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Cha Cha Real Smooth, recensione: una mamma per amica

Tags: apple tv+, cha cha real smooth, cooper raiff, dakota johnson
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Cha Cha Real Smooth, recensione: una mamma per amica

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Investire su se stessi con le persone giuste al proprio fianco: questa ? la ricetta della crescita – personale e cinematografica – del talentuosissimo Cooper Raiff

Quando a una festa parte la musica, che tipo di persone siete? Non preoccupatevi, Andrew ? in grado di far ballare anche i tronchi di legno. Vi far? sentire speciali, dei ballerini provetti, incitandovi a dare il meglio sulla parte pi? “cool” della traccia musicale prescelta, il cha cha real smooth della vostra perfomance. Un momento preziosissimo, in cui decidete di trascinare anche le persone a voi pi? care, quelle che possono prendervi in giro per il vostro stile di ballo alquanto discutibile, ma che vi faranno sentire senza alcun dubbio il re o la regina della serata.?

Andrew ? un mago a organizzare le feste, orchestrandole al ritmo del film che racchiude il cuore del Sundance Film Festival. Cooper Raiff ne ? consapevole, sa come approcciarsi al dramedy in maniera arguta e affabile, e si ? scelto la compagna migliore per condurre un passo a due al contempo famigliare e personalissimo: Dakota Johnson, che ha scelto di “inaugurare” l’operato della sua nuovissima casa di produzione, TeaTime Pictures, proprio con Cha Cha Real Smooth. L’amatissima attrice ha dato fiducia a un giovane regista che gi? si era distinto nel panorama dei festival indipendenti con Shithouse (2020), un altro coming-of-age fuori tempo massimo per i suoi protagonisti, eppure tremendamente affascinante per la sua capacit? di dipingere con occhio critico, mai cinico o di denuncia, la frustrazione di una generazione incapace di apprezzare il silenzio della propria camera, una parola di conforto verso se stessi, la capacit? di apprezzare e rendersi conto delle proprie velleit?.

C’? tanto, forse troppo, di cui rendersi conto dopo il college: Andrew, non particolarmente consapevole di quali siano i propri talenti, viene reclutato da una squadra di mamme come “party starter”, animatore di feste provetto cui spetta il compito di far divertire i partecipanti dei vari bar mitzvah che si terranno nel corso dell’anno. E’ proprio a uno di questi che incontrer? Domino, mamma di Lola, ragazzina affetta da un lieve autismo: ? grazie a questo rapporto in cui si incrociano vita, famiglia e amore, che Andrew scopre il futuro che desidera veramente… anche se potrebbe non essere necessariamente il suo.

Attaverso il rapporto con Domino e Lola Cooper Raiff parla di s?, della sua gente, chi resta e chi deve andare via, le sue preoccupazioni e ambizioni… di ci? che sa, cio? di ci? che difficilmente il regista pu? sbagliare. Tuttavia, e questo ? ci? che rende Cha Cha Real Smooth davvero interessante, il suo alter ego, davanti alla macchina da presa sbaglia, pi? e pi? volte. Le conseguenze ci sono, come nella vita di ognuno di noi: ? normale inciampare, soprattutto mentre stiamo ancora imparando a correre e, cosa ancora pi? importante, i passi falsi di Andrew vengono spiegati e giustificati in nome dell’inesperienza, le vampate giovanili che nulla hanno a che fare con la malizia e la malafede, termini che non entrano mai a far parte dell’universo cinematografico di Raiff.

Il terreno su cui Andrew si muove, invece, segue i “mali” della vita vera, ? fertilizzato dalla cattiva volont?, dal ferire la persona che si dice di amare. ? il lato oscuro delle storie d’amore, un male che Raiff/Andrew scaccia con la purezza di chi transita su questo mondo senza volutamente comprendere perch? dovremmo serbare rancore verso qualcuno. Andrew, come ogni ventenne, ? smarrito; non sa dove andare o su cosa (o chi) puntare, ma se la cava senza drammi e, ancora una volta, ? consapevole che questo non lo esime dall’occuparsi del suo dovere pi? fondamentale: fare in modo che tutti intorno a lui stiano bene.

Un giorno, il dolore gli sar? utile; Andrew lo sa ed ? per questo che decide di seguire Domino nel suo percorso di vita, diviso tra il dovere di mamma e il desiderio di potersi appropriare della gioia e dei momenti di spensieratezza che ha dovuto abbandonare troppo presto. E’ proprio passando il tempo con lei e Lola che Andrew si fa conoscere in tutta la sua personalit?: non ammiccando allo spettatore, ma ponendosi sempre, e brillantemente, in maniera autentica davanti a chi decide di investire sul nostro tempo. Ha il fascino dell’uomo con cui andresti a bere qualcosa fino alle prime ore del mattino, ma con cui potresti altrettanto tranquillamente decidere di formare una famiglia. ? la commedia romantica che ha raggiunto la felicit? suprema, in parte perch? ? riuscita a liberarsi dal peso angosciante della propriet?. Perch? potete amare quell’altra persona senza che debba essere “vostra”. “Non ? poi cos? difficile“, ci suggerisce Cooper Raiff, scrollando le spalle, ballando, facendo le migliori battute… e sfoggiando sempre un sorriso radioso e contagioso. “Un giorno questo dolore ti sar? utile“, e forse, quel giorno ? proprio oggi.

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