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Eros Momo Soffritti
Guardiani della Galassia Vol. 3: viaggio tra le stelle più luminose dell'Universo Marvel
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L’astronave dei Guardiani della Galassia (leggi qui la recensione del terzo capitolo) sta atterrando per la terza volta tra noi pronta a divertirci ed emozionarci come solo lei sa fare. L’attesa per la nuova pellicola dei Marvel Studios è palpabile ma cosa rende unico questo gruppo di supereroi tanto da aver reso il proprio francise tra i migliori se non il migliore dell’intero Marvel Cinematic Universe?
All’uscita del primo capitolo dei Guardiani della Galassia pochi, pochissimi ne conoscevano le origini e ancor meno potevano credere che un gruppo così eterogeneo potesse entrare nel cuore di numerosi appassionati in tutto il mondo. Ma un assemble apparentemente male assortito, buffo e talvolta politicamente scorretto ha ribaltato ogni aspettativa mostrando quanto l’imperfezione possa essere iconica. Azione, risate ed emozioni sono state le armi travolgenti di questa unica superfamiglia.
Le emozionanti parole pronunciate nel primo capitolo sono l’emblema di questa squadra. Non un semplice gruppo ma una famiglia, talvolta disfunzionale, che pur affrontando la quotidianità immersa nella propria diversità sa amalgamarsi nel momento del bisogno e sa trasmettere, anche senza essere eccessivamente sdolcinata il concetto di affetto, un affetto puro che viene dal cuore. Un affetto raramente nominato ma costantemente vissuto.
La musica che accompagna i Guardiani della Galassia è uno degli elementi distintivi di tutto il franchise fondendosi perfettamente con le scene di azione e accompagnando lo spettatore nelle scene più emozionanti attraverso un walkman. Da Come and get your love, perfetta colonna sonora per rubare una gemma dell’infinito, a Father and Son del secondo capitolo. Menzione d’onore per la coreografia priva di musica ma efficace per salvare l’universo da Ronan.
Il papà di questa grande e splendida famiglia è il regista James Gunn. Complice la scelta di un cast praticamente perfetto, è riuscito a rendere indimenticabile e iconico un gruppo di eroi semisconosciuti. Padre di un piccolo capolavoro dopo l’uscita del primo Guardiani della Galassia, ha rischiato di perdere la sua creatura per l’allontanamento subito poco dopo. Tornato temporaneamente all’ovile, ci ha regalato una seconda pellicola di alto livello e lo attendiamo per questo ultimo capitolo nella speranza che il suo passaggio ad altri progetti sia solo un arrivederci e non un addio.
Sospesi in un futuro incerto, i Guardiani della Galassia ritornano per ricordarci che sono loro i protettori delle stelle sopra di noi e dopo averli conosciuti, guardare il cielo è diventato ancor più straordinario.