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Alessio Zuccari
Light & Magic 2: "Questa stagione racconta l'avvento del digitale, che ha cambiato tutto"
La musica è uno degli aspetti fondamentali nella creazione di una storia per il grande schermo. Ce ne parla Laura Karpman la quale ha curato la colonna sonora di Captain America: Brave New World; la compositrice ha discusso con noi sull’importanza di tradurre in musica le tematiche del film, ma anche di quanto sia importante sperimentare affinché si possa individuare il giusto linguaggio per quel tipo di storia.
Interpretato da Anthony Mackie nei panni di Sam Wilson/Captain America, Captain America: Brave New World è al cinema. Nel cast anche Harrison Ford e Giancarlo Esposito.
Uno dei temi del film è il senso di inadeguatezza. Come hai tradotto questo in musica?
Quando guardi un personaggio come Sam e poi guardi un personaggio come Isaiah, che è in un certo senso il suo corrispettivo, così come Joaquin, vedi l’interezza di un essere umano, un essere umano con una storia alle spalle. Quindi, il compito del compositore, il mio compito qui, non è solo enfatizzare l’eroismo di questi personaggi, ma anche trovare il loro cuore. E quando parli di inadeguatezza, penso che si tratti di sintonizzarsi sulla loro esperienza di vita e su come la utilizzano per, nel caso di Cap, aiutare gli altri e diventare un membro così importante della società. Quindi forse questo è in qualche modo legato al cuore ed è una cosa che trovo interessante. E penso che una parte importante della composizione per il cinema sia l’empatia: si tratta di entrare nel personaggio, sentire quello che sente e poi tradurlo in musica.
Anche perché deve affrontare le aspettative degli altri.
Sì, e anche le sue stesse aspettative. Certo, sta sempre affrontando le sue decisioni, capisci cosa intendo? E si interroga costantemente. E penso che tutti possiamo identificarci con questo, anche noi semplici mortali, sai? Tipo: “Abbiamo fatto la cosa giusta? L’abbiamo fatta nel modo giusto?” E credo che questo sia un tema ricorrente per questo personaggio.
In un’intervista precedente hai detto che questa colonna sonora è molto serrata e tesa perché il film è un thriller geopolitico. Qual è stata la chiave per trovare il giusto equilibrio tra il suono orchestrale, molto tradizionale, e quello più elettronico?
Ottima domanda. Penso che fosse davvero un’esigenza del regista, Julius Onah, che voleva un suono moderno, quindi voleva usare i sintetizzatori. Ho iniziato con le percussioni, in particolare con le percussioni di New Orleans che ho manipolato elettronicamente, e questo è diventato l’elemento trainante della musica legata alla cospirazione. Poi ho sovrapposto l’orchestra tradizionale insieme a vari sintetizzatori ed elaborazioni vocali. Ma quello che è stato davvero affascinante per me in questa colonna sonora è stato usare i sintetizzatori in un modo nuovo. Tutto è iniziato con una cosa folle: mentre registravamo la stagione 3 di What If…?, abbiamo registrato anche alcune musiche di questo film. Poi abbiamo preso l’orchestra e l’abbiamo manipolata elettronicamente, ottenendo un suono incredibile. Da lì ho iniziato ad aggiungere sintetizzatori e, alla fine del processo, ho ri-orchestrato quei suoni sintetizzati all’interno dell’orchestra, il che mi ha spinto a sperimentare ancora di più. Quindi, invece di scrivere in un modo orchestrale tradizionale, mi sono chiesta: “Come posso prendere questo suono in movimento e animarlo nell’orchestra?” È stato davvero divertente. Inoltre, abbiamo anche manipolato elettronicamente alcune parti orchestrali dopo la registrazione. Quindi, alla fine, orchestra ed elettronica sono completamente intrecciate.
È un matrimonio.
Sì, un matrimonio. Sono davvero legate l’una all’altra.
Un buon matrimonio.
Sì, non un cattivo matrimonio.
Se potessi essere un personaggio dell’MCU, chi sceglieresti? MRC
Oh mio Dio, che bella domanda. Peggy Carter. Sì, Peggy Carter. E probabilmente Peggy come viene rappresentata in What If…?, cioè Captain Carter. Una combinazione tra il suo personaggio originale e una super soldatessa dopo aver preso il siero. Sarebbe davvero divertente essere una super soldatessa. Quindi Peggy, ma con il siero del super soldato.