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Alessio Zuccari
Light & Magic 2: "Questa stagione racconta l'avvento del digitale, che ha cambiato tutto"
Che cos’? il dolore? Che cos’? la gloria?
Di strada ne ha fatta Pedro Almod?var. Da quel piccolo paesino di Castilla-La Mancha al red carpet di Cannes. Spagnolo di nome e di fatto, maestro del cinema contemporaneo, pittore di personaggi iconici che con “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” raggiunge la consacrazione a livello internazionale, coronato con una nomination all’Oscar e una lista interminabile di premi e riconoscimenti in tutto il mondo.
Nel 2019, punta sulla memoria. Porta in concorso alla 72a edizione del Festival di Cannes il film Dolor y Gloria, con Antonio Banderas e Pen?lope Cruz. La pellicola ? al cinema da oggi, 17 maggio 2019.
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Dolor y Gloria racconta una serie di ricongiungimenti di Salvador Mallo (Antonio Banderas), un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto. Alcuni sono fisici, altri ricordati: la sua infanzia negli anni ?60 quando emigr? con i suoi genitori a Paterna, un comune situato nella provincia di Valencia, in cerca di fortuna; il primo desiderio; il suo primo amore da adulto nella Madrid degli anni ?80; il dolore della rottura di questo amore quando era ancora vivo e palpitante; la scrittura come unica terapia per dimenticare l’indimenticabile; la precoce scoperta del cinema ed il senso del vuoto, l’incommensurabile vuoto causato dall’impossibilit? di continuare a girare film. “Dolor y Gloria” parla della creazione artistica, della difficolt? di separarla dalla propria vita e dalle passioni che le danno significato e speranza. Nel recupero del suo passato, Salvador sente l’urgente necessit? di narrarlo, e in quel bisogno, trova anche la sua salvezza.
In una recente intervista a Vanity Fair, il regista ha dichiarato che Dolor y Gloria ? un viaggio a met? tra autobiografia e memoria. Una riflessione sull’et? – ha quasi 70 anni – e un ringraziamento al cinema, vocazione che lo ha salvato dagli eccessi e dalla movida.
Una storia di andate e di ritorni, di scoperte e di cambiamenti, di amori perduti e ritrovati, di ferite che lasciano il segno e di un presente che, inevitabilmente, ha perso le speranze della giovinezza per concentrarsi sulle ansie della maturit?.
Ad Antonio Banderas tocca “abitare la pelle del protagonista”. Un alter-ego affidabile, un attore che nasce in Spagna ma che ha costruito la sua carriera a Hollywood. A proposito del suo ruolo, l’attore ha dichiarato a La Stampa: “Ho scelto di girare il film da soldato semplice – dice Banderas -, accettando ogni suggerimento, sapendo che mai come questa volta Pedro si sarebbe raccontato in profondit?. Dovevo essere il suo strumento, gli ho detto che ero l? per ascoltare e per cercare di capire quello che lui realmente voleva da me. Mi sono liberato di tutto, voleva che mi denudassi, e cos? ? stato”.
Dolor y Gloria ? da oggi al cinema grazia a Warner Bros. Italia.?