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Roberta Panetta
The White Lotus 3 recensione: la satira sociale sbarca in Thailandia
Silvio Soldini torna sul grande schermo con Le assaggiatrici, un dramma storico tratto dal romanzo omonimo di Rosella Postorino, vincitore di numerosi premi e pubblicato da Feltrinelli. Il film, prodotto da Vision Distribution e Lumière & Co. in associazione con Anteo, è una coproduzione internazionale che coinvolge Tarantula e tellfilm.
Il film è ambientato nell’autunno del 1943. Rosa, una giovane berlinese, fugge dai bombardamenti della capitale per rifugiarsi in un piccolo villaggio vicino al confine orientale, dove vivono i suoi suoceri. In attesa del ritorno del marito, impegnato al fronte, Rosa scopre che dietro la tranquillità apparente del luogo si cela un segreto inquietante: nella foresta vicina si trova la Tana del Lupo, il quartier generale di Adolf Hitler.
Il Führer, ossessionato dal timore di essere avvelenato, costringe alcune giovani donne del villaggio a diventare assaggiatrici dei suoi pasti. Rosa viene prelevata una mattina all’alba e si unisce a questo gruppo, dove paura, fame e necessità di sopravvivere si mescolano. Tra le donne si instaurano legami complessi: amicizie, alleanze e patti segreti. Rosa, inizialmente vista con diffidenza a causa delle sue origini berlinesi, lotta per essere accettata. Tuttavia, proprio quando riesce a conquistare la fiducia delle altre, un evento inaspettato la mette di fronte a un conflitto interiore: un ufficiale delle SS risveglia in lei sentimenti che sfidano la razionalità e la morale, portandola a confrontarsi con il bisogno di sentirsi viva nonostante l’orrore che la circonda.
Il film è diretto da Silvio Soldini e vede protagonisti Elisa Schlott nel ruolo di Rosa, affiancata da Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck e Olga Von Luckwald. Il cast internazionale include anche Berit Vander, Kriemhild Hamann e Thea Rasche. La sceneggiatura è frutto di un lavoro collettivo, con nomi come Doriana Leondeff, Silvio Soldini, Lucio Ricca, Cristina Comencini, Giulia Calenda e Ilaria Macchia.
La storia trae ispirazione da un episodio reale emerso solo nel 2012, quando Margot Wölk, una delle assaggiatrici di Hitler, rivelò la sua drammatica esperienza poco prima di morire all’età di 95 anni. Margot fu l’unica sopravvissuta del gruppo alla fine della guerra, e la sua testimonianza ha gettato luce su una vicenda rimasta sconosciuta per decenni.
Il romanzo di Rosella Postorino ha affascinato i lettori per la sua capacità di intrecciare una vicenda storica poco conosciuta con temi universali come la sopravvivenza, il senso di colpa e il desiderio. Il film promette di portare sul grande schermo la stessa intensità emotiva, arricchendo la narrazione con la sensibilità visiva di Silvio Soldini, già noto per opere come Pane e tulipani e Giorni e nuvole.
La coproduzione tra Vision Distribution, Lumière & Co., Tarantula e tellfilm sottolinea l’ambizione internazionale del progetto, che mira a raccontare una storia universale partendo da un contesto storico specifico. La pellicola si propone di esplorare la complessità delle relazioni umane in condizioni estreme, offrendo uno spaccato intimo della vita durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le assaggiatrici si preannuncia come un film intenso e coinvolgente, capace di emozionare e far riflettere il pubblico. Grazie alla regia di Silvio Soldini e a un cast di talento, questa pellicola punta a dare nuova vita a una storia dimenticata, trasformandola in un’opera cinematografica di grande impatto. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del cinema e della letteratura che desiderano immergersi in una storia potente e autentica.