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Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo. Saviano: "Gli invidio il coraggio e lo scegliere la felicità"
Alessio Zuccari

Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo. Saviano: "Gli invidio il coraggio e lo scegliere la felicità"

Tags: Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo, Roberto Saviano
Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo. Saviano: "Gli invidio il coraggio e lo scegliere la felicità"
Mauro Rostagno. L’uomo che voleva cambiare il mondo. Saviano: “Gli invidio il coraggio e lo scegliere la felicità”

Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo. Saviano: "Gli invidio il coraggio e lo scegliere la felicità"

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Alessio Zuccari
Tags: Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo, Roberto Saviano

Su Sky e NOW la serie che traccia il profilo poliedrico di una delle vittime di mafia meno raccontate e conosciute.

Chi era Mauro Rostagno? Uomo dalle mille vite, dai mille volti, dai mille interessi. Prima Mauro lo studente rivoluzionario e sessantottino della facoltà di sociologia all’università di Trento, poi terapeuta sugli insegnamenti di ricerca mistica e interiore di Osho, quindi giornalista d’inchiesta trapiantato nella città di Trapani. Mauro uno nessuno e centomila. Quest’uomo polimorfo prova a raccontarlo Mauro Rostagno. L’uomo che voleva cambiare il mondo, serie in due episodi da un’ora prodotta da Sky con Palomar e in associazione con Sky Studios, dal 26 febbraio su Sky Documentaries e in streaming su NOW.

Soggetto e sceneggiatura sono di Roberto Saviano e Stefano Piedimonte, la regia di Giovanni Troilo. “Abbiamo lavorato su una figura che mi è sempre sembrata epica” racconta Saviano. “Ogni metamorfosi di Rostagno lo rende autentico perché non va a smorzare la scelta precedente, ma va a sommare vita a vita. È sempre allegro o almeno prova a cercare l’allegria. Non sta sacrificando se stesso, e in virtù di questo si moltiplica in mille altre dimensioni politiche, ideali, empiriche”.

La serie racconta infatti la vita di Rostagno analizzando le varie fasi da cui è stato attraversato Mauro, che dal ruolo di ‘antagonista’ in Italia sotto l’egida di Lotta Continua è poi volato in India con la compagna Chicca Roveri e le figlie Maura e Maddalena per apprendere una nuova idea di stare al mondo, di fare ‘rivoluzione’. Quindi il ritorno in patria e la creazione di un’oasi per i tossicodipendenti lì nel Sud, a Lenzi vicino Trapani, dove reinventa un modo per stare con gli altri, per accogliere gli altri, per curare gli altri.

La storia di un uomo libero

Mauro Rostagno. L'uomo che voleva cambiare il mondo. Saviano: "Gli invidio il coraggio e lo scegliere la felicità"

Scopre quindi l’occasione per fare giornalismo libero e implacabile per una TV locale, la Radio Tele Cine (RTC), con la quale Rostagno assalta la quiete di Cosa Nostra trapanese, che il 26 settembre 1988 lo fa ammazzare. Ma la serie, che si alterna tra materiale di repertorio e interviste a chi ha conosciuto Rostagno, racconta anche i presunti depistaggi e la lunga lotta giudiziaria per arrivare al fondo di verità.

“In questi anni sono state spesso associate le parole vittima ed eroe a mio padre” spiega Maddalena Rostagno. “Con questo documentario si è riusciti a far arrivare la sua passione e l’allegria che metteva nelle cose che faceva. Che sono due aspetti fondamentali per raccontare la sua figura. Speso che possa essere d’insegnamento, soprattutto in questo momento storico”.

“Immaginate come sarebbe piaciuto Mauro alle nuove generazioni” dice Saviano, che riflette sulla natura sovversiva e di estrema modernità di un uomo alimentato sempre da nuova curiosità. “Aveva inventato una cifra giornalistica che forse adesso troverebbe il suo posto sui social. Perché sarebbe impossibile nell’informazione giornalistica profondamente rigida e controllata di oggi avere un’esperienza simile”.

Poi Saviano aggiunge: “A Rostagno ho invidiato il coraggio di amare senza condizioni, di scegliere la felicità e di fregarsene del giudizio altrui. Io non penso di essere in grado di fare altrettanto. Devo dimostrare che i miei vent’anni di sacrificio hanno avuto un senso. Ho invidiato questa meravigliosa libertà di essere coerente con se stesso e di mutare. Gli invidio il saper sbagliare e il non considerarlo un fallimento”.

Mauro Rostagno. L’uomo che voleva cambiare il mondo sarà su Sky e Now dal 26 febbraio.

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