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Gaslit: recensione della serie con Julia Roberts e Sean Penn
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Gaslit: recensione della serie con Julia Roberts e Sean Penn

Tags: gaslit, julia roberts, sean penn
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Gaslit: recensione della serie con Julia Roberts e Sean Penn

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La storia mai raccontata dello scandalo Watergate. ? quello che la serie Gaslit pu? offrire agli spettatori di Starzplay, ricostruendo gli accadimenti mai riportati e ricordando i nomi dei personaggi dimenticati delle intercettazioni illegali legate alla figura del Presidente Richard Nixon. La serie ? ideata da Robbie Pickering e si basa sulla prima stagione del podcast Slow Burn di Leon Neyfakh. A dirigere gli otto episodi ? il Matt Ross di Captain Fantastic, mentre ? il suo corposo cast a fare del prodotto seriale una vera attrazione per il pubblico. Julia Roberts e Sean Penn trascinano in Gaslit facendo da Ciceroni a Dan Stevens, Betty Gilpin, Patton Oswalt e John Carroll Lynch, solo alcuni degli innumerevoli protagonisti di un evento che cambi? le sorti del futuro americano e, soprattutto, di uno dei suoi pi? controversi leader.

E sono proprio gli attori l?elemento di maggiore interesse di Gaslit, non solo come motivo per attrarre lo spettatore ad approcciarsi alla visione di questo thriller politico in formato televisivo. Sono le loro interpretazioni a convogliare ci? che di meglio il prodotto ha da offrire, concentrandosi attentamente sulla descrizione dei molti individui che andarono smuovendosi attorno agli avvenimenti del ?72 e facendo in modo di concedere ad ognuno lo spazio adeguato per svilupparsi e mostrarsi nelle dinamiche che portarono al Watergate.

I talenti di Gaslit

Performance che vanno dalla tensione alla distensione, pronte a muoversi su pi? registri quante furono le emozioni e sensazioni suscitate da una svolta epocale che condizion? tanto il suo momento presente quanto il futuro di un?America che non poteva pi? rimanere la stessa. ? dunque la recitazione la parte pi? seduttiva?di una serie in cui i suoi personaggi prendono il sopravvento decidendo di scontrarsi davanti agli spettatori per una battaglia in cui ? in gioco non solamente la predominanza sulla rincorsa al potere, ma sul dimostrare con orgoglio il proprio talento.

Julia Roberts nei panni di Martha Mitchell d? vita alla moglie del procuratore John Mitchell che pass? dall?essere il braccio destro di Nixon al primo a rivelarne l?illecito giro di intercettazioni che portarono il Presidente alle dimissioni. Una donna della tv, un?aperta sostenitrice della pace contro il guerrafondaio della Casa Bianca, colei che scelse di non rimanere in silenzio pur mettendo a rischio matrimonio e carriera rimanendo per questo fedele a s? stessa. Un ruolo eccentrico nell?assoluta compostezza con cui la donna doveva presentarsi al mondo e che ? la medesima che l?attrice utilizza. Che catalizza l?attenzione proprio come sapeva fare quell?intrepida Marta Mitchell, entusiasmando per un?interpretazione ricca di sfumature che pone sotto diverse angolazioni la sua immagine.

Tra trucco, thriller e Dan Stevens

Moglie di un uomo sotto cui gli strati di trucco si intravede uno Sean Penn che perde la sua fisionomia per interpretare il politico Mitchell, per una prova sicuramente influenzata dall?uso del prostetico in cui sparisce completamente, ma nonostante questo dimostrando un talento che traspare ad ogni inquadratura. A sorprendere tra tutti per? ? Dan Stevens, per l?impegno in un?interpretazione che lo vede zompettare avanti e indietro sentendo sulle spalle il peso di un destino inevitabilmente nefasto. Uno dei lavori pi? ammirevoli dell?attore, che per l?occasione perde i suoi cristallini occhi azzurri e l?accento inglese, ma ne ricava un personaggio completo, quadrato e lodabilmente interpretato.

Gaslit deve perci? ringraziare per un insieme di personalit? che, evidentemente dirette con merito dal regista Ross, tengono accesa la scintilla di uno scandalo destinato a bruciare e di cui in molti riportarono le indelebili scottature. Un thriller che nella scrittura si adagia sul portato ingente del fatto, senza realmente rielaborarlo in modo elettrizzante. Un buon lavoro, indubbiamente, ma che non basta. La stesura di una narrazione che rimane un passo indietro rispetto alla vena sconvolgente di ci? che riprende, di cui la testimonianza pi? scioccante continuer? a rimanere la Storia.

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