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Roberta Panetta
Peter Pan & Wendy, la parola al cast: una storia nuova e con più complicità
Tags: peter pan, peter pan & wendy, peter pan & wendy live action
Caro lettore, premessa obbligatoria per te che stai per leggere questo articolo: chi ti scrive non è un grande ammiratore di Peter Pan. Sia chiaro, qui non stiamo discutendo delle meraviglie animate create nel 1953 dai registi Hamilton Luske, Clyde Geronimi e Wilfred Jackson per Walt Disney, qui si analizza il protagonista. Perché mai dovremmo adorare un ragazzino insolente e immaturo che non vuole crescere e che va in giro a tagliare mani e le dà in pasto ai coccodrilli? 😉
Al netto di qualche antipatia personale, Le avventure di Peter Pan è tra i lungometraggi d’animazione più apprezzati della storia, e rivive oggi con una rivisitazione in chiave live-action per Disney+. Ed è il caso di Peter Pan & Wendy, in arrivo sulla piattaforma dal 28 aprile con una manciata di polvere fatata e qualche sorpresa (gradita) dal punto di vista narrativo.
Di nuovi spunti e del nuovo progetto ne abbiamo sentito parlare proprio dagli attori protagonisti e dal registi, incontrati in conferenza su Zoom qualche giorno fa.
A rompere il ghiaccio il regista dell’opera, David Lowery, che risponde alla domanda della moderatrice raccontando quanto sia stato ispirato dal romanzo originale e dal film d’animazione, oggi ormai “vecchio” di settant’anni.
“Inizialmente ho pensato di conoscere già la storia e che sarebbe stato difficile riprenderla in mano, poi, quando ho iniziato a lavorare sulla sceneggiatura, mi sono reso conto di quanto materiale ancora ci fosse e quanto ancora da scoprire. Con la storia di Peter Pan abbiamo una certa familiarità, sentiamo il dovere di onorarla in un certo senso, ma anche la sensazione di dover dare al pubblico un Peter Pan e una Wendy con nuove luci e sfumature.“
In riferimento al legale con il romanzo originale di J.M. Barrie, Lowery ha aggiunto: “Voglio dire, il titolo originale del libro di J. M. Barrie era Peter Pan & Wendy, e quindi quello è stato il punto di partenza. Wendy è, in molti modi, il circuito del pubblico, è lei che va sull’Isola che non c’è e noi andiamo con lei, volevamo davvero onorare ed esplorare quella prospettiva.”
Molto avrei da dire sul Capitan Uncino del sempre impeccabile Jude Law, qui personaggio glorioso e reinterpretato nella maniera più fedele possibile al libro di Barrie. Non una macchietta, ma un personaggio con un viaggio e una vita da raccontare. A tal proposito, l’attore ha dichiarato:
“Bene, mi è stata data una grande opportunità attraverso la sceneggiatura. David mi ha dato la possibilità di capirlo davvero e di scavare nel suo passato, e quindi capire cosa lo ha reso il cattivo . Per me era davvero importante che ci fosse qualcosa di autentico in lui. Non ha senso interpretare solo un cattivo, ci deve essere un fondo di verità. Come ha detto David, sono tornato all’Uncino del libro, e ciò che è straordinario del libro è proprio la capacitià di sintesi del suo autore. Hook, credo, è protagonista solo di in un paio di capitoli, ma la frase che usa per descriverlo è così specifica. Parla di lui come l’unico pirata di cui Long John Silver aveva paura, quindi sapevo che doveva essere spaventoso, davvero spaventoso, e fisicamente presente in un modo che non fosse una pantomima, era… era onesto e reale. E poi, inizi a guardare come deve essere vivere la tua vita con un Uncino, e cosa significa in realtà, su fai affidamento?”
Al centro di ingiustificate polemiche sul web, l’attrice Yara Shahidi è la nuova Trilli, la fata mignon sempre accanto a Peter Pan. Vera e propria sorpresa del film – che approfondiremo a dovere nella recensione -, la nuova Campanellino è stata per l’attrice una sfida:
“Interpretarla ha richiesta così tanta immaginazione che in realtà è stata una sfida piuttosto divertente. È stato un vero piacere vedere i bellissimi set che sono stati costruiti, degli spazi davvero coinvolgenti. E penso che ciò che è stato bello è stato il contatto e il lavoro con David (regista n.d.r.) durante l’intero processo, dall’inizio alla fine. Non ho mai interagito con gli attori, ma vedere poi in cosa venivo aggiunta è stato incredibile, uno spasso direi.“
Figlia d’arte, Wendy ha il volto di Ever Anderson. Giovanissima – ha appena 16 anni – e sta già muovendo i primi passi nel mondo del cinema e della moda. Se guardandola in volto percepire una certa somiglianza, è perché vi ricorda sua madre, Milla Jovovich.
Ma com’è la sua Wendy? Lo dice la Anderson in persona:
“Fin dall’inizio, dalle fasi di casting all’invio della sceneggiatura, ho percepito questa nuova Wendy. Ha questo grande senso dell’avventura e non è facile per lei essere donna o diventarlo in quell’epoca, cioè negli anni in cui si svolgono i fatti. Siamo nei primi del Novecento e non deve essere stato semplice per lei pensare di dover diventare grande, studiare, andare a scuola e prepararsi per la vita che era già stata preparata per lei prima che fosse davvero pronta per questo. Quello che amavo di Wendy era che, nonostante tutte queste sfide che ha dovuto affrontare, era ancora così fedele a se stessa e così ha continuato a sognare, e ha continuato a seguire ciò che amava.”
Alexander Molony è invece il nuovo Peter Pan di Disney+ in Peter Pan & Wendy. Vivace, dispettoso e insolente come tutti ci aspettiamo, è una versione meno colorata e più malinconica:
“Voglio dire, in primo luogo, è stato un grande onore interpretare questo personaggio che le persone conoscono e amano da così tanti anni, ma penso di essere davvero entrato nel mio personaggio portandolo anche fuori dal set con la quantità di divertimento che abbiamo avuto sul set, tutti gli scherzi, tutti i combattimenti in acqua che abbiamo fatto! È stata semplicemente un’esperienza straordinaria e penso che mi abbia davvero aiutato come attore o aspirante tale. Interpretare Peter Pan è una grande responsabilità”.
Peter Pan & Wendy vi aspetta su Disney+ dal 28 aprile. Lo vedrete?