Chi era Chiara Lubich?

Nel tv movie, viene tratteggiata con intensit? dalla splendida Cristiana Capotondi, protagonista assoluta diretta egregiamente da Giacomo Campiotti, ma nella vita vera Chiara Lubich aveva il volto di un personaggio che divent? autorevole grazie alla forza della bont? e del suo credo.

Nata a Trento nel gennaio del 1920, Chiara Lubich ? stata la fondatrice del Movimento dei focolari, organizzazione che affondava le sue radici nei concetti di fratellanza universale e unit? tra i popoli e religioni. Con la sua forza d’animo, ha contribuito al riavvicinamento della Chiesa Cattolica con quella Ortodossa; ? stata la prima donna bianca non musulmana a parlare nella moschea di Harlem a New York e, da donna cattolica, ? stata chiamata a parlare a migliaia di monaci buddisti in Giappone e Thailandia. Chiara Lubich, che ? venuta a mancare nel 2008, ha le coloriture di una santa, ma con la natura corporea di un essere umano che ha cambiato, a suo modo e grazie alla sua vocazione, la visione del mondo. Una figura storicamente importante che ? riuscita a trascendere il concetto di religione monoteista ponendosi come dialogo tra pi? religioni e pi? comunit?.

Essere fuoco e amore

Chiara Lubich ? la storia di una giovane donna e il suo sogno: realizzare la fratellanza universale. Al centro dei suoi dialoghi di pace spiccano la forza dell?amore e la solidariet? che pu? costruire ponti tra gli uomini di qualunque razza o fede religiosa. Il film ?, dunque, il ritratto di una donna libera, appassionata e coraggiosa.

Durante la conferenza stampa di presentazione, il regista Campiotti ha affermato che si ? scelto di raccontare i primi momenti della sua opera, la scoperta della sua vocazione proprio in mezzo alle miserie della guerra, sottolineando come, anche in un momento in cui la socializzazione ? estremamente difficile, l?emozione di condividere gli stessi ideali appassiona e convince. Quello che vediamo in Chiara Lubich ? dialogo ecumenico e interreligioso, la costruzione di una politica al servizio del bene comune, basata sulla ripartizione dei beni, non sul profitto. Un discorso che, se vogliamo, risulta moderno pi? mai.

Il film disegna tutti i volti di Chiara, mentre prendono forma e vigore grazie alla fede. A tal proposito, la protagonista Cristiana Capotondi ha dichiarato: “Chiara ? una figura che sa parlare a tutti, ed ? un personaggio che ? sempre restato giovane, aperto al dialogo senza paura e senza sovrastrutture che di solito ci sono con l’avanzare dell’et?. