Recensioni
Privacy: recensione della serie Tv spagnola su Netflix
My Red Carpet

Privacy: recensione della serie Tv spagnola su Netflix

Tags: netflix, Recensione, serie tv
Privacy: recensione della serie Tv spagnola su Netflix
Recensioni
My Red Carpet

Privacy: recensione della serie Tv spagnola su Netflix

Tags: netflix, Recensione, serie tv

Sinossi ufficiale di Privacy:

La diffusione del video erotico di una promettente politica diventa il catalizzatore della storia di quattro donne alle prese con la sottile linea che divide la vita pubblica e privata. Quali sono i confini della nostra intimit?? Che cosa succede alle nostre vite quando un evento privato si trasforma in un argomento di pubblica discussione?

Recensione di Privacy:

Vita pubblica e vita privata, o pi? nello specifico immagine che scegliamo di mostrare in pubblico e quella invece che preferiamo lasciare privata, ? il sottile filo narrativo che sorregge Privacy, la nuova serie spagnola recentemente disponibile su Netflix e con protagonista Itziar Itu?o, attrice conosciuta al grande pubblico per il suo ruolo ricorrente de l’ispettore Raquel Murillo ne La Casa di Carta. Un intreccio di quattro vite femminili legate dal fragile equilibrio che comporta la salvaguardia della propria intimit?, la parte cio? che tentiamo di preservare in ambito lavorativo e extra famigliare una volta varcata la soglia della porta di casa.

In particolare la serie creata da Ver?nica Fern?ndez e Laura Sarmiento Pallar?s si concentra sulle ripercussioni professionali e sentimentali di due vittime di revenge porn: una quarantenne candidata a sindaco di Bilbao, la cui ascesa in politica viene minata da un filmato che la ritrae su una spiaggia in atteggiamenti inequivocabili in compagnia di un giovane uomo che non ? suo marito, e da un?operaia morta suicida dopo che alcune sue immagini e video espliciti ripresi in un priv? iniziano a circolate fra i colleghi di fabbrica, portando cos? la sorella a risalire con coraggio e perseveranza ai primi responsabili.

Parlarne, si ma come…

Il percorso che sceglie di intraprendere Privacy ? di scottante attualit? e di conseguenza piuttosto insidioso: solo di recente in Italia il reato di diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti viene considerato punibile a tutti gli effetti, ma ancora adesso, nonostante la plausibilit? penale si fa ancora fatica a svincolare l?argomento o dalla pudicizia o dal pruriginoso, accorgendosi solo in parte della gravit? di qualcosa che sembra un vile scherzo tuttavia superabile senza che la protagonista in questione si offenda troppo, e soprattutto a non ricadere, con facilit? sconcertante, nell?altrettanto problematica fenomenologia del victim blaming.

Un discorso social-culturale che non ci compete affrontare in questa sede, e per questo decisamente complesso da restituire in forma audiovisiva nella ricchezza delle sue sfaccettature, che qui, nella serie spagnola, vengono rese solo in superficie. Scegliendo infatti di ambientare gran parte della vicenda nel dietro le quinte elettorali della politica nazionale, Privacy svia il focus mandando in aria l?intenzione di fondo di quello che sarebbe dovuto essere il binario principale, ovvero gli strascichi psicologici ed etici che vanno inevitabilmente a ledere l?autostima e la dignit? di una donna (o un uomo in egual misura) dopo che la propria vita sessuale viene data in pasto a conosciuti, sconosciuti e haters da tastiera.

Privacy: se il revenge porn si riduce a giallo

Il rintracciare investigativo della serie Netflix sul chi, perch? e come quei filmati siano stati diffusi, seguendo come fosse una caccia all?uomo le possibili identit? del malfattore, non rende giustizia a una questione di cui bisogna parlare eccome; di un fatto che da privato diventa con un click pubblico, e da pubblico, perch? forse siamo tutti complici, bisogna provare a risolvere. Privacy all?opposto, lo svilisce nel risvolto da giallo/thriller politico, negli intrighi dei corridoi di potere, dei media e dei giornali condito dai soliti toni ultra drammatici da soap che assottigliano il potenziale di cassa di risonanza che invece avrebbe potuto avere una serie cos? anonima e fiacca, accompagnata da uno scabroso voiceover in seconda persona di Ver?nica Echeguiche, la Ane morta suicida, davvero inspiegabile e totalmente futile ai fini della credibilit? del racconto.

Occasione mancata, perch? lavori nati sul medesimo tema come l?Orso d?oro a Berlino 2021 Bad Luck Banging or Loony Porn, la serie-remake per ragazzi Nudes e?quella sul famigerato sex tape di Pamela Anderson Pam & Tommy, avevano con successo estrapolato dal mero contenuto intimo quello collettivo, cio? quello di capire insieme come il cellulare ad oggi sia a tutti gli effetti scrigno dei nostri segreti dunque potenziale arma distruttiva, il cui bersaglio ? comunemente la reputazione del femminile senza escludere quella maschile. Lavori praticamente utili oltre ai (con)fini dell’intrattenimento, perch? votati a specchio di una societ? 3.0, quella in cui viviamo, che si sente in dovere di giudicare, di guardare, di infrangere il muro mai cos? frangibile in epoca social e smartphone fra ‘ il mio’ e ‘di tutti’.

Articoli recenti

Grotesquerie, ecco il trailer della nuova serie tra horror e thriller creata dal prolifico Ryan Murphy per FX. In Italia su Disney+.
News
Alessio Zuccari
Grotesquerie: il trailer della nuova serie di Ryan Murphy
VIEW Conference torna a Torino dal 14 al 19 ottobre per la 25° edizione
News
Alessio Zuccari
VIEW Conference torna a Torino dal 14 al 19 ottobre per la 25° edizione
ELENA.E.GIULIA.SELLA_FLYMETOTHEMOON
News
My Red Carpet
SPACE DREAMERS: 3 nuove installazioni a Milano per sognare
Il buco 2: recensione del film di Galder Gaztelu-Urrutia su Netflix
Top News
Alessio Zuccari
Il buco - Capitolo 2: recensione del film di Galder Gaztelu-Urrutia su Netflix
STAY CONNECTED