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La ira de Dios: recensione del thriller argentino disponibile su Netflix
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La ira de Dios: recensione del thriller argentino disponibile su Netflix

Tags: film, netflix, Recensione, thriller
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Recensione de La ira de Dios:

Luciana ? coinvolta in una serie di decessi in famiglia il cui mistero diventa sempre pi? fitto. Il suo capo, un enigmatico romanziere, osserva la situazione con un velo d’orrore e un atteggiamento di colpevolezza. Mentre lotta senza sosta per salvare la sorella Valentina, unica parente ancora in vita, Luciana si trover? davanti a un bivio tra ragione e morte. Una corsa contro il tempo far? venire a galla la verit? e un patto di sangue stretto per porre fine ai suoi piani di vendetta.

Recensione di La ira de Dios:

Se c?? una costante di Netflix, irremovibile e monocorde a detta di molti abbonati, sono i thriller (perlopi? psicologici) con cast di volti nazionali, pi? o meno noti, di produzione spagnola. Film o serie tv tratti da libri o da sceneggiature (cosiddette) originali che ripetono quasi all?infinito lo stesso schema: muoversi su pi? piani temporali per scoperchiare la verit? dietro una morte o un evento infausto, generalmente passando in uno strappo rivelatorio da una situazione di apparente serenit? familiare ad uno che invece, su quella stessa normalit?, cela segreti, sensi di colpa, scandali.

In molti di questi prodotti, l?elemento della scrittura ? uno dei pi? predominanti, tanto da veder schierati, sia fra i personaggi che nella trama stessa, scrittori di romanzi colti nel loro processo di creazione per generare il rimando necessario all?idea di finzione come di qualcosa impossibilmente slegato alla nostra realt? concreta.

Di fatto La ira de Dios di spagnolo ha solo la lingua, perch? il paese d?origine ? l?Argentina come quella del cast e del regista Sebasti?n Schindel nato a Buenos Aires, ma potrebbe tranquillamente essere scambiato per uno di quei titoli iberici che saltuariamente spuntano nella top 10 generando un clamore momentaneo per poi passare nel dimenticatoio senza aggiungere nulla di che al genere di riferimento.

Meta-letteratura e vendetta omicida?

Il film di Schnidel riprende il racconto ?La Muerte Lenta de Luciana B? dello scrittore e matematico Guillermo Mart?nez pubblicato nel 2007, una storia che inizia e finisce con il tonfo di un corpo lanciatosi dalla galleria di un auditorium, durante la presentazione di un libro di un celebre romanziere accusato dodici anni prima di molestia sessuale da parte della sua ex assistente Luciana (Macarena Achaga).

Ma quella diffamazione non ? propriamente il nucleo su cui si fonda il film, perch? da quel ?bacio? frainteso si vanno a concatenare una serie di sventure vere e proprie; morti accidentali o dolose che colpiscono uno ad uno i familiari di entrambe le parti: a Kloster la figlioletta e la moglie; a Luciana il fratello affogato, il padre arso vivo in un incendio, l?altro fratello ucciso per gelosia, la madre chiusa in un istituto psichiatrico. Alla giovane e cattolicissima studentessa rimane solo la sorella e prover? di tutto per proteggerla dal male dell?uomo che pare portarle una gran sfortuna.

Sul principio biblico della legge del taglione, ovvero ripagare un male subito con la stessa moneta, La ira de Dios sembra muovere di primo impatto il mistero sulla colpevolezza dello scrittore interpretato da Diego Peretti, un uomo rimasto abbagliato dalla pudica bellezza dell?assistente a cui venivano dettate le lunghe frasi dei suoi futuri romanzi e poi repentinamente allontanata dopo quel gesto non ricambiato. Eppure quello portato avanti successivamente dalla sceneggiatura ? la nozione di casualit?, cio? quello di capire, Luciana e il giornalista che la assiste Esteban e con loro noi spettatori, se Kloster centri in modo diretto in quelle morti oppure se nell?arco di quei dodici anni sia stata la fatalit?, le circostanze fortuite e imprevedibili della vita ad essersi accanite contro di lei.

La ira de Dios e del suo spettatore

Una moltitudine di componenti (la rigida fede della famiglia di Luciana, le conseguenze della molestia, la vendetta, l?accidentalit?, il legame finzione letteraria e concretezza) confluiscono per? in modo disarmonico, gestite senza il giusto approfondimento e funzionalit? rispetto allo scioglimento del mystery, tant?? che la direttiva probabilmente comprensibile al lettore del materiale di partenza, ovvero se tutti i sotto testi citati siano l? per un motivo, risulta invece dubbia, confusionaria e quasi galleggiante nella resa cinematografica.

La Ira de Dios infatti sembra abbozzare il contorno di un thriller reso potenzialmente horror dalle atmosfere cupe e fortemente mistiche dei simboli religiosi, le quali tuttavia non generano il giusto stupore, il ribaltamento, l’efficienza percepibile a destare suggestioni, inquietudini, visioni di pi? ampia portata.

Ora il film ? nella top dei pi? visti, probabilmente ci rimarr? per tutta la settimana, meritatamente o no a seconda di chi guarda. E poi, come le meteore di Netflix, chi se ne ricorder??!

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