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Laura Casagrande
Venezia 80 | Povere Creature: recensione del film di Yorgos Lanthimos
Tags: emma stone, poor things, povere creature, yorgos lanthimos
Era il 2018 quando alla Mostra del Cinema di Venezia veniva presentato La Favorita, film eccentrico che combina lo stile autoriale del suo regista greco con una struttura mainstream e un cast hollywoodiano. Sembrava quasi impossibile riuscire a fare di meglio, eppure Yorgos Lanthimos quest’anno è tornato al Lido e ci ha letteralmente lasciato senza parole. Il suo ultimo lungometraggio Povere Creature! è stato presentato oggi alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ecco la nostra recensione.
Povere Creature! racconta la storia di Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita da un brillante e poco ortodosso scienziato (Willem Dafoe). Affamata di conoscenza, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo) in una travolgente avventura totalmente libera dai pregiudizi.
Una storia che ricorda molto Frankenstein, il classico di Mary Shelley, ma che è in realtà l’adattamento dell’omonimo romanzo di Alasdair Grey, libro che parla di amore, scoperta e audacia scientifica.
Bella, interpretata magistralmente da Emma Stone, viene riportata in vita grazie a un trapianto di cervello del figlio che portava in grembo. La protagonista si trova quindi in una particolare condizione: ha il corpo e le esigenze di una donna, ma la mente di una bambina. Tutto ciò che le accade viene sperimentato per la prima volta e non è minimamente influenzato dal contesto sociale in cui vive.
Delle premesse che fanno diventare il personaggio di Bella una donna libera e capace di prendere decisioni per sé stessa indipendentemente dalle costrizioni sociali e dal potere che gli uomini vogliono avere su di lei.
La firma di Yorgos Lanthimos si riconosce dal primo secondo. Un bianco e nero che si fonda con il colore per esprimere la voglia di scoperta della protagonista, inquadrature fisheye e a grandangolo per dare quel tocco grottesco tipico del regista greco. In Povere Creature! Lanthimos ci riporta nel suo mondo e ci travolge con un’estetica a dir poco stravagante.
Quando Bella decide di uscire dalla sua gabbia sicura per intraprendere un viaggio alla scoperta di sé, il bianco e nero diventa colore e le città diventano regni della sua fantasia. Il lavoro su fotografia e scenografia diventa parte integrante del racconto: Lisbona, Parigi, Londra non sono solo luoghi del mondo, ma delle trasposizioni completamente sfasate dall’immaginazione della protagonista.
Anche la colonna sonora viene utilizzata per amplificare le emozioni dei personaggi. Il compositore Jerskin Fendrix ha lavorato con i suoni per creare delle musiche fuori controllo, che scandiscono il ritmo del film creando un’atmosfera di instabilità.
Esattamente come Greta Gerwig in Barbie, Yorgos Lanthimos vuole raccontare la storia di una donna controllata da uomini che decide di uscire dalla sua comfort zone per scoprire cosa c’è nel mondo reale.
Bella inizia questo percorso di consapevolezza attraverso la sperimentazione sessuale, che nel film diventa un modo per scoprire sé stessa e le dinamiche relazionali tra uomo e donna. Nel suo viaggio si scontra con violenza e discriminazioni ma le affronta con la leggerezza di una bambina, una buona dose di ironia e soprattutto mettendosi sempre al primo posto.
Povere Creature! sperimenta una narrazione senza freni, ponendosi una semplice domanda: come sarebbe la vita delle donne se fossero completamente libere?
Per trovare una risposta dovrete aspettare il 25 gennaio 2024, data di uscita del film nelle sale italiane. Nel frattempo gustatevi il trailer!