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Alessio Zuccari
Mothers' Instinct: di cosa parla il film con Anne Hathaway e Jessica Chastain?
Tags: anne hathaway, jessica chastain, Mothers' Instinct
Anne Hathaway e Jessica Chastain sono due tra le più grandi interpreti della loro generazione. Potremmo stare qui ad elencare una ad una le folgoranti interpretazioni che hanno regalato nel corso delle rispettive carriere e probabilmente non ci basterebbe questo articolo. Entrambe hanno ottenuto nel corso degli anni i giusti riconoscimenti anche dal mondo di Hollywood, culminati nel Premio Oscar. Hathaway alla Miglior attrice non protagonista nel 2013 con Les Misérables, Chastain alla Miglior attrice protagonista nel 2022 con Gli occhi di Tammy Faye.
Due premi per due film in costume, certamente molto diversi tra di loro, ma al quale tornano in occasione di Mothers’ Instinct, il torbido racconto che segna l’esordio alla regia per Benoit Delhomme – anche direttore della fotografia, ruolo per il quale è già conosciuto a livello mondiale. Hathaway (che a breve sarà ancora in costume e ancora in un thriller con Eileen) e Chastain prestano il volto rispettivamente a Céline e Alice, migliori amiche e vicine di casa, le cui vite apparentemente perfette in un centro suburbano dell’America degli anni ’60 vengono improvvisamente sconvolte da un tragico incidente che coinvolge uno dei loro figli.
Mothers’ Instinct promette di rifarsi alla tradizione del noir, a quelle atmosfere figlie della claustrofobia di Hitchcock che seguono il progressivo deteriorarsi dei rapporti tra queste due donne, minati da senso di colpa, sospetto e paranoia. Ha un’impalcatura solida sopra la quale appoggiarsi. La sceneggiatura di Sarah Conradt si pone infatti ad adattamento del film omonimo del 2018 del regista belga Olivier Masset-Depasse, che a sua volta traeva spunto dal romanzo del 2012 Derrière la haine, scritto da Barbara Abel.
Se l’opera di Masset-Depasse si affidava alla forza dell’intreccio e dei suoi oscuri snodi, il Mothers’ Instinct statunitense non può, considerati i nomi coinvolti nel progetto, non fare che affidamento proprio sulla forza delle sue protagoniste. Quella dei remake americani dopotutto è un’operazione commerciale frequente, che spesso pescano dal cinema di qualità europeo e lo rileggono poi in chiave divistica. Due esempi recenti? Prendiamoli dalla Danimarca. Il notevole The Guilty del 2018, diretto da Gustav Möller e poi riproposto su Netflix nel 2021 nella versione con protagonista Jake Gyllenhaal e firmata Antoine Fuqua. L’altrettanto sorprendente Speak No Evil del 2022 con alla regia Christian Tafdrup, che rivedremo a breve al cinema ad opera di James Watkins e con James McAvoy.
Tornando a Mothers’ Instinct, interessante sottolineare come il film abbia anche ottenuto il divieto di visione per i minori di 14 anni. Una disposizione, quella della Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche, assolutamente inusuale per un’opera cinematografica di genere thriller. La decisione è stata presa con motivazione nell’alta tensione psicologica al centro della trama dell’opera, che sempre secondo la Commissione potrebbe turbare eccessivamente un pubblico di più giovani.
Potrebbe essere questa la conferma della forza filmica della pellicola? Dell’intensità con cui le due attrici di fama mondiale hanno per l’ennesima volta messo alla prova le loro doti recitative? Di certo il divieto potrebbe porsi come un’ulteriore vetrina per un film che comunque difficilmente avrebbe trovato pubblico in quella fascia d’età esclusa dall’ingresso in sala. Una situazione diversa, insomma, rispetto a quella che si presentò alla pellicola horror italiana Piove, diretta da Paolo Strippoli e che nel contestato divieto ai minori di 18 anni trovò non un vantaggio, ma un bastone fra le ruote. Vedremo come andrà, e se questa decisione giocherà a favore degli esiti di pubblico e botteghino di Mothers’ Instinct.
Mothers’ Instinct è al cinema dal 9 maggio con Vertice 360.