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Downton Abbey - Il Film: l'aristocratica famiglia Crawley dalla tv al cinema | Recensione
Tags: Downton Abbey, downton abbey il film, festa del cinema di roma
La celeberrima serie tv Downton?Abbey (2011/2016)?diventa un film per il grande schermo, con la regia di Michael Engler. La pellicola ? stata proiettata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e giunge oggi nelle sale di tutta Italia.
Downton Abbey – Il Film riprende e prosegue le vicende dell?aristocratica famiglia Crawley: si torna nella loro sontuosa tenuta con gli ospiti pi? illustri che i Crawley abbiano mai sperato di avere, i sovrani del Regno Unito, il re Giorgio V e la regina Mary, i quali porteranno con s? una dama di corte (l’adorabile Imelda Staunton) la cui presenza si riveler? sconvolgente per i padroni di casa. Con una sfarzosa serata da preparare e una cena da studiare in ogni minimo dettaglio, i domestici che fanno parte della fedele servit? dei Crawley dovranno fare il possibile per garantire il successo dell?evento. La visita dei monarchi dar? vita a scandali, traversie e intrighi che terranno in bilico il futuro di?Downton?Abbey.
Una certa compostezza e un certo?british ablomb accomunano le persone che attendono l’apertura della sala dove a breve verr? proiettata l’anteprima del film “Downton?Abbey“. Forse scettica nell’approcciarmi a esso, con la paura che?le aspettative si infrangessero contro una trama trita e ritrita che non avrebbe aggiunto nulla alle?57 puntate della serie, il cuore nobile di una fan in target spera di scorgere, in questa trasposizione cinematografica,?ogni sfaccettatura della blasonata famiglia Crawley e dei suoi servitori.
A conti fatti, prima ancora di addentrarci in dettagli pi? o meno tecnici, dopo quasi 4 anni dalla messa in onda dell’ultima puntata, Downton?Abbey?non solo nulla toglie allo svolgimento della trama dipanata sul piccolo schermo, anzi, la completa?e si salda a essa, in un percorso che vede crescere e maturare i personaggi a noi cos? cari (scopri il cast cliccando qui).?
Procediamo con ordine: siamo nel 1927, la figlia minore di Robert e Cora Crawley, la sfortunata e coraggiosa Edith, ? convolata a nozze con Berthie Pelham ed ? divenuta marchesa di Hexam, con la gioia e il sollievo dei parenti tutti. La primogenita Mary, dopo la morte dell’amato Matthew, ? felicemente sposata con il bel Henry Talbot, che per suo amore ha rinunciato alle corse automobilistiche. L’anticonformista Tom Branson, vedovo dell’ultimogenita Sybil, morta di parto, ha accettato i compromessi della vita nobile rinunciando alle sue aspirazioni politiche repubblicane per far crescere la giovane figlia con la sua famiglia d’origine e offrirle un radioso futuro.?
Una missiva proveniente da Buckingham Palace raggiunge la “pacifica”?Downton?Abbey, annunciando, tra lo stupore e l’ansia della famiglia Crawley e del personale di servizio, la visita del Re Giorgio V e della Regina Maria, che soggiorneranno presso la tenuta?del conte di Grantham in occasione del loro viaggio nella contea.
Downton?Abbey?? subito invasa da uno stuolo di camerieri, maggiordomi e attendenti di ogni tipo provenienti dalle residenze reali, decisi a imporre il loro modo di lavorare allo staff di casa Crawley.
In una serie di intrecci e vicende dai tratti esilaranti, il signor Carson, la Signora Hughes, Anna e il sig. Bates, Molesley e il resto del personale, ordisce un elaborato piano per non perdere l’opportunit? di servire il Re e di fare bella figura, tra aplomb e l’inevitabile ironia.
Diversi i temi trattati all’interno del film, logicamente legati da fili conduttori ricorrenti e fondamentali: lo scontro tra il passato aristocratico e la modernit? che avanza,?tra le giovani donne di casa Crawley che cercano uno spazio per l’autorealizzazione, l’ingombrante eredit? del nome che portano e il tema dell’omosessualit? contro ogni tab? e stereotipo.?
Irrinunciabile e necessaria la presenza di Lady Violet (Maggie Smith), la cui vigoria ? rivolta a tutti i membri della famiglia, poich? decisa a difendere il buon nome e la posizione contro le trame oscure della cugina Maud Bagshaw (Imelda Staunton). In gioco, in un’altalena di sentimenti ed eventi, c’? sempre il futuro della tenuta e della famiglia che, tra la voglia di cambiare e la paura di abbandonare il proprio stile di vita, capisce che l’unico modo per sopravvivere ? adattarsi al cambiamento.?
Il produttore Gareth Neame ha dichiarato: “Mi piacerebbe che il pubblico lasciasse la sala cinematografica arricchito, felice, e ricordando il suo amore per?Downton.? A giudicare dall’entusiasmo e dal coinvolgimento suscitati, un po’ per le storie felici e tristi che hanno attraversato questa saga, a met? tra nobilt? e soap, e un po’ per il senso di malinconia suscitato, produzione e regia hanno centrato il segno: viva ed esuberante ? la voglia di trascorrere ancora un giorno a?Downton?Abbey.