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Roberta Panetta
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A trent’anni di distanza dal primo capitolo di Blade Runner, ambientato nel 2019, il regista di Arrival, Denis Villeneuve, porta sullo schermo un film ancora pi? dark. Dopo averci stupito e dopo aver ammaliato critica e pubblico di tutto il mondo dirigendo lo sci-fi con Amy Adams, Villeneuve ha accettato una sfida non facile: riproporre il sequel di un film cult e trattare nuovamente tematiche fantascientifiche.
A tal proposito il regista ha dichiarato a La Repubblica: “La fantascienza ? un genere che tutti i registi – dentro e fuori Hollywood ? intendono esplorare. La considerano un punto di arrivo. Se non ti prendi dei rischi in questo mestiere, perdi ispirazione e contatto con la realt?. Mi sono sempre sentito in dovere di rappresentare ci? che mi circonda, sia che si tratti di una dimensione distopica sia che parli di cartelli messicani (Sicario). Il set di Blade Runner ? speciale: mi porter? dietro un ricordo al giorno?.
Nel trailer di Blade Runner 2049 ? Jared Leto a darci il benvenuto nella nuova era dei cacciatori di androidi, una colonia di uomini e donne fabbricati come forza lavoro sacrificabile. “La storia non ? finita”, dice un personaggio del nuovo Blade Runner. “Manca ancora una pagina”. La pagina mancante ? quella che tormenter? l’Agente K (Ryan Gosling) costretto a richiamare in servizio il leggendario ed esiliato Deckard (Harrison Ford) per porgli alcune domande, e a vedersela con altri, misteriosi personaggi.
Nel cast, l?attrice cubana Ana De Armas, Robin Wright di House of Cards, il guardiano della galassia Dave Bautista, l?olandese Sylvia Hoeks, il Joker di Suicide Squad Jared Leto e il somalo Barkhad Abdi.
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A cura di Redazione Web
Fonte: La Repubblica
Photo Credits: Sony Pictures IT