Interviste, News
0
Alessio Zuccari
La coda del diavolo: Luca Argentero e Cristiana Dell'Anna parlano del film Sky
Tags: Cristiana Dell'Anna, Domenico De Feudis, La coda del diavolo, luca argentero
Ne La coda del diavolo vedrete un Luca Argentero come non vi è mai capitato prima. Il film, diretto da Domenico De Feudis su sceneggiatura di Nicola Ravera Rafele e Gabriele Scarfone, è un thriller originale Sky cupo e oscuro. “Questo è un personaggio per me atipico” racconta in conferenza stampa Argentero, che interpreta Sante Moras, un secondino di poche parole che si ritrova invischiato suo malgrado in una storiaccia di traffico di esseri umani. “Sono stato coinvolto nel film ancor prima che iniziasse la produzione, quando mi è stato fatto leggere il libro da cui è tratto. Un ruolo così non mi era mai capitato e quindi l’ho trovato subito stimolante. Il film è un’opera di intrattenimento allo stato puro, con un formato di 90 minuti che esaurisce un materiale davvero molto denso in un periodo in cui storie del genere si fanno nelle serie. Però sì, forse è addirittura la prima volta che lavoro in un progetto in cui non sorrido mai”.
Al fianco dell’attore torinese c’è Cristiana Dell’Anna, nei panni della giornalista Fabiana Lai, una figura tenace che sceglie di investigare parallelamente a ciò che accade a Moras. E che non si lascia confondere da una cortina di fumo fatta di continui depistaggi. “Una delle caratteristiche principali di Fabiana è questa ossessione verso la verità come fulcro della sua esistenza” riflette Dell’Anna. “Lei impersonifica una necessità che oggi la nostra società dovrebbe avere, cioè quella di andare oltre il pregiudizio. Che, essendo donna, è una condizione che sento addosso da quando sono nata. Il mio punto di fuga è il lavoro, al quale mi affido per avere fiducia in ciò che sono e in ciò che sto costruendo. Ma dobbiamo cercare di evolverci a partire dal superamento del nostro bias che ci lascia ancorati alle prime impressioni”.
Oltre a Moras e Lai, ne La coda del diavolo è però protagonista anche la Sardegna. Un luogo che De Feudis riprende nei suoi luoghi più derelitti e dimessi, creando a partire da questi una continua sensazione di ostilità e minaccia. “Sembra un paradosso ambientare una caccia all’uomo su un’isola, ma la Sardegna è una terra magica che dà un’identità molto forte al film” spiega il regista. “Abbiamo insistito sul girare d’inverno, anche se c’era il rischio costante di avere poca luce, così come il bisogno di cambiare location ogni giorno. Si è rivelato fondamentale lavorare bene in fase di preparazione. E avere questa ambientazione alle spalle ci ha permesso di creare una sorta di limbo dantesco, in cui tutti e due i personaggi gravitano tra solitudini e autoisolamento”.
La coda del diavolo sarà dal 25 novembre su Sky Cinema e NOW.