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Valentina Fiorino
Emily in Paris 4 Recensione: ecco la serie Netflix con Lily Collins
Tags: emily in paris, emily in paris 4, Lily Colins
Tutte le strade portano a Roma! Così, infatti, la seconda parte di Emily in Paris 4 (leggi qui i dettagli del nostro incontro con il cast) sposta parzialmente la sua ambientazione trasferendo la graziosa Emily di Lily Collins dalla “città dell’amore” alla “città eterna”.
In fondo, sono sempre state due le anime che hanno caratterizzato Emily Cooper: non solo quella americana di Chicago da dove proviene e quella francese a cui sta cercando di abituarsi e adattarsi, ma anche quella romantica in preda alle vibrazioni dell”amour” e quella lavorativa vittima dello stacanovismo e dell’essere ligia al dovere. Un equilibrio delicato non sempre riuscito nella comedy Netflix, ma che qui, finalmente, trova una ragion d’essere.
Ma vediamo la trama di Emily in Paris 4 nel dettaglio. Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta: prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato. Mentre vecchie abitudini si scontrano con nuovi problemi, Emily si sente attirata da una potenziale nuova storia d’amore… e da una nuova città: Roma.
LE VACANZE ROMANE
Era chiaro dai trailer promozionali che questa seconda parte di Emily in Paris 4 avrebbe offerto al pubblico una versione aggiornata di quel cult che è “Vacanze romane”.
Dopo aver assistito finalmente all’unione di Emily e Gabriel e a una curiosa e innovativa immersione in temi importanti come quello delle molestie sul lavoro, la seconda parte della quarta stagione di Emily in Paris torna ad essere “Emilycentrica” e ci catapulta in una serie di avventure che allontanano Emily Cooper dalle strade di Parigi per portarla nella nostra splendida capitale. Nonostante il cambio di ambientazione, la serie continua a mantenere quella freschezza che l’ha resa una “comfort serie” irresistibile per il pubblico in target. Tra cliché e situazioni prevedibili, continua infatti a incantarci, regalandoci una dose di leggerezza e intrattenimento che ci fa tornare, puntata dopo puntata.
I primi episodi di questa seconda parte riprendono proprio da Emily e Gabriel (Lucas Bravo) felici ma ignari della verità sulla presunta gravidanza di Camille (Camille Razat). La vicinanza dello chef alla futura madre di suo figlio lo porta a mettere in disparte Emily permettendo l’incontro tra lei il carismatico imprenditore italiano Marcello (Eugenio Franceschini), anche se sulla scelta del nome avremmo qualcosa da dire.
Marcello e Geneviève: Nuove Dinamiche e Intrighi
Marcello porta un tocco di fascino e mistero in questa stagione, diventando un intrigante interesse amoroso per Emily. Impossibile infatti non tifare per lui, colpa anche del quasi totale. La sua presenza complica ulteriormente la vita di Emily, ma offre anche un’opportunità per un’evoluzione del personaggio che va oltre il suo solito ottimismo. L’arrivo di Geneviève (Thalia Besson), la figlia di Laurent, introduce nuove dinamiche e tensioni, influenzando anche la vita professionale di Emily e portando un po’ di pepe in più alla narrazione portando in scena una classica storia “amichenemiche” che strizza l’occhio al cult Hollywoodiano “Eva contro Eva” .
Un Cambio di Scenari e un Ritratto di Camille deludente
Nonostante Parigi sia visibile solo in scorci natalizi, la nuova ambientazione romana e il paesino natale di Camille rinfrescano la serie. Tuttavia, la gestione di Camille risulta una delle note dolenti della stagione: il suo personaggio, passato da amica fidata a fonte di conflitto e tradimento, subisce una conclusione affrettata e poco soddisfacente. La mancanza di sviluppo lascia un vuoto che poteva essere meglio colmato, e la sostituzione di Alfie (Lucien Laviscount) con Marcello appare come una scelta forse frettolosa e dettata dalla necessità di portare Emily, e lo spettatore, fuori dal drama parigino per approdare nella luminosa e incantata Roma.
Il Tono Frizzante e l’Ironia: La Commedia di Emily
Nonostante le sue sfide sentimentali e professionali, Emily conserva, come anticipato, la sua leggerezza, grazie anche all’ironia e alle situazioni esilaranti che Mindy (Ashley Park) e l’adorabile Luc (Bruno Gouery) portano sullo schermo. I momenti di risate spontanee, offerti da Luc e Julian, aggiungono un tocco di umorismo perfetto, mentre l’interpretazione di Lily Collins mantiene Emily simpatica e autentica, senza mai diventare eccessiva mostrando però per la prima volta la giovane a fare i conti con la realtà.
L’ambientazione a Roma si rivela una mossa astuta, offrendo una rappresentazione idealizzata della città con il suo calore, la cultura e la storia. Questa scelta, sebbene carica di inevitabili cliché, arricchisce la trama e continua a incantare con la moda impeccabile ispirata a Vacanze Romane, grazie al lavoro della costume designer Marylin Fitoussi e alla scelta di brani che si acuiscono l’esperienza visiva.
Emily in Paris: Tra Glamour e Novità
La stagione tenta di rinnovare la sua formula con nuovi ambienti e personaggi, mantenendo i punti di forza che hanno reso Emily in Paris un successo: moda, romanticismo e umorismo.
I costumi di questa stagione riflettono la crescita personale di Emily, con dettagli floreali che simboleggiano la sua maturità e una reinterpretazione della moda parigina. Tra le novità spicca l’ispirazione alla superodella Twiggy, che rappresenta la sua crescente sicurezza sul lavoro e quella a Audrey Hepburn. Gli outfit includono anche numerosi capi vintage, soprattutto per Mindy, e collaborazioni con stilisti emergenti per un’eleganza sempre attuale.
Nonostante alcune critiche, il cliffhanger finale e il supporto promozionale di Netflix suggeriscono un possibile rinnovo. Con la speranza che i personaggi e le storie abbiano un’evoluzione, Emily in Paris continua a offrire un’affascinante miscela di glamour e leggerezza di cui, come quelle famose Chanel, “abbiamo disperatamente bisogno”.