Celebriamo l’8 marzo con due personaggi femminili che hanno segnato la scorsa stagione cinematografica: Barbie e Bella Baxter

Negli ultimi anni la Giornata internazionale della donna ha assunto un’importanza sostanziale nella discussione sulla condizione femminile contemporanea. Nel nostro piccolo vogliamo contribuire al dibattito, facendo ciò che più ci riesce: parlare di cinema. Nello specifico vogliamo soffermarci su alcuni temi portati a galla da due dei maggiori film degli ultimi mesi: Barbie e Povere Creature!.

Questi lungometraggi ci hanno regalato due protagoniste femminili che non si vedevano da troppo tempo sul grande schermo. Da un lato abbiamo un’icona della cultura pop tutta vestita di rosa che deve fare i conti con le contraddizioni della società contemporanea. Dall’altro una donna-bambina che sperimenta il mondo per la prima volta e scopre le dinamiche tossiche del rapporto tra generi.

Insomma due kick-ass che ci hanno rubato il cuore e che vogliamo celebrare durante questa Giornata internazionale della donna.

Barbie

Diciamoci la verità, Greta Gerwig ha fatto una sorta di miracolo. La sceneggiatrice e regista di Barbie ha preso la bambola più famosa al mondo e l’ha resa protagonista di un film accessibile a chiunque, che parla di femminismo e patriarcato. Se pensiamo che il lungometraggio è stato prodotto da Mattel, il rischio di creare qualcosa di estremamente banale e unicamente orientato al marketing era davvero alto.

Suona strano dirlo, ma Barbie è un film per certi versi doloroso. Dietro al rosa, ai glitter, alla comicità, si cela una realtà che intrappola, giudica e discrimina. Nel momento esatto in cui Barbie esce da Barbieland e arriva nel mondo reale si sente addosso uno sguardo feroce che la farà dubitare di sé stessa. Succede a Barbie, come a ogni donna sul pianeta Terra ed è questo che rende il film estremamente attuale.

Il merito di Barbie sta proprio nel rendere esplicite e universali alcune dinamiche patriarcali che al grande pubblico non sono forse mai arrivate in modo così diretto. Nella Barbie di Margot Robbie ci si può riconoscere facilmente e attraverso la sua storyline, gli spettatori hanno la possibilità di riflettere su ciò che significa essere donna oggi.

Bella Baxter

Come sarebbe la vita delle donne se fossero completamente libere? È da questa domanda che ha inizio la storia di quella che è probabilmente l’eroina del nostro secolo: Bella Baxter, protagonista di Povere Creature!. L’ultimo film di Yorgos Lanthimos, pluripremiato durante i principali riconoscimenti cinematografici e con ben 11 nomination agli Oscar, mette in scena una storia grottesca in cui una giovane donna con il cervello di una bambina vive una travolgente avventura libera dai pregiudizi.

L’elemento innovativo della narrazione sta proprio nella sottrazione di tutte quelle dinamiche che le donne adulte hanno interiorizzato in anni di vita nella società patriarcale. Bella si trova in una posizione privilegiata: ha i bisogni e desideri di un’adulta, ma la mente di una bambina, quindi sperimenta tutto per la prima volta con ingenuità e mettendosi sempre al primo posto, a discapito delle convenzioni.

Nel suo percorso di autoconsapevolezza – che, neanche a dirlo, si sviluppa in gran parte attraverso la sperimentazione sessuale – Bella scopre le dinamiche relazionali tra uomo e donna, si scontra con la violenza e le discriminazioni e comprende molto presto che tutti gli uomini della sua vita la vogliono in qualche modo controllare. Chi per paternalismo, chi per preoccupazione, chi per possesso. E nessuno di loro alla fine ci riesce, perché lei è libera dalle costrizioni sociali e sa che l’unica persona a cui deve dare conto è sé stessa.

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