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Federica Marcucci
The Beach Boys: i registi e musicisti parlano del documentario
Tags: The Beach Boys
Gli anni Sessanta, la California e un sound destinato a restare iconico. The Beach Boys, documentario diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, celebra e ripercorre la storia della leggendaria band che rivoluzionato la musica pop di un’epoca contribuendo a far nascere l’idea del sogno californiano che ancora oggi ci affascina così tanto.
Il documentario, disponibile in streaming su Disney+, include filmati inediti e interviste mai viste prima che vedono protagonisti proprio i Beach Boys: Brian Wilson, Mike Love, Al Jardine, David Marks, Bruce Johnston oltre a tante altre personalità del mondo della musica, tra cui Lindsey Buckingham, Janelle Monáe, Ryan Tedder e Don Was.
“Sono cresciuto a Newport Beach, a sud di Hawthorne dove sono cresciuti i Beach Boys ed ero appassionato di surf e surf music”, ha raccontato il regista Frank Marshall il quale ha poi aggiunto “a quell’epoca però la surf music era perlopiù strumentale, i Beach Boys sono stati i primi ad aggiungere le parole alla musica”.
Un’esperienza diversa quella di Thom Zinny il quale sottolinea comunque il grande attaccamento nei confronti della musica dei Beach Boys. “Adoravo questa musica e crescendo nella East Coast ho avuto un’altra percezione di tutto questo. Ma è grazie al team e grazie al tempo che abbiamo speso ad approfondire tutto posso dire che è stata una magnifica esperienza e che, in molti modi, ho realizzato un sogno.”
Mike Love e Al Jardine, due dei Beach Boys presenti in conferenza stampa, hanno sottolineato quanto sia stato bello per loro poter raccontare la propria storia condividendo la propria carriera con fan vecchi e nuovi. Qualcosa che li fa sentire molto fortunati. “È quasi un miracolo che a 60 anni dal nostro debutto cantiamo ancora le stesse canzoni riscuotendo questo tipo di riscontro. Siamo felici e non possiamo che esserne grati”, afferma Mike Love il quale conclude “È una vera benedizione aver avuto l’opportunità di vedere realizzato un documentario su di noi”. Tra ricordi, riflessioni e aneddoti – come il fatto che ogni canzone fosse già pronto nella testa di Brian Wilson ancor prima di entrare in sala d’incisione, Al Jardine afferma “È bello avere questi ricordi. Per me sono ricordi meravigliosi”.