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Collettivo Chiaroscuro: presentata ufficialmente a Roma l'associazione dei DOP italiani
Tags: Collettivo Chiaroscuro, Daria D'Antonio, Luca Ciuti, Paolo Carnera
Si è tenuta la sera di sabato 29 giugno presso Il Lanificio di Roma la presentazione ufficiale del Collettivo Chiaroscuro, la nuova associazione di direttrici e direttori della fotografia italiani. Un momento di partecipazione e dialogo tra professionisti del settore e studenti per celebrare la nascita di una nuova realtà che ad oggi conta 74 componenti e che è ansiosa di condividere i proprio obiettivi e scopi.
A partire dal più importante, la formazione. Alla serata sono stati infatti presenti gli allievi di alcune delle più illustri scuole di cinema (CSC, Gian Maria Volontè, Roma Film Academy, Rossellini, Rufa, Naba, Shot Academy, IED, LAC – Laboratori d’Arte Cinematografica), a cui ampio spazio è stato dedicato grazie ad un Q&A con alcuni soci, tra cui il Presidente del Collettivo Chiaroscuro Paolo Carnera, la Vicepresidente Daria D’Antonio, Francesca Amitrano, Emilio Costa, Debora Frizzi, Fabrizio Lucci, Maura Morales, Stefano Paradiso e Sara Purgatorio.
«Una delle ragioni per cui abbiamo fondato il Collettivo Chiaroscuro è per raccontare a voi studenti come siamo riusciti a costruire delle immagini, cosicché possiate imparare più in fretta di noi e diventare delle direttrici e dei direttori della fotografia migliori». Queste le parole di Paolo Carnera, che in più occasioni ha sottolineato quanto sia fondamentale il dialogo con i giovani, una vera e propria mission per l’associazione.
«Collettivo Chiaroscuro è nato perché c’era un vuoto: non esisteva uno strumento di comunicazione tra di noi» ha aggiunto Carnera. «Era fondamentale quindi incontrarsi e conoscersi. Sapevamo meglio quello che facevano i nostri colleghi stranieri rispetto a ciò che facevamo noi. Perciò abbiamo creato un collettivo: perché abbiamo bisogno di una struttura collegiale per lavorare. In quest’ottica infatti non credo di essere un presidente, ma un portavoce. Il trasferimento dell’esperienza è il centro di questo collettivo, sia tra noi colleghi, che con i giovani. Vogliamo inoltre raccontare l’attualità della fotografia italiana: si parla sempre della fotografia del passato, del nostro grande cinema, ma esiste anche il presente. Ed è necessario per creare un ponte verso il futuro. Ma soprattutto il collettivo serve a non restare in silenzio di fronte alla crisi del nostro cinema. Chiaroscuro deve essere un baluardo a difesa del cinema: uniti con i nostri colleghi affinché quest’arte continui ad esistere».
Tanti gli altri argomenti affrontati assieme agli aspiranti professionisti, dalle qualità che deve avere un buon direttore della fotografia al rapporto tra tecnica e sensibilità. Non sono mancati inoltre momenti di riflessione sulla difficoltà delle donne in questo campo, considerata l’attenzione che l’associazione pone e vuole continuare a porre in merito al tema, a partire dalla forte composizione femminile interna al proprio organico.
Giunta la presentazione ufficiale del Collettivo e del suo Manifesto, oltre al Presidente, sono saliti sul palco il Vicepresidente Luca Ciuti, Alessandro Chiodo, Martina Cocco, Stefano De Pieri, Sara Purgatorio e Carlo Rinaldi per illustrare i progetti dell’associazione strutturata fluidamente in diversi gruppi di lavoro, presentare il sito che è un portale ricco di risorse e contributi dei membri del CCS, e raccontare il funzionamento dei profili social e il podcast di Chiaroscuro, già disponibile su Spotify con confronti con i professionisti della categoria.
La serata di presentazione del Collettivo Chiaroscuro, che ha visto in direzione artistica Timoty Aliprandi, uno dei direttori della fotografia del CCS, è stata organizzata anche grazie al contributo di sponsor come Adcom, Angénieux, Arri, Canon, Cartoni, Daylight, D-Vision Movie People, Edizioni Artdigiland, Flat Parioli, Fowa, Frame by frame, Kiwii, Leitz, M74, Panalight, Reel One, REC, Sony, TAV (Trans Audio Video).