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Sulle nuvole, recensione: l'amore e il cinema secondo Tommaso Paradiso

Tags: Sulle nuvole, Thegiornalisti, tommaso paradiso
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Sulle nuvole, recensione: l'amore e il cinema secondo Tommaso Paradiso

Tags: Sulle nuvole, Thegiornalisti, tommaso paradiso

Sinossi ufficiale di Sulle nuvole:?

Nic Vega (Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d?amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione ? Nic decide di tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo cos? nella sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l?amore e la passione di una volta?

Recensione Sulle nuvole:

? il 2017, ? estate e pur non volendo hai nelle orecchie la canzone Riccione del gruppo dei Thegiornalisti. Il ritornello viene cantato, preso in giro, urlato e nel 2020 diventa anche il titolo di un teen movie diretto dal duo esordiente Younuts! che si riscalda proprio sulle rive della costiera romagnola. ? il tormentone delle radio, delle serate in spiaggia, dei caldi pomeriggi a mangiare un gelato mentre l?eco della hit italiana si consuma e ci consuma facendo girare di bocca in bocca il nome della band musicale. Quei Thegiornalisti il cui successo ? stato riconosciuto e nazionale, soddisfacente per il gruppo pur se meritato o meno per gli ascoltatori. Canzoni leggere spesso da didascalie su Instagram a rappresentare il portato giovanile della band, che il frontman Tommaso Paradiso decide di lasciare nel 2019.

Sia nella scelta di utilizzare la colonna sonora dei Thegiornalisti per il film di Netflix Sotto il sole di Riccione, sia facendo un veloce prospetto sui gusti e il range demografico degli estimatori dell?ensemble musicale, risulta difficile credere nella sicurezza del Paradiso cantante di voler realizzare un film maturo che racchiuda in s? una narrazione sull?amore e sulla ricerca dell?ispirazione. Sembra infruttuosa l?idea del suo debutto Sulle nuvole di prendere due personaggi sulla quarantina che hanno gi? intrapreso una loro vita e si ritrovano dopo anni dalla loro relazione, quella in cui lei era concentrata sullo stare accanto ad un lui che si ? lasciato invece sopraffare dalla gloria e dalle sue stesse ansie. Una storia d?amore, ma in cui ? un trascorso quello che rivive tra i protagonisti, mettendo da una parte la questione umana e sentimentale dell?incontro delle anime e, dall?altra, la ricerca di una riappacificazione con un?arte come la musica che tanto sa dare come altrettanto tende a sottrarti.

Cosa aspettarsi da Tommaso Paradiso?

Sono dunque produttivamente sbagliate le premesse di un film che vede il ritorno sotto i riflettori di quel Tommaso Paradiso con un?opera in ritardo sui tempi, che non richiama l?attenzione n? per un protagonista della scena musicale il cui interesse ? oramai sfumato, n? per un racconto che il cantante non ha avuto ben chiaro commercialmente verso chi indirizzare. Se si prova, infatti, ad immaginare una pellicola realizzata dal musicista ? ad un pubblico di giovani che si crede proposta l?opera, bacino da cui l?uomo non ha cercato minimamente di trarre, forse pensando che la sua urgenza di raccontare questa storia fosse troppo impellente al posto di poterla immaginare sotto dei termini effettivamente vendibili ad un pubblico pi? adeguato.

Un film che, escludendo momentaneamente la sua fattura, non ha perci? chiaro uno spettatore di riferimento credendo di poter essere o universalmente intrigante o appassionante per un pubblico di et? anagrafica avvicinabile a quella dei protagonisti. Non impossibile, ma altamente improbabile. L?interpellare degli spettatori che probabilmente non si riscontrano in quelli che erano musicalmente i fan del cantate e che al momento dell?uscita del suo film potrebbero trovarsi distanti e intoccati dalla visione di Sulle nuvole. Idea molto meno centrata di quella investita proprio da Netflix, che nella sua personale riproposta di un Sapore di mare contemporaneo riusciva ad integrare bene i brani del gruppo nel tessuto narrativo e soprattutto umorale del racconto.

Il cinema non si fa Sulle nuvole

Il non aver inquadrato a dovere l?obiettivo nella fruizione del proprio debutto cinematografico non viene comunque sanato dalla stesura di una pellicola che ben poco ha da poter riscattarsi grazie alla propria storia o alla messinscena complessiva della narrazione. Escludendo le interpretazioni degli attori Marco Cocci e Barbara Ronchi, il film tratteggia i loro due personaggi e il coinvolgimento emotivo che li riguarda con una superficialit? tale di chi crede che basti riprodurre il film creato nella propria testa per poter arrivare direttamente al cinema. Avere uno spunto, neanche poi cos? originale, da presentare pensando che il proprio desiderio di approdare sul grande schermo sia pi? forte dell?effettiva capacit? di realizzare un prodotto cinematografico, che ha bens? bisogno di un?accortezza e un?ossequiosit? tali che non vengono dimostrate dalla realizzazione di Sulle nuvole.

Un lavoro a cui Luca Infascelli e Chiara Barzini hanno collaborato alla sceneggiatura, ma che troppo sembra avvicinabile alla fantasia di un musicista che proietta una sua possibile vita oltre la camera – non ? certo un caso che a pi? riprese Cocci sembri la copia volutamente richiamante l?ex frontman dei Thegiornalisti – pur non sapendo minimamente cosa fare. Perch? un brutto ritornello si pu? anche trasformare facilmente in un motivetto, ma un brutto film rimane cos?, semplicemente com??.

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