2019
Una Giusta Causa
My Red Carpet

Una Giusta Causa, la recensione del film con Felicity Jones e Armie Hammer

Tags: armie hammer, felicity jones, una giusta causa, una giusta causa recensione
Una Giusta Causa
2019
My Red Carpet

Una Giusta Causa, la recensione del film con Felicity Jones e Armie Hammer

Tags: armie hammer, felicity jones, una giusta causa, una giusta causa recensione

Una Giusta Causa, in sala dal 28 marzo grazie a Videa Distribuzione, ? il nuovo film di Mimi Leder con Felicity Jones, Armie Hammer e Kathy Bates.

Questa la sinossi ufficiale:

Ruth Bader Ginsburg ? una delle nove donne ad entrare, nel 1956, al corso di Legge dell?Universit? di Harvard e che, nonostante il suo talento, fu rifiutata da tutti gli studi legali in quanto donna. Sostenuta dall?amore del marito Martin Ginsburg e dall?avvocato progressista Dorothy Kenyon, accetta un controverso caso di discriminazione di genere. Contro il parere di tutti, Ruth vinse il processo, determinando un epocale precedente nella storia degli Stati Uniti sul fronte della parit? dei diritti.?

?L?uguaglianza. ? un concetto bellissimo. Base degli Stati pi? forti, presente in motti, trattati e scritti che hanno fatto la storia, nell?epoca moderna che si ? tanto esaltata e in quella contemporanea che viviamo manca ancora in uno degli aspetti fondamentali che influenza e amministra la nostra vita: quello legislativo.?

Nonostante le grandi scritte seriali presenti nelle aule, ?La Legge ? Uguale per Tutti?, non ? stato e non ? ancora effettivamente cos?.?

Minoranze etniche e di genere sono quotidianamente colpevoli dell?essere nati con un colore di pelle piuttosto di un altro, con una preferenza sessuale al posto di quella pi? convenzionale. Al loro fianco vi ? per? un gruppo molto pi? esteso, anch?esso con caratteristiche e aspetto che non hanno potuto scegliere: le donne.?

Madri, figlie, sorelle, moglie e nipoti discriminate nel tempo, per diritti, doveri e possibilit?. In un epoca dove questi trattamenti cos? diversificati sono finalmente tornati a esser discussi e si spera annullati (non c?? bisogno su queste pagine di spiegare cos??, perch? ? nata e quali sono gli obiettivi del movimento ?Me Too?), a Felicity Jones ? stato dato il compito di portare sul grande schermo una delle donne che ha dato il via, proprio in America, a una lotta che demolisse mattone dopo mattone, legge dopo legge, tutto ci? che agli uomini era permesso di fare solo perch? tali, e non per competenze.?

Ruth Bader Ginsburg ? una combattete, una donna che non ha paura di essere tra le prime a frequentare Harvard, di insegnare corsi di ?Discriminazione Sessuale? o di inserirsi in conversazioni maschili quando l?etichetta non lo consiglierebbe. Il volto della Jones, per interpretarla, si trasforma. Le sopracciglia si affinano, il mento diventa pi? sfuggente e i denti sono leggermente meno perfetti. Si indurisce, anno dopo anno, lotta dopo lotta, diventando da donna sicura e divertente, madre rigida e avvocato insicuro.?

Al suo fianco, a stemperarla, c?? una spalla essenziale per lo svolgimento di questa storia (che vi ricordiamo esser tratta da una storia vera): Armie Hammer. Pronto, dopo un ruolo criptico come quello avuto in Chiamami Col Tuo Nome, a interpretare una figura pi? chiara e meno complessa, ? fondamentale per stemperare le atmosfere, soprattutto nella seconda parte del film, quando lo scontra contro un sistema sbagliato diventer? sempre pi? forte. Ma oltre ai nomi di Justin Theroux e Sam Waterston, ? doveroso oltre che obbligatorio visto il ruolo ricorretto citare Kathy Bates, con qualche scena da pochi minuti ? in grado di rubare l?attenzione di tutti da tutto. Persino dalla protagonista.?

La musica classica si amalgama alle ambientazioni, che cambiano come passa il tempo, affiancando la tranquillit? delle luci soffuso e dei colori caldi della quotidianit? familiare allo stile freddo e rapido e delle scene urbane. L?apice viene raggiunto all?inizio e alla fine del film, quando proprio come se un cerchio trovasse il suo completamento le note eleganti si uniscono a quelle ritmate della marcia che se nel 1956 aveva fatto entrare Ruth Bader Ginsburg, circondata da uomini in completo e brillantina alla Harvard, nel 1970 la vedono uscire trionfante da un tribunale, abbracciata alla sua famiglia e fiera di aver iniziato un cambiamento che noi (e forse anche la stessa Hollywood con questo film) si auguri non termini prima di aver raggiunto una condizione di uguaglianza. Uomini, donne, tutti.?

Photo Credits: Videa

Articoli recenti

Amy Winehouse
Film
Federica Marcucci
Amy Winehouse, chi era davvero e perché ci manca così tanto
Perfect Blue di Satoshi Kon torna al cinema in 4K
Top News
Alessio Zuccari
Perfect Blue di Satoshi Kon torna al cinema in 4K
best-movie-comics-and-games-2024
News
Alice Gigli
Best Movie Comics and Games 2024: gli ospiti della terza edizione
dune-parte-due
News
Alice Gigli
Dune - Parte Due: disponibile sulle principali piattaforme digitali
STAY CONNECTED