Film in uscita, Recensioni
Campioni
Jacopo Iovannitti

Campioni, la recensione del film con Woody Harrelson

Tags: Campioni, Focus Features, Recensione, universal pictures, woody harrelson
Campioni
Campioni, la recensione del film con Woody Harrelson

Campioni, la recensione del film con Woody Harrelson

Film in uscita Recensioni
Jacopo Iovannitti
Tags: Campioni, Focus Features, Recensione, universal pictures, woody harrelson

Campioni è il nuovo film diretto da Bobby Farelly e con Woody Harrelson, che arriva oggi nelle sale italiane, distribuito da Universal Pictures e prodotta da Focus Features.

Il trailer italiano di Campioni

Il film è basato sull’acclamato film spagnolo Non ci resta che vincere, campione d’incassi e Miglior film ai Premi Goya.

Nel cast troviamo anche Ernie Hudson, Cheech Marin, Matt Cook e gli otto attori con disabilità intellettuali: Madison Tevlin, Joshua Felder, Kevin Iannucci, Ashton Gunning, Matthew Von Der Ahe, James Day Keith, Alex Hintz, Casey Metcalfe, Bradley Edens.

La trama di Campioni

Questa la sinossi ufficiale di Campioni:

Marcus Marakovich è un ex allenatore di basket di una lega minore. Dopo una serie di passi falsi, l’uomo si ritrova di fronte a un tribunale, che gli toglie ogni incarico e gli affida la gestione dei Friends, una squadra di giocatori con disabilità intellettive. Sebbene Marcus ritenga che questi giocatori siano impossibili da allenare e che forse il suo compito sia solo quello di farli sentire uniti come una squadra, ben presto deve ricredersi. L’allenatore si rende conto che questa squadra può andare più lontano di quanto abbia mai immaginato. Non solo questi ragazzi impareranno le regole del basket, ma avranno molto da insegnare allo stesso Marcus e insieme creeranno qualcosa di davvero speciale.

Vi segnaliamo che anche per la versione italiana, Universal Pictures si è impegnata a portare avanti un progetto di doppiaggio che è diventato simbolo di inclusione: otto ragazzi non professionisti, affetti da sindrome di down e dello spettro autistico, hanno doppiato gli atleti del film, rendendo Campioni un appassionante percorso umano contro resistenze e pregiudizi, oltre che sul grande schermo anche nella realtà.

La nostra recensione di Campioni, il nuovo film diretto da Bobby Farelly e con Woody Harrelson, al cinema grazie a Universal Pictures

La recensione di Campioni

Al netto della riuscita del film, parliamo più del ritmo che a volte può non essere incalzante, dei personaggi che – salvo i ragazzi – non sono esattamente i più originali e complessi visti sul grande schermo, Campioni è l’esempio di quanto il cinema possa esser sperimentale non solo tecnologicamente ma anche socialmente.

Capitanati da Woody Harrelson, che si conferma un grande attore anche in questa performance sia espressiva che fisica, la rivelazione sono gli attori che interpretano i Friends. Dopo i primi venti minuti, neutri, la svolta del film, quasi come da copione, arriva al 20° minuto, quando debuttano i ragazzi, ben caratterizzati, esteticamente e soprattutto caratterialmente. Ti fanno innamorare del loro mondo, delle loro difficoltà ma soprattutto del loro modo di affrontarle, naturalizzarle e trasformare in unicità. Questo processo non ha del melenso, non ha dell’auto-commiserazione, ha solo tanta voglia di dimostrare di poter essere alla pari, in competizione, di non meritare sguardi di pietà e tristezza ma una mano, un volto, un’anima al loro fianco che creda in loro e li guidi.

Il film si basa su di loro, tutto il resto, per quanto di qualità, è contorno. L’obiettivo, dichiaratamente annunciato, è stato centrato.

In Campioni, non c’è voglia di denuncia o di accusa. Lo spirito del film resta quello di una festa, c’è voglia di ridere, scherzare e sfatare miti o trasformare problemi in occasioni per strappare un sorriso. Diverse le storie che si intrecciano, dei ragazzi e del loro Coach: amore, sport, competitività, amicizia, fiducia, responsabilità. Sul piatto c’è molto. E per questo il film supera le due ore di durata. E per questo, come accennato, in qualche passaggio si perde o dilunga eccessivamente – anche perché tra i vari dialoghi un po’ di spazio per qualche azione sportiva deve esser dato (ma dimenticate Space Jam o The Slam Dunk).

Con pochi ostacoli esterni, il nemico è l’ignoranza. La missione dei ragazzi trovare il senso di comunità, di squadra, per affrontarlo e diventare dei campioni. Dei veri campioni. Nel senso più corretto del termine.

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