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Summertime 2: stessa spiaggia
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Summertime 2: stessa spiaggia, stesso mare per la serie teen Netflix

Tags: netflix, summertime, summertime 2
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Summertime 2: stessa spiaggia, stesso mare per la serie teen Netflix

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Summertime 2 dimostra di aver fatto tesoro delle critiche alla prima stagione, ma la serie ha ancora bisogno di maturare

?Questa estate non cambiare, stessa spiaggia stesso mare?? faceva una nota canzonetta. Summertime l?ha pesa alla lettera. Tornando sulla costa riminese, dove gli amori bruciano sulle coste dell?Adriatico, la serie teen italiana non solo riposiziona ombrellone e lettino nello stesso lido dell?anno precedente, ma ripristina le medesime dinamiche tra chi ? andato componendo la sua storia. Non tutti i personaggi rivivono pedissequamente gli stessi passi della prima stagione, ma la sensazione che il suo ritorno suscita ? di aver capito ancora ben poco sulle relazioni umane e aver invece compreso di pi? come migliorarsi sotto il punto di vista interpretativo.

Agendo infatti come molti prodotti che in fase di scrittura si rendono conto di non aver molto di nuovo da offrire n? ai loro protagonisti, n? agli spettatori, Summertime ripete meccanismi narrativi che vanificano quasi i presunti progressi fatti intraprendere ai suoi personaggi. Una strada, quella che li ha condotti fino alla nuova estate, che viene totalmente annullata con tutto il suo accrescimento e gli inutili insegnamenti. Soprattutto per ci? che riguarda la relazione dei protagonisti Summer (Coco Rebecca Edogamhe) e Ale (Ludovico Tersigni), di ritorno ad un punto di partenza che non permette in alcun modo un percorso di approfondimento n? di sviluppo per i due ragazzi.

L’estate insieme alla comitiva

Un inceppamento in cui rimangono incastrati anche i loro amici e in cui a risentirne ? ancora una volta l?Edoardo di Giovanni Maini con una storyline che, seppur sembra raggiungere un proprio punto di arrivo alla fine della stagione, non mostra di essere poi tanto cambiata rispetto a quando abbiamo conosciuto il personaggio. Una mancanza di avanzamento delle interiorit? che inficia sui protagonisti, anche se pu? essere quasi specchio delle inquietudini e delle incertezze che sopraggiungono con il cambio d?et?.?

Seppur priva di una narrativa appassionante, con un tratto toppo leggero per i racconti personali e interpersonali dei giovani, assistere a Summertime lascia comunque il sentore di star a sentire la confidenza della tua migliore amica sulla storia tormentata che ha col ragazzo che le piace. ? come vivere le fortune e sfortune amorose degli appartenenti alla tua comitiva. Una maniera di assorbire trasversalmente situazioni che abbiamo vissuto tutti e riviverle come si faceva nelle notti d?estate, quando si credeva che una serata sulla spiaggia potesse durare per sempre.?

In questo la serie trova infatti un proprio modo espressivo, non particolarmente accattivante o in grado di racimolare un interesse assoluto o costante, ma che proprio come l?ennesima sciocchezza che un amico ti viene a confessare ti ritrovi l? pronto ad ascoltarla. Un prestare attenzione forse lievemente passivo, mai veramente coinvolto nella storia, di cui si riconoscono gioie ed errori, soprattutto in quell?ottica adolescenziale che ha bisogno per? di essere maggiormente indagata.

Cosa migliora con Summertime 2

Mentre Summertime mostra la necessit? di investire ancora pi? affondo negli intrecci e nell?originalit? del proprio racconto, un miglioramento all?interno della serie ? comunque quanto mai evidente per questa sua seconda stagione. Andando a perdere quell?estetica spinta che l?aveva in precedenza caratterizzato, concentrandosi con pi? attenzione non solamente sulla composizione e la cromatura delle immagini, ma su coloro che ne sono centro, il prodotto Netflix ha investito nei suoi attori e ha deciso di prendere nota delle critiche pi? aspre che la serie aveva inizialmente richiamato. Quello che nel 2020, infatti, era solamente un borbottare, una dizione assente e un atteggiamento finto e pretenzioso nei suoi interpreti, con l?arrivo della seconda stagione diventa una forma pi? autentica e credibile di recitazione.

Chiudendosi con la probabilit? di una terza stagione, a Summertime le si riconoscono i ritocchi che ? riuscita ad apportare e le si lascia l?augurio di poter potenziarsi ancora con il suo proseguimento. Un?inconsistenza degli eventi che possa trovare delle emozioni e delle minuzie in pi? con cui forgiare le personalit? dei suoi personaggi e, soprattutto, delle ragioni ben esplorate che li portino ad agire. Quello che le serve ? un?altra estate in cui crescere. Ed ? questo che si auspica alla serie Netflix.

Non avete mai visto Summertime?

Ecco la recensione della prima stagione

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