Top News, Interviste
Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli
Alessio Zuccari

Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli

Tags: barry jenkins, elodie, luca marinelli, Mufasa: Il re leone
Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli
Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli

Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli

Top News Interviste
Alessio Zuccari
Tags: barry jenkins, elodie, luca marinelli, Mufasa: Il re leone

“Quando la Disney è venuta da me per la prima volta chiedendomi di dirigere il film, ho risposto di no”. Comincia con questo aneddoto il racconto di Barry Jenkins, regista premio Oscar al timone di Mufasa: Il re leone, il prequel in animazione fotorealistica che racconta l’origin story del padre di Simba. L’autore statunitense, riconosciuto e premiato per opere come Moonlight e La ferrovia sotterranea, è stato ospite a Roma per presentare i primi minuti dell’atteso nuovo film che riprende le tecniche già utilizzate nel ramake de Il re leone del 2019.

“Avete visto i primi 39 minuti e 15 secondi perché lì ho fermato la mia prima lettura della sceneggiatura. Arrivato a quel punto ho realizzato che questo era un film che valeva la pena fare. Che sarebbe potuto diventare un’opera di Barry Jenkins” confessa il regista, il cui tratto distintivo è quello di portare sullo schermo opere intime e profonde, non certo dei blockbuster. “Autori come Greta Gerwig e Ryan Coogler sono gli amici con i quali ho parlato prima di accettare questo progetto. Siamo la prima generazione che è cresciuta con pellicole mainstream e franchise. Sono i film della nostra infanzia. Il re leone, oppure Toy Story, ma anche Die Hard, Terminator 2, Independence Day. Questo è il cinema col quale sono cresciuto. Sono parte della mia vita, che ritengo divisa in due parti: con i film che ho guardato prima di andare alla scuola di cinema e poi i film che ho guardato dopo la scuola di cinema”.

I temi di Mufasa: Il re leone

Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli
Photo Credits: Disney

E la prima parte di Mufasa: Il re leone, che durerà circa un paio d’ore e arriverà nelle sale il prossimo 19 dicembre, è in sostanza il primo terzo di una storia che reinventa l’infanzia di Mufasa come un orfano adottato da un branco che lo vede come un emarginato. Nella sceneggiatura di Jeff Nathanson sembra centrale il tema dell’appartenenza, della famiglia acquisita e del superamento della concezione dell’altro come un qualcuno da scalciare via – un concetto già cardine in un altro grande film mainstream recente, Avatar – La via dell’acqua. “Quello che mi piace di questo lavoro è che abbiamo deprogrammato l’idea di quello che ci vuole per diventare un leader. Non ho mai visto un film in cui un figlio adottato è stato il centro della storia. E mi sono reso conto che per trent’anni questo personaggio, Mufasa, è stato il centro di questa enorme storia da figlio adottato”.

Nel suo nuovo branco, Mufasa incontra Taka, figlio del re e destinato a ereditare il trono. Da ciò che i giornalisti hanno avuto modo di vedere non è ancora chiaro, ma appare evidente che Taka sarà il futuro Scar. “L’unica ragione per cui ho deciso di fare il film è mostrare soprattutto come questi due personaggi sono esseri viventi complessi” spiega Jenkins. “I risultati della loro vita sono completamente diversi da come li vediamo qui. Si sono ritrovati divisi per via delle scelte che hanno fatto e per le circostanze in cui hanno dovuto vivere. Io provengo da quei stessi luoghi difficili che racconto in Moonlight, quindi so cosa significa ritrovarsi poi da tutt’altra parte rispetto a dove si è partiti”.

E la sfida di approcciarsi per la prima volta a un musical? “Non mi piace fare robaccia” dice Jenkins, “quindi cerco sempre di avere intorno qualcuno che sa come si fa quella determinata cosa. Lin-Manuel Miranda, che ha scritto le canzoni, è intervenuto subito ed è stato molto chiaro su quanto fosse per lui importante l’eredità sonora de Il re leone. E poi c’è anche la colonna musicale di Nicholas Britell, con il quale ho sempre lavorato”.

