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Martina Barone
Cattivissimo me 4, i doppiatori italiani: «Questo film è la rivincita delle persone per bene»
Tags: Carolina Benvenga, cattivissimo me 4, max giusti, stefano accorsi
Quando quattordici anni fa Gru arrivava per la prima volta sul grande schermo, nessuno pensava che la sua storia e le sue rocambolesche invenzioni in Cattivissimo me sarebbero proseguite per più di un decennio, portando il protagonista a crescere film dopo film e a diventare il cuore nevralgico della nascente casa d’animazione Illumination Entertaiment. Una fama (e un botteghino) senza pari, grazie anche agli aiutanti Minions, che ne ha fatto presto un franchise, arrivato, quattordici anni dopo, al quarto capitolo con Cattivissimo me 4 (qui la nostra recensione). A prestare la voce italiana al malvagio dal cuore d’oro c’è ancora una volta lui, il conduttore e attore Max Giusti, che abbiamo incontrato assieme alle new entry Carolina Benvenga e Stefano Accorsi.
«Che fortuna essere entrato a far parte di un progetto che nessuno poteva immaginare sarebbe esploso al punto da diventare un successo mondiale», commenta il doppiatore di Gru fin dalla sua prima apparizione. «Ricordo ancora il giorno in cui ho accettato. Mi erano stati proposti due film d’animazione, dovevo prendere una decisione entro la giornata e scelsi Gru perché avevo la possibilità di lavorare sulla voce, di realizzarlo a modo mio, di metterci qualcosa di personale». Un’unione che, infatti, vede anni dopo Giusti ancora legato al personaggio, tanto che il suo ultimo spettacolo teatrale porta come titolo Cattivissimo Max.
«C’è un pre e un post Cattivissimo me. Gru ha infuso scorrettezza nel mondo dell’animazione, insieme a una più marcata ironia. E doppiarlo è diventato via via più facile. Volevamo una voce più dolce quando doveva intenerire le persone, ma possente quando si arrabbiava. E, arrivati al quarto film, la voce è cresciuta insieme a lui. L’ho alleggerita, è diventata più dinamica e veloce, forse anche divertente, mantenendo come base l’ispirazione dovuta a Forrest Gump e, di primissimo pelo, anche a Ferruccio Amendola». Un’immedesimazione arrivata quasi spontanea: «Abbiamo lo stesso fisico, camminiamo uguali. Abbiamo anche lo stesso naso prominente».
L’evoluzione del personaggio non è avvenuta solo nella voce, con il protagonista che «vuole dipingersi come un cattivo – spiega Giusti – Ma in realtà è l’esatto contrario. E ciò che lo fa scattare in questa sua evoluzione è l’essere diventato padre. Tant’è che si arrabbia proprio quando gli toccano i figli. Per questo il quarto capitolo, in cui affronta un nemico dal passato, è un po’ la rivincita delle persone per bene». Villain che, per l’occasione, è doppiato da Accorsi. Si tratta di Maxime Le Mal, compagno dei tempi di scuola di Gru, con cui ha un conto rimasto in sospeso. «Uno di quei quarantenni che vogliono ancora fare i pischelli, col capello gelatinato e qualche canzone neomelodica in sottofondo», lo descrive Max Giusti. «È l’emblema della persona che si ritiene chic», fa eco Accorsi, che in quel ciuffo sistemato e nella pelliccia verde anche d’estate vede in Maxime Le Mal «un modo per proteggersi».
«È una maschera che indossa come quelle che mettiamo su noi ogni giorno. Spesso sono necessarie, è una maniera per proteggersi dal dolore», prosegue l’attore. «Ma, alla fine, forse la verità è che Gru e Maxine si assomigliano più di quanto vorrebbero ammettere loro stessi, e narrativamente è intrigante che sia proprio lui a mettersi in mezzo nel rapporto tra padre e figlio». E, a proposito di figli, Stefano Accorsi non nasconde di aver accettato di entrare a far parte della combriccola di Cattivissimo me 4 così da avere qualcosa da poter far vedere ai figli. «L’ho fatto per loro, totalmente. Anche quando sono ormai adolescenti ti rendi conto che non è sempre facile prendere parte a progetti che li interessino. Qualche tempo fa hanno deciso di recuperare da soli Veloce come il vento, li incuriosiva. E dato che avevamo visto insieme gli altri film della saga, ho accettato subito». Il tutto sfoggiando anche un riuscito accento francese: «Ho vissuto nove anni in Francia. Come si dice da emiliani, ‘non si butta niente’. Mi piaceva anche l’idea che avesse questa influenza sugli scarafaggi. Soprattutto perché, tra tutti gli insetti esistenti, sono gli unici che mi fanno orrore».
Accorsi non è l’unica new entry di Cattivissimo me 4. A prendere il posto di Arisa, che aveva doppiato in precedenza il ruolo di Lucy, subentra l’attrice e conduttrice Carolina Benvenga: «Credo che Universal mi abbia proposto di partecipare per il mio coinvolgimento nel mondo kids. Nonostante sia avvezza alla recitazione, non mi aspettavo che doppiare fosse così difficile. Ma il grande impegno non ha minimamente scalfito il divertimento».
Anche perché Lucy è la protagonista di alcune delle scene più movimentate di Cattivissimo me 4, vedasi la sequenza nel supermercato. «È un personaggio che deve adattarsi ad una nuova identità, mentre con la sua famiglia si ritrova ad affrontare tematiche delicate come il rapporto con i propri figli e cosa significa essere genitori». Nel frattempo Benvenga, che si è affezionata a Lucy, aspetta uno spin-off con le sue avventure. Assieme agli altri doppiatori, affermano senza indugio: «Sì, se ci chiamassero per un quinto film, torneremmo subito».
Cattivissimo me 4 è al cinema in anteprima dal 7 agosto e poi in tutte le sale a partire dal 21 con Universal Pictures.