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Alessio Zuccari
FolleMente: recensione della nuova commedia di Paolo Genovese
Talvolta capita di dover recensire dei film talmente vuoti e sciatti che diventa addirittura difficile trovare qualcosa da dire che non venga espresso in maniera banale. Eppure questo ? il caso di Murder Mystery.
Il film di Kyle Newacheck, regista che ha lavorato molto per il piccolo schermo, racconta la storia di una coppia sposata da quindici anni che, finalmente, riesce a fare l?agognato viaggio di nozze.
Se il marito ? Nick Spitz (Adam Sandler), un poliziotto di New York che non riesce a diventare detective a causa della sua pessima mira e delle mediocri abilit? investigative, la moglie ? Audrey (Jennifer Aniston), una stimata parrucchiera che ha una vera e propria passione per i libri gialli.
Ma quando il marito riesce a portare la moglie in Europa, sar? un incontro casuale durante il volo da New York a far cambiare i piani dei due protagonisti che si troveranno coinvolti in un intrigo familiare (e internazionale) senza esclusioni di colpi (e di morti).
Questo film, che doveva gi? essere realizzato nel 2012 e che ? passato da una casa di produzione ad un’altra, con probabili interpreti che si sono susseguiti di volta in volta, vuole essere a met? tra il giallo e la commedia, rubacchiando qua e l? qualche livello strutturale da entrambi i generi e dando vita ad uno schema traballante.
Di base, Murder Mystery i potrebbe definire un film prodotto di Adam Sandler (che ne ? produttore) per Adam Sandler, ricamato sul suo stile recitativo, sul quel genere di personaggio che spesso interpreta (un uomo comune che, tra vari disastri ed incomprensioni, cerca di farsi valere e di trovare il suo posto nel mondo), aggiungendo atteggiamenti nevrotici, clich? inopportuni e citazioni che si appoggiano ad una trama fine a se stessa e sconclusionata.
Eppure la sceneggiatura non ? scritta esattamente dalla prima persona che passava per la strada, ma da un professionista del settore come James Vanderbilt, aka sceneggiatore di film come Al calare delle tenebre (2003), Zodiac (2007), The Amazing Spider-Man (2012), Truth ? Il prezzo della verit? (2015) e Indipendence Day ? Rigenerazione (2016).
Tutto funziona in base alla mera interpretazione di Sandler e di Jennifer Aniston ? produttrice esecutiva del film insieme a Charlize Theron ? che hanno indubbiamente una chimica unica. Tuttavia, la natura di questo rapporto tra i due colleghi ha modo di esistere solo tra di loro, non riuscendo a coinvolgere lo spettatore che rimane ad osservare ed ascoltare una serie di conversazioni nevrotiche, senza capo n? coda, tanto per dare quel po? di pepe ad una trama che rimane sempre spenta.
Le uniche cose che cercano di rianimare lo spettatore, oltre a quanto detto, ? il gioco alla citazione che va da Agatha Christie a Magnum, P.I., con l?imitazione del protagonista che va dal baffo alla Tom Selleck, fino alla ripresa di quelle camicie tanto leggere, quanto poco hawaiane.
Per un fan di Adam Sandler, Murder Mystery potrebbe essere un film piacevole per passare 137 minuti di spensieratezza con risate a profusione: eppure, resta la convinzione che gli attori stessi, in primis, si trovassero in qualche forma di imbarazzo e limitazione delle loro abilit? recitative, sottomessi ad un copione misero e speranzoso di diventare tutto quello che non ? e non sar?, e ad una regia che procede per inerzia, alla strenua ricerca di un guizzo visivo che non arriva mai.