Le voci italiane raccontano la loro esperienza

Mufasa: Il re leone, i primi minuti del film con Barry Jenkins, Elodie e Luca Marinelli
Photo Credits: Disney

Nella versione italiana di Mufasa: Il re leone, la voce protagonista è quella prestata da Luca Marinelli. “Al me quattordicenne, che era convinto che non sarebbe arrivato a quarant’anni, direi di andare verso il suo Milele, la terra fantastica che i protagonisti del film cercano” si apre l’attore, presente assieme alle altre due voci principali, Elodie e Alberto Boubakar Malanchino. “Ci siamo lasciati ispirare dal film originale per capire il contributo vocale che dovevamo dare” prosegue Marinelli. “Mi ha emozionato tantissimo l’idea che sarei andato a interpretare la versione giovane di un personaggio che da adulto aveva la voce del grande Vittorio Gassmann. Lui è nel mio personale Olimpo delle divinità. Amo il modo in cui passava dal drammatico al comico. Da bambino mi faceva impressione nei suoi momenti austeri, da leader, ma di quell’interpretazione meravigliosa ricordo anche gli attimi di estrema dolcezza e sensibilità, che erano un balsamo meraviglioso“.

Elodie si cimenta invece per la seconda volta nel ruolo di doppiatrice, donando la sua voce a Sarabi, che nei quaranta minuti visionati non è ancora comparsa. “Io mi sono sempre sentita un piccolo cucciolo di leone” riflette la cantante nel pensare il paragone che la lega al personaggio. “Ho sempre pensato che aggredire fosse il primo modo di difendersi. Sto però imparando a gestire la paura di tutte le cose che vedo arrivare dall’esterno, la paura di non essere capita, di non essere abbastanza. Ma sto cercando anche di fare il giro al contrario, e questo ruolo è arrivato in un periodo di serenità e di comprensione dei miei limiti”.

“Tutte le possibilità che arrivano io le sto abbracciando” continua Elodie nello spiegare la scelta di prestarsi ancora al doppiaggio. “Ho tanto bisogno di esprimermi, di esprimere tutto quello che non ho espresso da giovanissima per paura. Ho avuto tanta paura nella mia vita, anche se non mi accorgevo di averla. Il cinema ha un linguaggio incredibile, ti dà la possibilità di essere empatico, di capire e scoprire gli altri e di scoprire te stesso attraverso gli altri. Per questo motivo in particolare sto abbracciando questa strada, poi si vedrà”. Il suo personaggio preferito DIsney è poi un antagonista. “Amo Ursula de La sirenetta. Trovo i cattivi tridimensionali e mi sono sempre molto innamorata dei reietti, di quelli che nessuno voleva. Avrei voluto abbracciarli”.

Malanchino è infine Taka. “Vorrei dire al me bambino che guardava Il Re Leone con il VHS di non avere paura e di andare avanti, che i sogni esistono e si possono realizzare” si ricorda il doppiatore. “Vengo da un paese di provincia di Milano, sono nato negli anni Novanta da una coppia interrazziale e avevo un sacco di cose contro nella mia carta di identità iniziale. Ora sto riuscendo a confermare al me stesso del passato che invece tante porte si possono aprire”. Poi aggiunge: “Spero che questo film possa dare forza a tante ragazze e tanti ragazzi che provengono da condizioni fragili. Sono molto grato di avere la famiglia che ho, che mi ha sempre sostenuto, e se potessi tornare indietro forse più che a me stesso, che sono sempre riuscito a pensarmi nel futuro, direi qualcosa ai miei amici quando erano più piccoli. Ne ho visti molti che non sono riusciti a trovare il loro Milele personale”.

Articoli recenti

FolleMente: recensione della nuova commedia di Paolo Genovese
Top News
Alessio Zuccari
FolleMente: recensione della nuova commedia di Paolo Genovese
Broken Rage, la conferenza stampa del nuovo film di Takeshi Kitano, presentato al Festival di Venezia 2024 e in arrivo in streaming su Prime Video.
Top News
Alessio Zuccari
Broken Rage, Takeshi Kitano: "Questo film è la parodia della mia carriera"
film_commission_2025_cover.
Eventi
Valentina Fiorino
Film Commission: il 2024 del Cinema tra crescita e successi
Bridget Jones - Un amore di ragazzo: recensione del nuovo capitolo con Renée Zellweger
Top News
Alessio Zuccari
Bridget Jones - Un amore di ragazzo: recensione del nuovo capitolo con Renée Zellweger
STAY CONNECTED