
Top News
Roberta Panetta
The White Lotus 3 recensione: la satira sociale sbarca in Thailandia
Arriva nelle sale Wonder – White Bird, spin-off di Wonder che si concentra sulle vicende del personaggio del bullo Julian, già visto nel primo film, e ancora una volta interpretato da Bryce Gheisar. Il film è arrivato nei cinema il 4 gennaio distribuito da Notorious Pictures in collaborazione con Medusa Film.
Dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie, Julian cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien. Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.
Diretto da Marc Forster (Neverland, Non così vicino), Wonder – White Bird vede nei panni del protagonista, Julian, Bryce Gheisar che riprende il ruolo già interpretato in Wonder. A fianco a lui troviamo Helen Mirren nei panni di sua nonna Sara, oltre ad Ariella Glaser che veste i panni dello stesso personaggio nel passato e Orlando Schwerdt che invece interpreta Julien, il ragazzo che le ha salvato la vita.
Proprio come Wonder, che si ispirava all’omonimo romanzo best-seller di R.J. Palacio, anche lo spin-off si basa sul un suo lavoro: nello specifico la graphic novel Wonder – White Bird. Dopo il grande successo di Wonder, noto per aver ispirato anche il movimento “Choose Kind”, la scrittrice e illustratrice ha deciso infatti di continuare a esplorare l’universo da lei creato con una collana di libri dedicati a tutti i personaggi principali della storia.
Infatti, come vi abbiamo già raccontato nella nostra recensione del film, Wonder – White Bird espande l’universo creato dalla Palacio per riportare sullo schermo un personaggio alle prese con il suo percorso di formazione. Un’operazione particolare in quanto lo spin-off è allo stesso tempo un sequel, in quanto segue le vicende di Julian dopo la sua espulsione a seguito dei fatti avvenuti in Wonder, ma anche un prequel dal momento che narra le vicende che riguardano una giovane Sara durante la Seconda Guerra Mondiale.
Wonder – White Bird si pone l’obiettivo di ricercare un contatto emotivo con il pubblico, ispirando spettatori di tutte le età su cosa significhi fare la differenza e, soprattutto, quanto sia importante avere il coraggio per trovare il proprio posto nel mondo. Anche quando tutto sembra perduto o, come nel caso di Julian, quando tutti ti danno per perso.
Proprio come Auggie anche Julian è un outsider, anche se in modo diverso. A differenza di Auggie che, nonostante la grave malattia, affrontava il mondo esterno e le complesse dinamiche scolastiche con la sua gentilezza contagiosa, il secondo cela un disagio emotivo che lo porta a non empatizzare davvero con l’altro. Ai suoi occhi il diverso è e resta alieno; almeno finché nonna Sara non sceglie di raccontargli la storia di come lei, giovane ebrea perseguitata durante il nazismo, fu salvata da un ragazzo perseguitato a sua volta per la zoppia. Semplice ma efficace, la chiave di lettura dell’universo di Wonder non cambia e va a sottolineare ancora una volta che accettare l’altro significa anche accettare noi stessi.
Nel caso in cui non l’abbiate ancora visto o abbiate voglia di recuperarlo in occasione dell’uscita al cinema di Wonder – White Bird, vi ricordiamo che Wonder è disponibile in streaming su Netflix e su Prime Video.