Abbiamo incontrato in conferenza stampa il regista e i principali interpreti del film TV presto in onda sulla Rai.

“La mia famiglia ha un rapporto molto profondo con Eduardo De Filippo. Lui e mio padre Vittorio erano vicini di casa in campagna”. A esordire con questo aneddoto è Alessandro Gassmann, celebre attore che stavolta troviamo però dall’altra parte della macchina da presa. Gassmann è infatti in regia di Questi Fantasmi!, il film TV tratto dall’omonima opera del commediografo partenopeo che andrà in onda in prima serata su Rai 1 il 30 dicembre.

“Da Napoli io mi sono sentito adottato” continua il regista. “E il legame con questa commedia è stretto anche perché sempre mio padre la interpretò nel 1970, al fianco di Sophia Loren. Quella rappresentazione si distanziava molto dall’originale. Mentre il nostro film è molto fedele al testo di partenza”. Questi Fantasmi!, la cui sceneggiatura è scritta da Massimo Gaudioso e Filippo Gili, racconta infatti di una coppia di coniugi, Pasquale (Massimiliano Gallo) e Maria (Anna Foglietta), di recente trasferitisi in un nuovo appartamento. L’accordo è singolare: possono abitarvi a titoli gratuito, ma devono sfatare le dicerie sulla presenza di spiriti nella casa. Ma i fantasmi sono forse solo quelli tra i due sposi, ai quali ben presto si mescola una terza figura, quella dell’amante di Maria (Alessio Lapice).

I due interpreti principali del film

“Io sono per metà napoletana e lo rivendico in maniera definitiva con grande orgoglio” afferma Foglietta, che interpreta il ruolo di Maria. “Una donna sopraffatta, vinta dalla miseria iniziale, stretta e costretta da questo uomo che la tiene in un limbo. Un personaggio molto contemporaneo nel modo in cui si riflette attraverso il travaglio, nella maniera in cui si autorizza attraverso il dolore. Bello vederla pensare e stare dentro questo suo flusso di pensiero”. Poi aggiunge: “Una donna persino più coraggiosa rispetto al testo di Eduardo. Più agente e meno agita”.

Nei panni del marito Pasquale c’è invece Gallo. “Sono orgoglioso di prendere parte al terzo di questi sei adattamenti delle opere di Eduardo che sta portando avanti la Rai” riconosce l’interprete. “Eduardo si è sempre divertito a giocare sulla doppiezza dei suoi personaggio. Io il mio l’ho pensato senza preconcetti o pregiudizi. Credo ci sia in lui tanto di non detto, tanta poesia quieta tra i protagonisti, tanto amore non dichiarato. E questo ci ha permesso di avere portare molta emozione in scena”. Gallo quindi racconta di aver “conosciuto Gassmann prima come regista teatrale. Protegge e mette a proprio agio i suoi attori. E soprattutto è molto onesto intellettualmente: quando c’è da piangere si piange, quando c’è da fare commedia si fa commedia. Un regista popolare nel senso migliore del termine“.

Viene poi a questo punto lecito domandarglielo: ma Gassmann si vede di più come attore o regista? “Questo è il mio primo film dove non recito per niente” spiega l’autore. “Sono due mestieri diversi, due fatiche diverse e due responsabilità diverse. Sento però di essere più portato per la regia. E sui miei set un attore non subirà mai quello che so un attore non vorrebbe subire mai. Perché quello dell’attore è un mestiere che si fa in un momento di grande sensibilità e fragilità”.