News, Streaming
La vita che volevi
Federica Marcucci

La vita che volevi: intervista al regista e al cast

Tags: La vita che volevi
La vita che volevi
News Streaming
Federica Marcucci

La vita che volevi: intervista al regista e al cast

Tags: La vita che volevi

La serie, composta da sei episodi, arriverà su Netflix il 29 maggio.

In occasione dell’uscita de La vita che volevi, serie Netflix diretta da Ivan Cotroneo e scritta da lui insieme a Monica Rametta, abbiamo incontrato regista, sceneggiatrice e cast che ci hanno parlato di una serie che affronta il tema delle scelte, della felicità e della genitorialità in modo attuale e originale.

Nel cast vediamo Vittoria Schisano nel ruolo della protagonista Gloria, insieme a lei Giuseppe Zeno (Sergio), Pina Turco (Marina), Alessio Lapice (Pietro) e Nicola Bello (Andrea), oltre a Bianca Nappi, Francesco Pellegrino e Bellarch.

La vita che volevi racconta la storia di Gloria una donna che è convinta di aver trovato la felicità a Lecce, dove ha fondato una piccola agenzia turistica e trovato l’amore con Ernesto ma, un giorno, la sua vita viene sconvolta dall’arrivo di Marina, sua amica ai tempi dell’università a Napoli, prima che Gloria iniziasse il suo percorso di transizione. Marina porta con sé Andrea e Arianna, i figli avuti da due diverse relazioni, ed è incinta di un terzo, il cui padre è Pietro, un giovane dal carattere passionale e forse anche pericoloso. Gloria preferirebbe non riallacciare i rapporti con Marina, lei le ricorda una parte della sua vita che vorrebbe dimenticare. Marina nasconde però molti segreti e presto in scena arriverà anche Sergio, il padre di Arianna, un uomo tutto d’un pezzo fin da subito molto diffidente nei confronti di Gloria. Per lei, è giunto il momento di fare i conti con “la vita che voleva”, il suo passato e il suo futuro, per scoprire che la felicità a volte arriva in forme inaspettate e che l’amore è l’unica forza capace di rendere la vita degna di essere vissuta.

LA VITA CHE VOLEVI dal 29 maggio su netflix

Le parole del cast

“Finalmente vediamo una donna t senza gli occhi del pregiudizio”, commenta Vittoria Schisano la quale si dice fortunata ad aver avuto la possibilità di partecipare a un progetto così importante, che la riguarda la vicino ma che, allo stesso tempo, parla a tutti poiché le tematiche che affronta sono universali. “A un certo punto ho pensato di smettere, ho rifiutato tanti ruoli, ma credo che ognuno di noi abbia il diritto di essere valutato per quello che fa e non per la sua vita personale”, dice l’attrice che ricorda quanto sia stata importante la vittoria a Cannes di Karla Sofía Gascón prima donna trans premiata al festival che “è stata valutata per la sua arte e non per il suo vissuto”.

Vittoria Schisano afferma anche quanto questa esperienza le sia rimasta sotto pelle anche mesi dopo la conclusione delle riprese, come se l’avesse aiutata a chiudere un cerchio. “Sono rimasta in Puglia dopo la fine delle riprese perché volevo essere Gloria ancora per un po’, anche se lei non si emozionerebbe mai come me”, commenta scherzando e prosegue dicendo “In me ci sarà sempre un pezzetto di Gloria e non capita con tutti i personaggi”.

Ivan Cotroneo ha poi spiegato che per lui era importante che il ruolo di Gloria fosse ricoperto da un’attrice trans anche se non voleva che la transizione fosse il fulcro della storia. “È una storia di genitorialità”, ha detto il regista. Alessio Lapice, che nella serie interpreta Pietro, riprende il discorso affermando che “Non c’è un aspetto voyeuristico, tutti i personaggi sono attratti da Gloria e le differenze si azzerano”.

Dei concetti che hanno permesso agli attori di tirar fuori emozioni complesse come ricorda Giuseppe Zeno “Essermi interfacciato con Vittoria trascinava anche me come attore a dover restituire delle corde che non ti permettevano di barare”. Pina Turco ha ricordato anche quanto la storia parli di quella casualità che va in contrasto con l’autodeterminismo che ci contraddistingue “C’era qualcosa di molto junghiano che emergeva da questa storia: ossia che tutti viviamo nell’autodeterminismo ma che allo stesso tempo ci sono cose che sfuggono al nostro controllo. Il personaggio di Marina rende bene questo aspetto”

Il trailer della serie

Articoli recenti

Emily In Paris
Recensioni
Valentina Fiorino
Emily in Paris 4 Recensione: ecco la serie Netflix con Lily Collins
Il Robot Selvaggio: cosa sappiamo del nuovo film di animazione?
News
Alessio Zuccari
Il Robot Selvaggio: cosa sappiamo del nuovo film di animazione?
Hold Your Breath: il trailer del film con Sarah Paulson su Disney+
News
Alessio Zuccari
Hold Your Breath: il trailer del film con Sarah Paulson su Disney+
Venom: The Last Dance, il nuovo trailer del terzo capitolo della saga
News
Alessio Zuccari
Venom: The Last Dance, il nuovo trailer del terzo capitolo della saga
STAY CONNECTED