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Martina Barone

Titanic: guida al perché andare al cinema a (ri)vedere il film di James Cameron

Tags: james cameron, leonardo dicaprio, titanic
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Titanic: guida al perché andare al cinema a (ri)vedere il film di James Cameron

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Dal 9 febbraio festeggiate i venticinque anni di Titanic nel luogo speciale per cui è stato pensato: la sala cinematografica

Titanic torna in sala dal 9 febbraio e io andrò a vederlo al cinema. Nel 1998 non ho potuto, avevo solo un anno, però mia madre se lo ricorda quel giorno che mi ha lasciata da nonna Paola per andare a vederlo con mio padre. Un bel coraggio visto che non è proprio una spettatrice da tre ore e passa di film, anche se devo ammetterlo, ha un’anima da cinefila in continua evoluzione, in fondo negli ultimi anni è diventata una grande fan di Parasite. Ma ora stiamo tergiversando. Torniamo a Jack e Rose.

Stavo dicendo, andrò al cinema a vederli distendere le braccia a prua e urlare contro l’oceano che sono i re del mondo. Perché lo sono sul serio. Dell’universo cinematografico sicuro. Per questo, dopo l’invito lanciato dallo stesso James Cameron che ha addirittura perfezionato il suo film e lo rilancia in versione 3D, vi lascio una guida con i motivi per cui dovreste farlo anche voi. Salire di nuovo a bordo. Perché se saltiamo noi, vorremo che vi fidaste di noi e saltaste anche voi.

1) Perché andare a vedere Titanic al cinema

Perché altrimenti ve ne pentireste. Posso confermalo in prima persona. Il ritorno di Titanic nelle sale cinematografiche non è infatti un evento più unico che raro, visto che solamente cinque anni fa in occasione del ventesimo anno di uscita dal film la nave di James Cameron è nuovamente approdata nei cinema. E cinque anni fa non sono andata a vederlo. È stata una mia svista, una stupida mancanza, me ne pento tutt’ora e ho deciso di rimediare.

È per questo che aspettavo trepidante il venticinquesimo anniversario, per non perdere di nuovo la possibilità di gustarmi sul grande schermo uno dei titoli che ha segnato indelebilmente l’immaginario mondiale. Che racchiude in sé quell’anima da kolossal che proprio gli anni Duemila ci hanno tolto, offrendoci senz’altro altri eccellenti blockbuster (sempre grazie a Cameron, tra l’altro, pensando a Avatar) e saghe supereroistiche. E se pensate che non sarà così, che potrete superare anche questo passaggio della nave dei sogni senza pentirvene, in fondo sapete che state mentendo a voi stessi. E che l’unica soluzione per non farlo è di comprare il biglietto per il cinema.

2) La storia d’amore più grande mai stata scritta

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Credits: 20th Century Studios

Ce ne sono di altre, ce ne sono forse anche di più belle. Ma la storia d’amore tra Rose e Jack ha in sé un significato tutto legato alla visione più ampia del sentimento, quello che ti libera rendendoti la persona che desideri. Rose DeWitt Bukater perderà infatti alla fine il proprio cognome (Spoiler! No, direi di no, sono passati venticinque anni, per l’appunto) per assumere quello di “Dawson”, del suo innamorato. Non per unirsi a lui in maniera assoggettate, per privarsi della propria auto-determinazione, ma per riconfermarla.

Abbandonando il cognome di famiglia, Rose troverà la propria via che la distanzia dalle sovrastrutture sociali che le imponevano una strada già scritta e programmata. Essere una moglie, diventare una madre, dimenticare se stessa e dedicarsi a una vita casalinga. In cui non deve agire, pensare, provare nulla se non la riverenza verso il proprio marito. Un costrutto contro cui la protagonista si ribellerà nella maniera più potente che esiste: amando. 

