?L?UNICO PERDONO POSSIBILE RESTA SEMPRE LA VENDETTA!?
Libera rivisitazione del Riccardo III di William Shakespeare, Riccardo Va All?Inferno ? diretto da Roberta Torre e prodotto da Paolo Guerra. Nella parte del vendicativo protagonista troviamo Massimo Ranieri, supportato dall?elegante Sonia Bergamasco e dall?ossessiva Silvia Gallerano.
In un fantastico regno alle porte di Roma, vive in un decadente castello la nobile casata dei Mancini, che gestisce un florido traffico di droga e malaffare. Riccardo Mancini ? da sempre in lotta con i fratelli per la supremazia e il comando in famiglia, dominata dagli uomini ma retta nell?ombra dalla potente Regina Madre, grande tessitrice di equilibri perversi. Un tragico e oscuro incidente l?ha reso zoppo e storpio fin dalla tenera et?, minando fortemente la sua salute mentale e obbligandolo a trascorrere anni in un ospedale psichiatrico. Tornato a casa, apparentemente guarito, Riccardo inizia a tramare per assicurarsi attivamente il possesso della corona, assassinando chiunque ostacoli la sua scalata al potere. Ma quando diventa re, perde tutto…?
Un stile inedito tra pop, kitsch e dark
Varcata la soglia dell?ospedale psichiatrico veniamo trasportati in un mondo kitsch dominato da odio e psicosi, dove i numeri da musical sembrano dei veri music video degni di una pop-star americana. Lo stile musicale (curato da Mauro Pagani) si evolve varie volte durante il film: da un inizio con sonorit? rock passiamo poi al pop puro nella parte centrale, per confluire nell?elettronica dark delle ultime scene. La prova recitativa e canora di Massimo Ranieri ? superlativa, dando vita ad un Riccardo perfido ma allo stesso tempo comico, che cattura lo spettatore con la sua potente voce e la sua mimica da commedia dell?arte.
Un party elegante e folle
Sonia Bergamasco interpreta la mostruosa ma elegante Regina Madre, mentre la psicotica e tossica Betta ? interpretata da Silvia Gallerano, sicuramente la rivelazione del film. Nel crudele e coloratissimo mondo di Tiburtina Terza, il grottesco (i freak al servizio di Riccardo) e l?opulenza (il castello) vanno a braccetto, ma il risultato finale ? innegabilmente fashion, con trucco e acconciature in un mix di pop e cyberpunk . Durante la visione del film sembra di partecipare ad un psichedelico party fatto di colori, fasci di luce e costumi sfarzosi, il tutto calato all?interno di elegantissime scenografie tra moderno e classico, dove anche i dialoghi rispettano questa divisone.
Il ritmo di Riccardo Va All?Inferno ? incalzante e si destreggia tra sequenze forti e spensierati numeri musicali, la regia di Roberta Torre supporta tale agilit? con inquadrature eleganti e simmetriche, campi totali e primissimi piani. Indubbiamente influenzato dall?attualit?, sia nell?estetica che nei risvolti di trama, con personaggi femminili attivi e di grande spicco, Riccardo Va All?Inferno ? un progetto tutto italiano, audace ed inedito per la cinematografia del nostro paese.
Photo Credits: Medusa