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Alice Gigli
Il Lago Incantato: ora in concorso all’Ischia Global Film Festival
Tags: Il Lago Incantato
“Il Lago Incantato” è un progetto di Cinema e Formazione nell’ambito del progetto ministeriale “Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Dopo il grande successo del progetto La Fabbrica del Sogno realizzato a Ciriè nel 2018-2019 nell’ambito del Cinema per la Scuola – Visioni Fuori Luogo, il regista e autore Max Chicco ci riprova con un progetto formativo-creativo dal titolo “Il Lago Incantato” presentato lo scorso maggio dal Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino.
L’idea partiva dal desiderio del regista di raccontare la storia dell’Amiantifera di Balangero, cercando come è nel suo stile e nel format che ha creato, di costruire una storia di pura fiction ma che avesse all’interno dello snodo narrativo storie, eventi, momenti realmente vissuti. Il progetto formativo è iniziato a gennaio 2023, presso il Liceo Cavour è stato costruito un set in cui i ragazzi dell’istituto si sono alternati per imparare l’arte dello storytelling. A giugno 2023 tutti si sono trasferiti a Balangero per le riprese. Un campus formativo-creativo immersivo, una troupe di professionisti ha lavorato per dieci giorni con i ragazzi divisi in gruppi con un planning serrato.
Il progetto in origine era un mini serial di quattro puntate da quindici minuti a puntata, una storia di ricordi, memoria e suspense. E’ stata realizzata una versione cinema che è stata presentata in alcuni festival internazionali. La storia si dipana nell’arco di trent’anni e porta alla luce un mistero che aleggia sulla montagna. L’obiettivo è quello di raccontare l’amianto, il suo pericolo ma anche e soprattutto come esso possa essere gestito. Anni di lavoro ed interventi ambientali hanno permesso di riportare una zona abbandonata e contaminata, ad essere gestita con grande attenzione e con l’obiettivo futuro di restituirla, bonificata, alla comunità.
Interpretato da attori professionisti, tra cui due esordienti di cui ne sentiremo parlare: Sofia Elia e Simone Zanetti. I due protagonisti hanno partecipato con entusiasmo e bravura dando fin da subito il loro punto di vista su una storia incredibile. Mauro Stante, Patrizia Pozzi, Roberto Pitta chiudono un cast artistico che è un vero e proprio valore aggiunto. Grazie ai ragazzi del liceo la troupe tecnica ha potuto realizzare un film ambizioso: decine di ragazzi sono stati organizzati in gruppi e hanno partecipato alle riprese diventando parte integrante di una troupe. Simona Meneghin, Alice Riccardi e Antonio Sacco sono stati scelti dal regista per interpretare i protagonisti nei flashback degli anni ottanta. Davide Piazzola e la sua HeroShot ha curato la parte fotografica, Juan Rolando e la sua Nova Rolfilm la parte droni e post produzione audio, Claudio Vernetti ha creato una colonna sonora magica.
“Il lago incantato non è solo una mini serie in quattro episodi, o un film da vedere al cinema, è stato un’esperienza di vita scolastica, in cui gli studenti sono stati assoluti protagonisti, al centro per percorso di apprendimento. Hanno svolto una sorta di viaggio nel tempo, da quando la cava di amianto di Balangero, la più grande d’Europa, era strumento di morte, fino ai giorni nostri, in cui la bonifica di questo ambiente ha realizzato una vera e propria transizione ecologica. I ragazzi si sono misurati con gli strumenti professionali del mondo cinematografico e dell’audiovisivo, maturando competenze interdisciplinari e senso critico specifici. Decisivo è stato anche l’impegno profuso dai Docenti che, a vario titolo e con diversità di ruoli, hanno contribuito alla buona riuscita di questo progetto: senza di loro non sarebbe stato possibile raggiungere l’obiettivo finale. Attraverso lo sguardo degli studenti, è stato possibile avere uno spaccato della realtà che ci circonda, affascinante, dura, tragica, innovativa, entusiasmante. E queste saranno le emozioni uniche e irripetibili che vivremo quando, seduti al buio della sala, vedremo l’opera finale del grande lavoro di squadra svolto in questi mesi. L’emozione di chi potrà dire… Io c’ero!” ha dichiarato Prof Vincenzo Salcone, dirigente Liceo Cavour.
“La mia idea è quella di mostrare attraverso i personaggi del serial quale lavoro è stato fatto sulla montagna. Ho fatto molti sopralluoghi e credo che il pubblico debba conoscere. In questo tipo di progetto scelgo la fiction perché è un modo per avvicinare un pubblico giovane, ma allo stesso tempo posso far passare concetti importanti che forse un classico documentario non avrebbe tale la forza narrativa” – ha dichiarato Max Chicco.
La sceneggiatura scritta a sei mani dallo stesso regista con Gigi Colasanto e Stefano D’Antuono ripercorrerà parte della storia di Balangero negli anni ottanta e mescolerà momenti “leggeri” con momenti tragici ponendo l’accento su come l’amianto ha cambiato il tessuto economico e sociale della città di Balangero e Corio.
Il film ora è in concorso all’Ischia Global Film Festival e sarà per sette giorni on line gratuitamente sulla piattaforma www.mymovies.it dal 7 al 14 luglio 2024. Inoltre il film ha già vinto a New York il Best Cinematography al 13° Queens World Film Festival lo scorso aprile, ed è stato proiettato nel prestigioso MOMI, Museum of Movie Image di New York durante una serata di gala organizzata dai fondatori del festival newyokese. Il 23 luglio prossimo sarà proiettato nel parco del Comune di Balangero alle pendici della Amiantifera teatro tra l’altro dell’ultima sequenza presente nel film. Il pubblico vivrà in prima persona l’emozione di essere nello stesso luogo dove è stato girato il film che sta guardando. L’idea del regista è quello di tornare negli stessi luoghi dove per anni gli abitanti hanno ri-costruito e ora il film in un certo qual modo riconsegna quello che nel tempo persone senza scrupoli hanno tolto.