3) L’ascesa di Leonardo DiCaprio

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Credits: 20th Century Studios

Leonardo DiCaprio è quello che è: un divo. Ma ai tempi anche lui è stato semplicemente un attore che inseguiva un sogno. Quello che ha trovato proprio grazie a Titanic. Film che inizialmente non voleva neanche accettare, ma che ne ha solo evidenziato ancora di più quel talento che era già palese, aveva solamente bisogno di un riflettore più grande. E quale palcoscenico migliore se non un’intera imbarcazione, una terza classe riempita dal suo magnetismo, un “upper class” scandalizzata dal suo fascino.

Vedere un giovane Leo sul grande schermo, all’inizio della sua scalata hollywoodiana, vuol dire entrare a far parte della leggenda. Farlo sicuramente qualche anni dopo, quando ormai è diventato già grande. Ma emozionandosi nel sapere che, in quel preciso momento con Titanic, si sta assistendo alla nascita di una stella. 

4) Vedere Titanic senza interruzioni

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Credits: 20th Century Studios

Con questo punto della guida andiamo sul pratico. Tantissime persone, dal 1997 in poi, hanno potuto assistere alla visione di Titanic in versione videocassetta. Sono poi arrivati i dvd. Ma sfido chiunque a non ricordare, almeno una volta, quel momento in cui ha beccato su Canale 5 la messa in onda del film di James Cameron. Prima la televisione era più tollerante (e così i suoi spettatori), fin quando la rete ha capito che buttando in mezzo le dovute pubblicità avrebbe potuto allungare il brodo in modo tale da poter suddividere la visione di Titanic in due serate, rendendo più o meno la sua divisione un doppio appuntamento fisso all’interno dello stesso anno.

Recarsi perciò al cinema è la possibilità per potersi godere effettivamente la pellicola così come è stata pensata originariamente, facendosi coinvolgere dalle tre e più ore non perché ogni cinque secondi qualche nuovo sponsor arriva a interromperci con la sua pubblicità sui detersivi o i medicinali giusti da comprare. Un portarci anche a riappacificarsi un po’ con la questione dei film considerati troppo lunghi e i disagi che può creare la loro durata, dilemma per gli spettatori riapertosi recentemente proprio per e con Babylon. Ma in tal caso, la risposta è una sola: se la pellicola merita può durare tutte le ore che vuole.

5) La strabiliante tecnica di Titanic

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Credits: 20th Century Studios

Può sembrare una facezia di fronte a una prodezza simile, ma vedere un film come Titanic sul piccolo schermo non permette di mettere bene a fuoco l’intero apparato tecnico e digitale che ha contribuito allo sviluppo di un’industria come quella cinematografica, che solo pochi anni dopo avrebbe rivoluzionato il suo mondo con l’arrivo di un’opera come Matrix. In fondo lo ha ammesso anche James Cameron, l’intenzione di realizzare una pellicola come Titanic era di portare avanti uno sguardo di evoluzione effettistica che il regista e sceneggiatore aveva già sperimentato con The Abyss (1989) e approfondito con Terminator 2 (1991), ma che voleva scoprire fin dove poteva spingersi.

Una collaborazione con la Light & Magic di George Lucas che ci ha concesso un’intera, lunghissima sequenza tragica, anche nella sua strabiliante bellezza. Uno scontro con un iceberg le cui conseguenze sono lunghe e prolungate, strazianti, ma di cui oltre a coglierne l’umanità – ricordando che si tratta di un evento realmente avvenuto – c’è da ammirarne la fattura. Mestiere e emotività. Tutto nel buio di una sala.

6) Bonus Titanic: la scena della macchina

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Credits: 20th Century Studios

Quella mano che scende nella macchina invasa dal calore la ricordiamo tutti. Come l’aneddoto che fosse quella di James Cameron, giusto?

7) Bonus Titanic 2: My Heart Will Go On

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Credits: 20th Century Studios

La soddisfazione di poter cantare a squarciagola la My Heart Will Go On di Céline Dion. Il vostro vicino ve ne sarà grato. 

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