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Martina Barone
Book Club - Il capitolo successivo: recensione del sequel del film
Tags: Book Club - Il capitolo successivo, Diane Keaton, jane fonda
L’attesissimo sequel segue le nostre quattro migliori amiche preferite nel viaggio tra ragazze che non hanno mai compiuto, con l’intento di portare il loro club del libro in Italia. Quando le cose vanno fuori controllo e alcuni segreti vengono rivelati, la vacanza rilassante si trasforma in un’avventura attraverso il paese che capita una volta nella vita.
Nel cast di Book Club – Il capitolo successivo: Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen e Mary Steenburgen
Nel 2018 Book Club – Tutto può succedere vedeva Jane Fonda, Diane Keaton, Mary Steenburgen e Candice Bergen appassionarsi alla saga di Cinquanta sfumature di grigio di E. L. James. Riaccendendo in loro non solo la voglia di abbandonarsi alle gioie del sesso – senza bisogno di camere dei giochi o frustini in pelle -, ma facendo rendere loro conto che, in realtà, tutto quello di cui avevano bisogno era una storia d’amore (“Anche Mr. Grey si è innamorato!”).
La commedia diretta da Bill Holderman, scritta dal regista assieme a Erin Simms, si focalizzava sul risveglio di una terza età che non è il punto di arrivo, bensì un ulteriore periodo di transito da poter trascorrere tra appuntamenti e vecchie fiamme. Una scoperta a cui il quartetto giunge tra una pagina e l’altra, per un club del libro che si concentra nel film soltanto su una saga, di certo più di quanto avviene nel “capitolo successivo”.
Book Club ritorna cinque anni dopo con un seguito che, purtroppo, trova le personagge peggiorate per ciò che riguarda la scrittura dei loro caratteri e, soprattutto, per la storia che si va a tratteggiare. Di cui diventa spiccata una sciatteria che intraprende la pellicola stessa, mentre intrattiene le protagoniste durante il loro viaggio. Una capatina nelle città più belle d’Italia (Roma, Venezia e una generica “la Toscana”) che diventa un lungo spot sulle ferrovie del nostro Stato e sulle bellezze che qualsiasi turista, attempato o meno, può trovarvi. Anche se sfido chiunque a scovare un ricco magnate in uno dei più famosi hotel di lusso di una metropoli qualsiasi e farsi invitare a una sua esclusiva cena privata.
Il problema, però, con Book Club – Il capitolo successivo è che non ci importa nulla di trascorrere con le protagoniste quelle ore di vacanza. Non solo perché, da pubblico italiano, non abbiamo bisogno di una brutta pubblicità per ricordarci le meraviglie del territorio, ma perché per ritmi e struttura, battute e coinvolgimento, il film conquista meno di zero, nonostante le ironicissime personagge.
È incredibile infatti trovare una simile vitalità in interpretazioni tanto caricaturali e, per questo, assai riuscite rispetto a un contorno che è una macchietta del Bel paese a cui è impossibile che gli americani – o gli stranieri in generale – credano ancora.
È anche vero che in Mamma Mafia Toni Colette e Monica Bellucci pestano l’uva con i piedi, segno di una tradizione che è forte da sradicare, ma la gita fuori porta di Book Club – Il capitolo successivo rende difficile anche insinuare l’idea di farsi un bel viaggio nella Penisola, se quello che poi vediamo nella pellicola ne è il risultato.
Sciatto e banale, poco irriverente e insostenibile col sopraggiungere della sua fine, il film con le nostre quattro signore dello spettacolo viene lasciato totalmente allo sbaraglio tramutando questa poca attenzione nella sua composizione, andando sempre più a cedere – scena dopo scena – su uno sbadatissimo montaggio.
La prova che, più andando avanti, più il materiale era mediocre al punto che anche chi ci ha lavorato sembrava aver perso del tutto di interesse nel renderlo migliore. Uno di quei libri che ci si sforza a leggere e che non si abbandonano solo perché si è superata la metà, e allora si cerca di arrivarne in fondo. Già Book Club – Tutto può succedere non spiccava per brillantezza, con Il capitolo successivo siamo al capolinea. Non di queste splendide protagoniste, ma di questa loro avventura speriamo sì.