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Midnight in Paris: Woody Allen, l'arte, l'illusione e il cinismo
Tags: film cult, midnight in paris, owen wilson, woody allen
Gi?, Woody Allen. Dimenticato da quella Hollywood patinata e ipocrita che ha archiviato decenni di pellicole impressionanti pi? velocemente di uno schiocco di dita.
Midnight in Paris parla di illusioni. La stessa illusione vissuta dal suo protagonista – un grandioso ed inedito Owen Wilson -, uno sceneggiatore in cerca di ispirazione. Il film racchiude in s? tutta la filosofia di Woody Allen: in bilico tra dolce e amaro, tra bellezza e desideri, tra sogni e ideali, tra cinismo e realt?.
Sulle note del brano “Si tu vois ma m?re”, il regista regala cinque minuti di ritratti infiniti della Parigi che ama. Cinque minuti di inquadrature che studiano la citt?, in tutta la sua magnificenza e in tutte le sue sfumature.
Gil Bender (Owen Wilson), letteralmente rapito della Ville Lumi?re, finisce per piombare misteriosamente nella Parigi degli Anni Venti. In preda ad un’infelicit? come dimensione propria dell?uomo, in perfetto stile “teoria del piacere di Leopardi”, Gil crede nel primato della creativit? sulla ragione e sogna l’epoca d’oro.
Nelle peregrinazioni notturne di Gil, Woody Allen ci mostra Parigi, a partire dal quartiere a luci rosse di Pigalle, con le prostitute in attesa lungo i marciapiedi, che diventa poi location del Moulin Rouge (82 Boulevard de Clichy).
Nulla ? lasciato al caso: passeggia giorno e notte lungo la riva della Senna (dove incontra Elda Fitzgerald che ha in mente di tentare il suicidio); passa sotto Pont Neuf, il ponte pi? vecchio di Parigi risalente al 1607 che attraversa la punta ovest dell??le de la Cit?; si ritrova al March? aux Puces de Saint-Ouen (Porte de Clignancourt), a nord della citt?, uno dei pi? grandi mercati d?antiquariato d?Europa che conta 1500 botteghe, un rito parigino; e in Piazza Jean XXIII, dove Gil incontra la guida turistica, si affaccia l?imponente cattedrale di Notre-Dame.
Il viaggio di Gil non ? solo celebrativo di una citt? storicamente artistica. Midnight in Paris ? un vero e proprio omaggio alla capitale francese e al suo passato. Nella sua permanenza negli anni Venti, Gil incontra celebri scrittori e artisti da lui molto ammirati, come Ernest Hemingway (Corey Stoll), Gertrude Stein (Kathy Bates), Salvador Dal? (Adrien Brody), Pablo Picasso e Francis Scott Fitzgerald (Tom Hiddleston) che lo aiutano dandogli consigli per il romanzo e per la vita.
Gil scopre che il pensiero del ?glorioso passato ormai perduto? ? ricorrente in tutte le epoche storiche, in cui si preferisce guardare nostalgicamente ad un passato romantico, piuttosto che guardare con incertezza al presente. Quanta attualit? in un solo film!