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Fast X: recensione del decimo capitolo della saga di Fast & Furious

Tags: Fast & Furious, Fast X, vin diesel
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Fast X: recensione del decimo capitolo della saga di Fast & Furious

Tags: Fast & Furious, Fast X, vin diesel

Dal 18 maggio arriva al cinema Fast X con un nuovo capitolo sulla saga dai motori ruggenti, con cui ci si avvia alla conclusione di un’era (forse)

La trama ufficiale di Fast X:

Fast X, il decimo film della saga di Fast & Furious, lancia i capitoli finali di uno dei franchise globali più leggendari e popolari del cinema, giunto alla sua terza decade ma che continua ad ottenere grande consenso, con lo stesso cast e gli stessi personaggi di quando è iniziato.

Nel corso di molte missioni e contro sfide impossibili, Dom Toretto (Vin Diesel) e la sua famiglia hanno superato in astuzia, spiazzato e sconfitto ogni nemico presente sul loro cammino. Ora devono confrontarsi con l’avversario più letale che abbiano mai affrontato: una terrificante minaccia che emerge dalle ombre del passato, alimentata da una vendetta di sangue, e che è determinata a distruggere questa famiglia, e distruggere tutto – e tutti coloro che Dom ama, per sempre.

Nel cast di Fast X: Vin Diesel, Jason Momoa, John Cena, Jordana Brewster, Brie Larson, Charlize Theron, Michelle Rodriguez, Tyrese Gibson, Sung Kang, Nathalie Emmanuel, Daniela Melchior, Scott Eastwood, Alan Ritchson, Helen Mirren, Jason Statham, Rita Moreno

Recensione di Fast X:

Col nono capitolo di Fast & Furious si andava direttamente nello spazio. Non metaforicamente. I personaggi finivano tra le stelle riuscendo miracolosamente a muoversi nel cosmo con la loro macchina, non trovando un vero senso a quello che stavano facendo, come lo stavano facendo e perché lo stavano facendo, sapendo semplicemente che si trovavano in un film della saga di Dominic Toretto e che per questo, insomma, dovevano farlo.

La pellicola sapeva anche divertire, come spesso ha tentato in precedenza col resto dei suoi film, mostrando evidenti segni di squilibrio dovuti al doversi inventare l’ennesima mirabolante missione, gara, rapina o quant’altro per offrire un degno spettacolo al pubblico. Forse è per questo che Fast X ha molto poco da dire. Sicuramente più di quanto vorrebbe in realtà far pensare. 

Fast X e una saga che sa divertire “come solo Fast & Furious sa fare”

Un'immagine di Fast X
Un’immagine di Fast X

Il blockbuster è una storia di famiglia, una storia di macchine, una storia di vendetta. È uno script che si ripete dal 2001 e che, se poteva funzionare sette pellicole fa, finisce per reiterare se stesso. È innegabile, perciò, che il suo pubblico lo andrà sempre ad apprezzare, sentendosi appagando e intrattenendosi “come solo Fast & Furious sa fare”.

Ma bisogna accettare con evidenza che la saga ha ormai sempre meno da dire, finendo per incartocciarsi su se stessa. Pochi altri franchise sono, di natura, tanto auto-riferiti. E se questo continuo ricoprirsi d’oro (da soli) riesce ancora a esaltare i fan più accaniti, allora ben venga. Che sappia funzionare di per sé, invece, fa sollevare qualche dubbio.

Che pazzo Jason Momoa in Fast X

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Un’immagine di Fast X

Come la dichiarazione di Vin Diesel, il capofamiglia Toretto, che invece di concludere la saga con l’undicesimo film – come già annunciato – sta valutando l’idea di proseguire e concludere il tutto con una “trilogia”. O la scelta, che sicuramente hanno trovato azzeccatissima, di coinvolgere Jason Momoa come villain. Ma attenzione, non per l’attore in sé, bensì per la caratterizzazione così scontata di un cattivo “pazzo pazzissimo” che parla con i cadaveri mentre mette loro lo smalto.

La verità è che di psicopatici ne è pieno il cinema e non sarà quello dell’attore statunitense a rimanere impresso; perso tra un’esplosione e l’altra, mentre cerca di dimostrare quanto è folle, geniale e fuori di testa. Sicuramente ha degli ottimi outfit, e quello gli va più che riconosciuto.

Mai voltare le spalle alla famiglia (e ai soldi)

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Un’immagine di Fast X

Per il resto Fast X vuole essere più grande di quanto siano stati gli altri Fast & Furious eppure, nonostante il cast stellare, riesce ad essere meno centrato. Non importa se Dominic Toretto si butta con la macchina giù da una diga, se salva il Vaticano senza l’intercessione di Dio o tira talmente forte due aerei con il suo veicolo da farli schiattare a terra – lo aveva già fatto il rivale Dwayne Johnson, The Rock, nello spin-off ben più riuscito Fast & Furious – Hobbs & Shaw, tirandone addirittura uno a mani nude.

Con Fast X ci si annoia anche un po’, se bisogna essere onesti. Ci sono abbracci familiari, nemici che diventano alleati, “morti” che risorgono (ma questo era già successo) e star che accettano di tornare nella saga perché, è ovvio, alla famiglia non si voltano le spalle, e neanche a una vagonata di soldi. L’unico merito per cui si tollera il film, insieme al resto degli altri capitoli, è che hanno comunque il potere di portare la gente in sala, dando un’accelerata ai botteghini, che siano nazionali o internazionali. 

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