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Federica Marcucci

Nobody Wants This: la recensione della serie Netflix

Tags: Nobody Wants This
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Nobody Wants This: la recensione della serie Netflix

Nobody Wants This: la recensione della serie Netflix

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Federica Marcucci
Tags: Nobody Wants This

Una rom-com contemporanea e inteligente con Adam Brody e Kristen Bell.

Potrebbero bastare i nomi di Adam Brody e Kristen Bell a far pensare a una sorta di revival primi anni 2000 – piccolo recap: lei voce di Gossip Girl e star di Veronica Mars, lui sposato con Leighton Meester di Gossip Girl nonché tra i protagonisti di The OC, ma non è così. Creato da Erin Foster (anche lei nel cast di The OC) Nobody Wants This è una rom-com contemporanea che riesce a parlare con leggerezza e intelligenza della difficoltà di intrecciare relazioni in una società in cui pressioni sociali e differenze culturali rappresentano ancora un grande ostacolo.

Composta da 10 episodi, la serie segue le vicende di Joanne (Kristen Bell), una donna indipendente che sta per vendere il podcast di successo che conduce insieme a sua sorella a un’azienda che potrebbe cambiare la loro vita per sempre, e Noah (Adam Brody), un rabbino poco convenzionale ma molto legato alle tradizioni. Due persone molto diverse tra cui la scintilla non fatica a scattare ma che dovranno impegnarsi per trovare il giusto equilibrio per far sì che il tutto funzioni.

Nobody Wants This è in streaming su Netflix.

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L’amore è equilibrio

Nobody Wants This funziona perché ha tutti gli ingredienti della rom-com, amalgamati però in modo non banale: qualcosa che dà vita a un intreccio che, grazie anche a personaggi vivaci e ben caratterizzati, ci parla di amore e relazioni in modo autentico, senza fronzoli e, soprattutto, mettendo al centro una storia in cui il conflitto non risiede all’interno della coppia.

Joanne e Noah sulla carta sono perfetti: cercano di essere onesti l’uno con l’altra, comunicano senza nascondersi dietro a scuse e si piacciono davvero. I rispettivi desideri e obblighi professionali tuttavia creano quella frattura che viene amplificata dal differente background d’appartenenza. Qualcosa che viene visto con sospetto tanto dalla sorella di Joanna, Morgan, la quale teme che l’uomo potrebbe influenzare negativamente la sorella, tanto dalla famiglia di Noah per cui la ragazza non è altri che una shiksa (termine yiddish vagamente dispregiativo con cui si indica una bella donna non ebrea) infatuata di un rabbino.

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Nobody Wants (This Love)

Non a caso il titolo del film non richiama solo il nome del podcast condotto dalla protagonista ma anche il fatto che nessuno sia favorevole al sentimento tra lei e Noah proprio a causa di congetture e pregiudizi. L’evoluzione del rapporto tra i protagonisti riesce perciò a portare sullo schermo una tematica – quella delle differenze religiose e culturali, sì già vista, ma trattata con una freschezza pungente. Un racconto in cui la società, con le sue idiosincrasie e i suoi pregiudizi, viene chiamata in causa con le sue miopie e convinzioni: a prescindere da quale sia il proprio credo e il proprio background di riferimento. In questo gioco di compromessi emerge la bellissima idea secondo cui l’amore è libertà ma anche un perfetto gioco di equilibri.

Con 10 episodi dalla lunghezza perfetta – meno di mezz’ora l’uno, Nobody Wants This si lascia guardare tutta d’un fiato lasciando agli spettatori quel bel senso d’appagamento tipico delle rom-com ben realizzate. Un misto di coccola e riflessioni che fa bene al cuore.

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