2020
L’incredibile storia dell’Isola delle Rose: la recensione del nuovo film di Sydney Sibilia
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L’incredibile storia dell’Isola delle Rose: la recensione del nuovo film di Sydney Sibilia

Tags: film netflix, isola delle rose, l'incredibile storia dell'isola delle rose, sydney sibilia
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L’incredibile storia dell’Isola delle Rose: la recensione del nuovo film di Sydney Sibilia

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L?incredibile storia dell?isola delle rose ? l?indomabile film di Sydney Sibilia, disponibile dal 9 dicembre su Netflix e gi? cult italiano.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose | La trama

Primavera 1968. Nell’anno della contestazione studentesca un giovane ingegnere, con un grande sogno e un genio visionario, decide di costruire un’isola al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, e la proclama stato indipendente. Un?isola d?acciaio in cui la libert? individuale ? il valore assoluto: non ci sono regole! In questa impresa impossibile Giorgio Rosa avr? al suo fianco un eterogeneo gruppo di complici: il suo migliore amico, un giovane imprenditore pi? propenso ai bagordi che all’azienda di pap?; un misterioso naufrago in cerca di approdo; un animatore delle notti romagnole in cerca di una nuova vita e una ventenne romantica in cerca di lavoro. E poi Gabriella (Matilda de Angelis), la donna appassionata che Giorgio trascina nella sua ambiziosa avventura e nella sua vita. L’Isola delle Rose attira ben presto l’interesse della stampa e soprattutto di frotte di ragazzi da mezzo mondo, trasformandosi in mito, in caso internazionale e in un quasi insormontabile problema politico per il Governo italiano che non pu? tollerare la fondazione di un nuovo Stato in acque cos? vicine.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose | Recensione

Il ?68 ha segnato alcuni dei titoli pi? significativi del 2020. Tutto ? partito con Da 5 Bloods, che nel ripercorrere la guerra del Vietnam di un gruppo di amici che tornano a ricordi passati per seguire percorsi verso l?oro presenti, si fa manifesto di una libert? artistica e di una cifra ideologica appartenente al pi? radicale Spike Lee, che perde l?eleganza sempre strafottente del suo precedente BlackKklansman, esprimendosi con una confusione assai convinta su una storia che mantiene la black culture come punto principale e realt? ben viva.

Operazione che arriva direttamente su Netflix, cos? come il secondo lungometraggio di un neo regista che ha per? alle spalle una miniera d?oro di sceneggiature soltanto nelle ultime decadi. ? la brillantezza di scrittura di Aaron Sorkin che muove anche la macchina da presa del suo Il processo ai Chicago 7, che quella guerra del Vietnam la vive nei confini statunitensi di piazze, parchi e strade in rivolta, in cui se il sangue deve scorrere ? bene che lo vedano tutti. Un?opera che del ?68 ha i suoi personaggi hippy e gli universitari animosi, uno spaccato di verit? su un evento storico che ha portato la politica in un?aula di tribunale e che il cineasta Sorkin ha utilizzato per dare un?ulteriore prova sulla sferzante maestria della sua penna benedetta.

Pellicole che di quegli anni hanno ripreso i tumulti e le ribellioni e che nel cinema hanno trovato una finestra artistica e comunitaria a cui rifarsi, specchio di un pezzo di storia che ha stravolto il modo di credere e di pensare e che nella singolarit? degli individui ha trovato la forza della condivisione filosofica, teorica e umana. Quella che, tolta la cappa dottrinaria di quegli anni irripetibili, ha mostrato Sydney Sibilia nella messa insieme di una banda di ricercatori che in Smetto quando voglio agivano in simbiosi per trovare il proprio posto nel mondo del lavoro, gi? trilogia iconica del cinema italiano, dal cui l?autore si distanzia con la sua nuova opera.

Ancora prodotto Netflix, che fa degli accadimenti del ?68 il terzo film dell?anno della piattaforma streaming, sostenuto assieme alla giovane e dinamica casa di produzione Gr?enlandia, L?incredibile storia dell?Isola delle Rose ? il racconto di un uomo che da solo cerc? di stravolgere il mondo, scegliendo di costruirsene uno a sua misura. Mentre il 1 maggio del 1968 gli studenti scendevano a fiotti per le vie delle citt? a reclamare i loro diritti e ad urlare alla libert?, era proprio quest?ultima che stava respirando sulla sua isola indipendente in mezzo ad acque internazionali il bolognese Giorgio Rosa, che della piattaforma di cemento nel largo della costa riminese fece uno scenario di autonomismo, idealismo e separatismo dalle convenzionalit? ordinarie.

L?incredibile storia dell?Isola delle Rose ? incredibile in quanto prende da accadimenti reali messi in parallelo a livello storico con i grandi movimenti di massa, i quali, in Italia, sembrano essere stati racchiusi nella costruzione e nella ricerca di determinismo di questo porto sicuro, fatto per giovani, intraprendenti e naufraghi in mezzo al mare. L?operazione che compie Sibilia, che nel racconto intravede il potenziale cinematografico e lo plasma per tirarne fuori la meraviglia di per s? intrinseca, ? quella di inquadrare la genialit? di un uomo e l?incoscienza appartenente alle grandi idee; quell?amore per la libert? che spinge il personaggio a portare a termine quello che diventer? lo strano caso dello Stato Indipendente, che ? poi lo stesso motore per cui siamo portati a cercare il nostro posto nel mondo.

E se l?ideologia era quella che rimbalzava da ogni parte del mondo e che Da 5 Bloods e Il processo ai Chicago 7 profetizzavano, ne L?incredibile storia dell?isola delle rose ? l?assurdit? stravagante e invidiabile di quegli anni a esaltare una pellicola che ha tutto il divertimento che uno spazio nel cuore del mare internazionale pu? riservare. La leggerezza dell?isola che smosse l?Onu e la Repubblica italiana ha l?ironia di Sydney Sibilia e la sua capacit? di rendere insieme epica e comica l?impresa del suo protagonista. Una marca autoriale che trova nel regista e sceneggiatore salernitano – accompagnato dalla sempre inappuntabile sceneggiatrice Francesca Manieri – una verve irriverente che narra di un ?68 ribaltato nella particolarit? di uno solo nel marasma politico dell?universale, facendone commedia e biopic indomabile, isola su cui ognuno vorrebbe rintanarsi.

Con il fido Matteo Rovere alla produzione, Sibilia sceglie il suo cast e ne azzecca la totalit?, perfetti tutti nei propri ruoli che toccano il comico con ?gli antagonisti? Luca Zingaretti e Fabrizio Bentivoglio, nelle rispettive parti di due inediti Giovanni Leone e Franco Restivo. Un film che ha l?aria di spensieratezza e la stessa grinta di un cult del 2009 come I Love Radio Rock. E si pu? dire che L?incredibile storia dell?Isola delle Rose ? un po? la versione italiana del film di Richard Curtis. E che, di sicuro, ? gi? un cult.

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