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Alessio Zuccari
FolleMente: recensione della nuova commedia di Paolo Genovese
Ci sono personaggi che entrano di diritto nel cuore degli spettatori e, Mina Settembre, è senza dubbio uno di questi. Liberamente tratta dai racconti di Maurizio De Giovanni (Un giorno di Settembre a Natale del e Un telegramma da Settembre), Mina Settembre ci accompagna per mano in una Napoli verace e umana facendoci vivere le vicende quotidiane della protagonista: un’assistente sociale sempre sorridente e dal piglio unico a cui Serena Rossi è riuscita a dare corpo e anima.
Al suo fianco, inoltre, troviamo ancora una volta Giuseppe Zeno, Marisa Laurito, Christiane Filangieri,
Ludovica Nasti, Valentina D’Agostino, Nando Paone, Rosalia Porcaro, oltre due giovani new
entry: Chiara Russo nei panni di Fiore, la nuova assistente sociale cui Mina farà da mentore e
Erasmo Genzini (Jonathan). Diretta da Tiziana Aristarco, Mina Settembre 3 è composta da dodici episodi che andranno in onda in sei appuntamenti serali ogni domenica.
Nella terza stagione Mina Settembre resta coerente con se stessa dimostrandosi ancora una volta una donna dinamica e pronta a mettersi in prima linea per aiutare il prossimo con quel senso di responsabilità e solidarietà che, sin dall’inizio, rappresenta la cifra del suo personaggio. Un personaggio in costante evoluzione, come abbiamo visto anche nelle due stagioni precedenti, che anche stavolta dovrà fare i conti con nuove sfide cercando di trovare un nuovo equilibrio tra se stessa, l’uomo che ha scelto e la giovane Viola che ormai è stata a tutti gli effetti accolta in famiglia.
In modo leggero ma mai banale Mina Settembre riesce a far riflettere ancora una volta sul ruolo della donna nella società mettendo al centro della narrazione un personaggio unico nel suo genere e che, proprio per questo, non può risolversi con aggettivi o etichette. Mina è infatti tutto quello che desidera essere ma, in primis, resta se stessa in un mondo complicato e poco gentile con le donne. Ma non solo, ancora una volta, la serie mette al centro altre dinamiche attuali come la genitorialità e il rapporto di coppia sollevando questioni attuali in modo delicato e acuto.
Qualcosa reso possibile anche grazie a una scrittura incalzante che riesce a muoversi tanto orizzontalmente quanto verticalmente, mettendo al fianco della protagonista personaggi capaci di generare conflitti e aprire questioni che possono essere facilmente ricondotte alla realtà di tutti i giorni. Il tutto sullo sfondo di Napoli che, con il suo calore e le sue contraddizioni, è ancora una volta la cornice perfetta per una serie che coccola e fa riflettere.