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Venezia 78: Timothèe Chalamet e Zendaya arrivano al Lido per Dune

Tags: denis villeneuve, dune, mostra del cinema di venezia, Timothèe Chalamet, venezia 78, warner bros pictures, zendaya
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Venezia 78: Timothèe Chalamet e Zendaya arrivano al Lido per Dune

Tags: denis villeneuve, dune, mostra del cinema di venezia, Timothèe Chalamet, venezia 78, warner bros pictures, zendaya

Ieri ? stata una giornata di fuoco alla Mostra del Cinema di Venezia per la presentazione del film in assoluto pi? atteso di questa edizione: Dune di Denis Villeneuve, il nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Frank Herbert.

Dune ? un romanzo fantascientifico che molti definirebbero la bibbia della fantascienza. Per questo motivo ha da sempre fatto gola al mondo cinematografico, lasciando per? una sorta di maledizione sulla sua strada. Chi si imbatte nel rimaneggiamento cinematografico non ha vita facile. Dopo due film e due serie tv che non hanno funzionato, il progetto arriva nelle mani di Denis Villeneuve, regista che ricordiamo per Arrival e Blade Runner 2049.

Ho scoperto il libro nella mia adolescenza, e ricordo di essere stato totalmente affascinato dalla sua poesia, da ci? che diceva sulla natura: il vero personaggio principale di Dune. All’epoca studiavo scienze, non sapevo se diventare un regista o un biologo, quindi il modo in cui Frank Herbert si avvicinava al tema dell’ecologia nel libro, per me era fresco, ricco, poetico. E nel mezzo di tutto ci? c’era un giovane che lottava con la sua identit?, che cercava di trovare il suo posto nel mondo, come stava capitando a me. Il modo in cui Paul scopre la sua identit? attraverso un’altra cultura ? stato, ai miei occhi, sorprendente.

Dune narra la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, che dovr? viaggiare verso il pianeta pi? pericoloso dell?universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Il personaggio di Paul ? centrale rispetto alla narrazione, quindi la fase di casting ? stata fondamentale per la buona riuscita del film. Villeneuve ha sempre avuto le idee chiare su chi avrebbe voluto coinvolgere.

La scelta di Timoth?e Chalamet ? stata chiara fin dall?inizio: non ho considerato altri artisti oltre a lui. ? un attore straordinario, incredibile. Per portare sulle spalle la portata di un film del genere ci vuole un attore molto forte, e inoltre Timoth?e ha diverse qualit?. Prima di tutto ? molto profondo, e i suoi occhi trasmettono questa sensazione. Poi, ? celebrale, ed avevamo bisogno di un attore che per tutto il film mostrasse dei dubbi, che re-immaginasse il mondo intorno a lui e abbracciasse una realt? diversa, adattandosi ad un nuovo scenario. Tutto ci? richiede molta intelligenza e capacit? di adattamento, ed ? quel che volevo vedere in Paul Atreides.

Dall?altro canto Chalamet si ? dimostrato entusiasta fin da subito. Il regista sostiene che non ? stato difficile convincerlo perch? ha subito apprezzato la sceneggiatura. Inoltre, il personaggio di Paul ? molto sfaccettato e gli avrebbe dato la possibilit? di mettersi alla prova con un ruolo profondo.

? stata una fantastica opportunit? interpretare un personaggio cos? perso e conflittuale, ma con tante responsabilit? fin da giovane. Ho pensato che fosse una specie di bella dicotomia e rara da vedere per un protagonista di un film. Paul non ? il comune protagonista romantico, e mi piaceva l’idea che fosse un personaggio con cui avrei potuto divertirmi.

Nel cast, oltre a star consolidate come Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Javier Bardem e Oscar Isaac, troviamo Zendaya, uno dei pi? sorprendenti talenti appartenente alla nuova generazione di attori. Nel film interpreta la ragazza che appare in sogno a Paul e che gli svela quale sar? il suo futuro.

Ho passato molto tempo a imparare i termini del vocabolario: alcuni sono ispirati a lingue reali, altri sono inventati, perch? non volevo mettermi nei guai con i fan pi? accaniti! Volevo anche davvero capire il retroscena di ciascuno dei personaggi, che sono tanti, e ognuno con storie approfondite e dettagliate che si intrecciano e si collegano. In particolare ho analizzato a fondo i Fremen, per capire il loro legame, la loro cultura e il loro modo di sopravvivere nel deserto.


E a proposito di deserto: l’avete notato l’omaggio al film sul red carpet? Zendaya ha scelto un abito color sabbia che ricorda tanto le scenografie della pellicola. Dune ? un lungometraggio colossale in grado di sorprendere per l?altissima qualit? degli elementi che lo compongono, dalla fotografia alla colonna sonora. A breve sar? online la nostra recensione!

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