Recensioni
0
Martina Barone
Una Notte Violenta e Silenziosa: recensione del film natalizio con David Harbour
Tags: david harbour, Una notte violenza e silenziosa, Violent Night
Quando una squadra di mercenari irrompe in un comprensorio di famiglie benestanti durante la vigilia di Natale, prendendo in ostaggio tutti i presenti, la squadra di criminali non è preparata ad affrontare un combattente che li sorprenderà: Babbo Natale (David Harbour) è sul posto e sta per dimostrare perché questo Nick non è un santo.
Nel cast: David Harbour, John Leguizamo, Edi Patterson, Cam Gigandet, Alex Hassell, Alexis Louder, Beverly D’Angelo
“Violent night, gory night…” è da questa rivisitazione di un classico del Natale che Una Notte Violenta e Silenziosa prende il suo titolo, il quale racchiude perfettamente il senso tanto festoso, quanto cruento della commedia di queste vacanze invernali 2022 con protagonista al cinema David Harbour.
Il Jim Hopper di Stranger Things svela nuovamente il proprio lato paterno e lo fa nientemeno che diventando il portatore dei doni e della gioia di tutti i bambini del mondo. L’attore statunitense ricopre infatti il ruolo di Santa Claus, in una versione disillusa e alticcia, un vero e proprio personaggio mitico in cui però tutti hanno smesso di credere, fino a quella fatidica sera.
Se abbiamo imparato a trovare tante varianti del Babbo Natale canonico che la Coca Cola ci ha improntato nella mente e negli occhi, Patrick Casey e Josh Miller ne storpiano ancora una volta la bontà derivante dal faccione gioioso e da quel sorriso spalancato, dandogli un aspetto trasandato e un codino alla samurai. Da un San Nicola sfacciato come quello di Billy Bob Thornton a un altro paterno e scanzonato come quello vintage di Tim Allen, più volte nelle vesti del portatore di doni da Santa Clause in poi (pensando ai sequel, ma anche alla piega seriale su Disney Plus con Nuovo Santa Clause cercasi), si passa a quello goffo eppure dotato di capacità inaspettate di Harbour.
Un protagonista che non è alla ricerca di guai o di cattivi da depennare dalla sua lista a suon di mazzate. Ma che in mezzo al caos delle cene di famiglia e di tentate rapine a caveau miliardari ci si ritrova in maniera del tutto casuale, decidendo di fare fuori una banda di criminali per salvare la sua nuova amica Trudy (Leah Brady). Una bambina gentile e premurosa, ancora fermamente convinta dell’esistenza di Babbo Natale. Sarà questa convinzione così forte e determinata a dare la spinta all’uomo magico per applicare i propri trucchetti del mestiere, ritrovando un po’ dello spirito, natalizio e entusiasmante, che aveva perso.
La peculiarità perciò di Una Notte Violenta e Silenziosa non è solamente quella di raffigurare un Santa Clause pieno di lividi e con il cappello rosso ricoperto di cervella e di sangue. Bensì è la casualità che fa trovare un Babbo Natale totalmente sbronzo e sfiduciato in una villa gigante e sotto attacco, in cui deciderà di fronteggiare gli intrusi per mettere in salvo Trudy e la sua famiglia. È l’anima per nulla aggressiva – o almeno così pensiamo all’inizio – di un personaggio che non è un esperto di arti marziali o di combattimenti corpo a corpo, ma solamente un essere sicuramente con doti incantate che cerca di fare la cosa giusta.
Questa dinamica contribuisce a rendere più gradevole una pellicola che non parte dunque in quarta con le mosse da karateka del personaggio, e che al contrario si focalizza più sulla sua abilità da degustatore di biscotti e di riposini durante le ore di lavoro. Una preparazione che contribuisce a rendere più ironica e divertente la sua entrata nel vivo delle sparatorie e degli scontri in cui ogni decorazione natalizia può diventare un’arma.
Una discesa in un Natale feroce e avido, che risveglierà l’euforia in quel Babbo Natale che credeva di essere diventato superfluo e che invece troverà il modo di rendere davvero felice la sua giovanissima amica. Un intrattenimento pazzo e inarrestabile, in una di quelle pellicole che tentano ad ogni scena di stupire il pubblico col più assurdo e insensato, nonché doloroso dei metodi per fare fuori i propri personaggi uno ad uno.
Ma in tutto questo Una Notte Violenta e Silenziosa ha anche un lato curiosamente tenero, che deriva proprio dall’interpretazione del suo David Harbour, sempre così convincente quando alla brutalità e imponenza del suo aspetto aggiunge quel lato accomodante e dolce che stavolta declina nel desiderio di fare nuovamente del bene. Un interprete che sfrutta la sua stazza per occupare lo spazio action della scena, per poi dedicarsi alle chiacchierate al walkie-talkie con la piccola Trudy, la quale infonderà in Santa Clause la fiducia che l’uomo aveva perduto.
In grado di saper navigare su differenti toni che vanno dall’iper-furia al sentimentalismo famigliare, che riaccendono gli scorci di un passato iroso della vita di Babbo Natale e di una notte che potrebbe cambiargli il futuro, la commedia diretta da Tommy Wirkola è un divertissement natalizio imprevedibilmente apprezzabile nella sua prevedibilità.
Un’opera che sa citare in continuazione Mamma ho perso l’aereo senza sembrare disperata o esasperante, sapendo anzi integrare a pennello gli insegnamenti che Kevin ha impartito a tanti bambini lasciati da soli la notte di Natale (speriamo pochi!) e che ha dato la possibilità all’intraprendente Trudy di realizzare le sue trappole. Tirate fuori la voglia di fare a cazzotti e nascondete gli schiaccianoci: con Una Notte Violenta e Silenziosa le feste non sono mai state tanto furiose.