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Mufasa: Il Re Leone | Intervista a Lin-Manuel Miranda
Tags: Mufasa: Il re leone
È arrivato al cinema Mufasa: Il Re Leone (leggi qui la nostra recensione), il prequel diretto da Barry Jenkins che racconta per la prima volta la storia del maestoso re della savana, padre del leoncino Simba nel film d’animazione del 1994 e nella sua rivisitazione del 2019. Attraverso le parole di Rafiki, la pellicola realizzata con una tecnica in CGI fotorealistica ripercorre la leggenda di Mufasa, un cucciolo orfano che incontra un futuro principe di nome Taka, con il quale stringe un legame fortissimo. Ma l’affetto tra i due sarà messo alla prova da un nemico minaccioso e letale.
Abbiamo incontrato il compositore Lin-Manuel Miranda, che dopo averci regalato le indimenticabili colonne sonore di Oceania ed Encanto, e dopo aver lavorato al live action de La Sirenetta, ha raccolto l’eredità di Elton John, cimentandosi per la prima volta con il franchise de Il Re Leone.
Lin-Manuel Miranda: Ciao!
Irene Rosignoli: Ciao! Felice di rivederti, ci siamo conosciuti qualche anno fa quando è uscito Encanto. Sono una grande fan dei tuoi lavori, quindi mi fa piacere poter chiacchierare di nuovo con te.
Lin-Manuel Miranda: Grazie!
IR: Parliamo di Mufasa. Sono curiosa di sapere di più sul tuo approccio al materiale, perché Il Re Leone è stato un progetto particolare per Disney. All’epoca stavano facendo molte colonne sonore ispirate ai musical di Broadway, ma per Il Re Leone hanno preso una strada del tutto diversa e hanno scelto Elton John, cosa che per il periodo fu molto insolita. Qual è stato il tuo approccio verso l’eredità del franchise, considerando anche che Mufasa è una storia originale?
Lin-Manuel Miranda: Mi fa sorridere che tu dica che si trattava di una pausa dallo stile Broadway di quell’epoca d’oro della Disney, perché oggi Il Re Leone è uno dei musical di Broadway più longevi. Quindi alla fine è finito a Broadway pure lui. Mi ricordo di aver consumato quella colonna sonora, non soltanto le canzoni di Elton John, ma anche le bellissime strumentali di Hans Zimmer. E ricordo di aver visto il musical. Ora Il Re Leone è diventato quasi un genere musicale a sé: quando senti la voce di Lebo M., capisci subito di essere nel mondo del Re Leone, ispirato ai ritmi e alle armonie del Sudafrica, e capisci quanto sia speciale. Scrivere per questi personaggi è stato sia spaventoso che emozionante. Sono rimasto molto sorpreso dalla sceneggiatura. Non sapevo cosa aspettarmi, sapevo solo che Barry Jenkins fosse coinvolto e questo è bastato per convincermi. La storia mi ha davvero stupito, ha gli stessi toni biblici e shakespeariani dell’originale ma prende direzioni completamente diverse da quelle che mi aspettavo per Mufasa. Quindi sono partito dalla storia e ho fatto del mio meglio per dare giustizia ai momenti musicali.
IR: Ormai hai collaborato diverse volte con questa azienda. Ma, esattamente, come si scrive una canzone Disney? Da grande fan, a volte sento una melodia e penso: “È proprio in stile Disney”. Ma allo stesso tempo, le loro canzoni sono molto diverse l’una dall’altra. Pensi che esista davvero “la sonorità Disney”?
Lin-Manuel Miranda: Ciò che per me accomuna le mie canzoni preferite – e in cento anni di storia ci sono state tante tipologie diverse – è lo storytelling. Ad esempio, In fondo al mar è pazzesca, ma alla fine di quella canzone Ariel se ne va. Oppure All’alba sorgerò, in cui vediamo la principessa prendere coscienza del suo potere e ribaltare tutte le aspettative. Io amo le canzoni che portano avanti la storia. Quando ho letto lo script di Mufasa, ho immaginato delle canzoni che potessero accompagnare i punti di svolta della storia, i momenti drammatici più importanti. Penso che ciò che spaventa di più è proprio l’eredità. Quando ho lavorato a Oceania, ad esempio, mi sono chiesto: ma come faccio a scrivere una I Want Song, in un universo in cui esistono già Parte del tuo mondo, All’alba sorgerò, Belle… Ma è una sfida interessante, anche perché la risposta è sempre la specificità. Devi dimenticarti del passato e chiederti: di cosa ha bisogno questo specifico personaggio, che cosa sogna? E poi devi scrivere la risposta in maniera più specifica possibile.
IR: Come domanda finale, c’è stato un personaggio in cui ti sei rivisto particolarmente o per il quale è stato molto facile trovare la voce?
Lin-Manuel Miranda: Devo dire che è stato molto divertente scrivere una canzone d’amore Disney per la prima volta. Vaiana aveva il suo viaggio dell’eroe, non aveva tempo per l’amore. In Encanto c’erano troppi problemi familiari e un sacco di trauma generazionale. Ma io sono cresciuto con Baciala, La bella e la bestia, Parte del tuo mondo e Al di fuori di me, non ci dimentichiamo di Phil Collins. È stato bellissimo scrivere questa ballata per Mufasa, che si percepisce come incapace di amare e essere amato, e vedere crescere il suo rapporto con Sarabi. È stato molto bello da scrivere.
A cura di Irene Rosignoli