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Alessio Zuccari
Grotesquerie: Ryan Murphy non è "interessato al risultato, ma al processo"
Tags: disney+, Grotesquerie, ryan murphy
Ryan Murphy non ha intenzione di fermarsi nemmeno per un istante. Allora ecco che sta per arrivare Grotesquerie, serie realizzata dalla 20th Television per FX che qui in Italia vedremo approdare in streaming su Disney+. Racconto di una serie di crimini efferati che hanno sconvolto una piccola comunità, Murphy ha scritto lo show assieme a Jon Robin Baitz e Joe Baken. “Penso sia un progetto molto interessante, perché volevo scrivere qualcosa per me stesso” spiega subito Murphy. “Per me è stato un lavoro molto personale, è stata una meditazione su quello che penso stia succedendo nel mondo e quello che stiamo attraversando tutti. Con una domanda esistenziale davanti: sono questi i tempi della fine? E se sì, cosa possiamo fare per combattere e mantenere la nostra umanità?”
Così introduce il creatore la sua serie, che vede protagonista la detective Lois Tyron, personaggio che sente di avere un collegamento personale con ciò che di terribile sta avvenendo. La interpreta Niecy Nash-Betts, attrice capace di passare dalla commedia al dramma senza perdere il proprio tratto distintivo. “Si dice che le persone che sanno farti ridere possono farti piangere, ma il contrario non è sempre vero. Quindi sono grata di avere una dualità nella mia arte” ammette Nash-Betts. “Era qualcosa che non sapevo perché non sono stata accolta nel lato drammatico per molto tempo. Non sapevo quanto fosse catartico, non sapevo quanto curativo potesse essere a volte poter rivisitare questo tipo di emozioni e poterle condividere sullo schermo”.
Dopotutto Grotesquerie di emozioni ne attraversa molte. Horror, thriller, dramma. “Mi piace guardare l’horror perché ti fa provare qualcosa. Richiede che tu abbia una reazione” si spiega ancora Murphy. “Viviamo in un mondo molto ansioso, e penso che quando guardi uno show horror come Grotesquerie, puoi mettere tutte le ansie che provi in una scatola. Puoi in un certo senso affrontarle in quel modo. L’horror è il racconto del bene contro il male, che è un sentimento molto profondo con cui penso che stiamo affrontando il mondo in questo momento”.
E a proposito del racconto delle ambiguità del male, tra i protagonisti della serie c’è anche Nicholas Alexander Chavez, che abbiamo visto di recente nella discussa Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez. Ora Chavez interpreta Padre Charlie, un altro personaggio centrale e particolarmente intenso. Come si trova il tempo per decomprimere tra due ruoli tali? “Non c’è stato tempo nel mezzo e non c’è stata decompressione” afferma subito l’attore. “Il vantaggio dell’interpretazione di Padre Charlie è che potevo davvero seguire i miei impulsi. E mi sono semplicemente fidato del mio istinto e tutti intorno a me mi hanno permesso di fare scelte davvero audaci. Con Lyle c’è stata una preparazione intensa. Questo è stato più che altro un impulso crudo e sfrenato”.
Murphy poi promette “colpi di scena a bizzeffe, ogni settimana”. Ma in una carriera prolifica e piena di successi come la sua, cosa contraddistingue Grotesquerie dai lavori che l’hanno preceduta? “E’ stata un’esperienza diversa per me” riconosce Murphy. “Non avevo una grande writing room, eravamo in tre, e stavo scrivendo qualcosa di molto intimo per me su ciò che pensavo stesse accadendo intorno a noi. Ho amato anche il processo di casting, che è stato differente rispetto al passato. Quando ho scelto Niecy, Courtney B. Vance, Raven Goodwin, Nick, Lesley Manville e Micaela Diamond facevo due, tre bozze di tutti gli script. Volevo individuarli non solo in quanto attori con cui lavoravo, ma cosa volevo da loro in quanto loro fan. Ho riscritto tutte quelle parti per questi attori specifici, con il loro contributo e consiglio, e anche con cosa gli piaceva e cosa non gli piaceva. Questo ha reso il set un luogo anche molto più libero, perché a questo punto della mia carriera non sono veramente interessato al risultato, sono interessato al processo“.
Grotesquerie sarà in streaming su Disney+ dal 13 novembre.