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Martina Barone

Black Panther: Wakanda Forever | Parola a Ryan Coogler e al cast del film Marvel

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Black Panther: Wakanda Forever | Parola a Ryan Coogler e al cast del film Marvel

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Dal tributo a Chadwick Boseman all’importanza della rappresentazione fino alla canzone di Rihanna: parola al cast di Black Panther: Wakanda Forever

L’incontro stampa con la crew di Black Panther: Wakanda Forever è stato pieno di emozione. E non poteva essere altrimenti. A distanza di quattro anni dal primo film dedicato alla Pantera Nera e due dall’addio al suo interprete Chadwick Boseman, il sequel dell’opera Marvel commuove semplicemente al ricordo dell’attore morto prematuramente e a cui l’opera è apertamente dedicata.

Un senso di vicinanza all’interprete che il resto del cast ha respirato anche sul set, il quale è stato utilizzato come forma di elaborazione di un lutto che è il medesimo che si consuma all’interno del cinecomic. Una grande forma di rispetto e di memoria che si percepisce nelle parole del regista e sceneggiatore Ryan Coogler e nel resto dei suoi colleghi che ricordano il loro amico, cercando di renderlo orgoglioso col nuovo Black Panther: Wakanda Forever

Black Panther: Wakanda Forever e l’omaggio a Chadwick Boseman

“La celebrazione di Wakanda Forever arriva dal dolore di aver perso Chadwick” commenta il produttore Nate Moore “Ma non volevamo fosse l’unica cosa che il film trasmettesse. Quando attraversi una perdita così profonda provi tutta una vasta gamma di sentimenti. E Ryan ha trovato tutti quei colori nel lutto”. A fargli eco è il regista stesso: “Si è trattato di un lavoro di squadra. Il film permette, tramite la sofferenza, di poter andare a fondo nell’identità e nella personalità di ogni personaggio. Shuri, la protagonista di Letitia Wright, ha perso un fratello maggiore, che per lei rappresentava la figura che l’aveva sempre protetta. È qui il punto dell’opera: cosa succede quando perdi le persone che ami”.

Un sentimento che è scattato dalle conversazioni che la giovane attrice ha intrapreso col suo regista, per approcciarsi al meglio al suo nuovo ruolo all’interno del Marvel Cinematic Universe. Ha raccontato Letitia Wright: “C’è stata una connessione immediata con Ryan. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata e abbiamo deciso che avremmo proceduto in maniera gentile, espandendo il mondo di Black Panther e permettendo così ai personaggi di poter crescere. Shuri nel primo film è un raggio di sole, si sente al sicuro grazie alla lealtà e all’amore della sua famiglia, che l’ha sempre incoraggiata a seguire la sua vocazione, il suo essere un genio. Ma adesso è lei colei che deve proteggere il suo popolo. Il punto del film perciò diventa: come si fa ad andare avanti quando hai il cuore spezzato?”.

Vecchi volti e nuovi arrivi: il villain Namor

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Credits: Walt Disney Studios Motion Picture

A fare da cassa di risonanza a questo dolore riportato in Black Panther: Wakanda Forever è l’attrice Danai Gurira: “Nei personaggi, sia nei nuovi che nei vecchi, si trovano vari aspetti dell’umanità. È un caleidoscopio che è bello da poter vedere al cinema. Per noi e per me girare il film è stato entrare in estrema connessione con un fratello che non c’è più. L’obiettivo era quello di onorarlo, amando quest’opera come sappiamo avrebbe fatto lui stesso”. Un sentimento comune, che ha riguardato il set e sicuramente verrà condiviso anche dai fan. Ne parla Lupita Nyong’o nel ruolo di Nakia: “Interpretare Nakia è stato terapeutico, perché da lei ho imparato come si affronta la morte e mi ha aiutato a elaborare la scomparsa di Chadwick. Per questo sono grata a Ryan. Anche se devo ammetterlo, quando ho letto la sceneggiatura sono stata gelosa perché i miei compagni fanno tantissime cose che avrei voluto fare anche io! In questo film però a Nakia è richiesto di processare l’addio a T’Challa. Lei rappresentava un’oasi per questo uomo e lui, in cambio, le ha fatto un dono: quello di poter esplorare come ci cambia il dolore”.

Come avvenne per il primo Black Panther, anche il seguito si concentra particolarmente sull’importanza della rappresentazione, la quale stavolta passa nelle mani di Tenoch Huerta Mejía, che nel film impersona il nuovo arrivato della schiera Marvel Namor. Spiega l’attore: “Namor è un personaggio complesso. Molte persone riconoscono il valore che il Wakanda ha avuto nell’immaginario del MCU, e lui cerca di distruggere questo paese. Ma Ryan ha saputo motivare bene le azioni del personaggio nella sceneggiatura, facendo capire per quale motivo agisce in quella maniera. Non è una scusa, ma una spiegazione sul come e perché ogni persona affronta in modo diverso il dolore o le cose che lo minacciano. È qualcosa di bello perché è particolarmente umano. E fa vedere come due personaggi, in questo caso Shuri e Namor, che hanno radici simili e potrebbero essere amici, in realtà agiscono secondo visioni individuali”.

Dall’eredità di Black Panther alla canzone di Rihanna

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Credits: Walt Disney Studios Motion Picture

La questione delle proprie origini e dell’attaccamento al territorio è fondamentale nel cinecomic, come lo era appunto nell’opera antecedente. Un’opportunità per gli spettatori di vedersi riflessi sul grande schermo, ma anche per una nuova generazione di attori, come la Namora di Mabel Cadena: “Sono fiera della sfida che ho intrapreso, è stata una follia. Ho avuto l’onore di imparare la lingua dei Maya, la lingua indigena. E il mio coach mi ha spiegato che per loro è importante che venga riportata correttamente quindi sentivo che si trattava di una prova non indifferente, ma anche di un privilegio. Per me, che sono una donna latina, è meraviglioso sapere che esiste un film con così tanta diversità. Sono fiera di far parte dell’eredità di Black Panther”.

Per chiudere, è impossibile non citare il brano originale realizzato da Rihanna per Black Panther: Wakanda Forever dal titolo Lift Me Up, di cui racconta il coinvolgimento Ryan Coogler: “Stavamo cercando una grande artista che abbracciasse questa storia e la restituisse in una confezione diversa rispetto a quella cinematografica che stavamo offrendo. Volevamo si trattasse di una donna, perché il senso di maternità è fortissimo in Black Panther: Wakanda Forever. E Rihanna si è sentita molto vicina a questo racconto in questo specifico momento della sua vita. Quando ha registrato la canzone l’ha fatto per Chadwick e così è entrata a far parte della nostra famiglia”. 

Black Panther: Wakanda Forever sarà in sala dal 9 novembre disturbato da Walt Disney Studios Motion Picture

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