione" degli Avengers
Tags: avengers, avengers 4, avengers infinity war, avengers infinity war best moments, marvel, view conference
Il film campione di incassi Avengers: Infinity War non poteva che essere grande protagonista dell?edizione 2018 di View Conference, l?evento italiano che ogni anno richiama a Torino i grandi maestri degli effetti speciali e della computer grafica. A rappresentanza del kolossal Marvel c?era Matt Aitken, visual effects supervisor di Weta Digital, artista nominato all?Oscar e ai BAFTA per il suo lavoro in District 9 (ma ha lavorato anche a pellicole come Le avventure di TinTin, King Kong e i tre film de Lo Hobbit).
Ecco alcune curiosit? che ha rivelato sulla creazione degli effetti speciali di Avengers: Infinity War.
Per realizzare il pianeta in cui si svolge il combattimento contro Thanos, gli artisti sono partiti da un unico principio: volevano che fosse pi? realistico possibile, pi? somigliante alla Terra possibile, affinch? non fosse una distrazione per lo spettatore. L?attenzione doveva essere rivolta ai personaggi e all?azione, non agli elementi fantastici dello sfondo. Il pianeta ? realizzato totalmente in CGI e ha 3 set principali corrispondenti a diversi momenti e diverse atmosfere della storia. Il cielo limpido indica l?ottimismo degli eroi quando sperano di poter vincere la battaglia; l?atmosfera pi? apocalittica corrisponde alla realizzazione che non sar? cos? facile sconfiggere Thanos; infine si passa al tramonto quando avviene il famoso schiocco di dita e la speranza non ? pi? possibile.
Per Iron Man si ? trattato ?semplicemente? di un update della sua classica armatura, con una importante variazione: la Mark 50 ha la possibilit? di far comparire delle armi, per le quali ? stato quindi necessario progettare il design e la loro manifestazione.
Quanto al nuovo costume di Spidey, la base d?ispirazione sono stati i fumetti sia per il design che per le pose, che sono state realizzate come riferimento non da Tom Holland ma dagli stunt, e poi interamente ricreate al computer.
Anche per lui, nonostante sia un personaggio legato alla magia e a una dimensione fantastica, si ? cercato di mantenere ogni effetto speciale il pi? realistico possibile. L?ispirazione principale ? stato ovviamente il primo film di Strange e in particolare le scene di ambientazione cittadina con la deformazione degli edifici. Questo ha fatto s? che gli effetti, in Avengers: Infintiy War, potessero avere una forte componente fisica e ?reale?. Per esempio, quando Strange colpisce le rocce con la sua magia, gli artisti di Weta hanno immaginato che queste potessero sciogliersi diventando colate laviche.
L?elemento pi? difficile da creare ? stato sicuramente il cosiddetto ?blip?, cio? il momento in cui alcuni dei protagonisti scompaiono dopo lo schiocco di dita di Thanos. I fratelli Russo, registi del film, hanno richiesto espressamente che l?effetto avesse una componente di sofferenza e che sembrasse definitivo, qualcosa da cui non si pu? tornare indietro. Gli artisti hanno dovuto sperimentare con diverse prove prima di riuscire a trovare quella definitiva. Inizialmente, ad esempio, avevano previsto la smaterializzazione attraverso una luce verde, ma sono stati costretti a cambiare idea in quanto sembrava che il personaggio non morisse ma venisse teletrasportato in un?altra dimensione. L?effetto ? stato applicato sui personaggi realizzati in digitale, ovvero sui digital double degli attori. Proprio per questo, la scena pi? complessa da realizzare ? stata quella in cui Spidey morendo abbraccia Tony Stark, in quanto il primo ? realizzato al computer mentre il secondo ? reale.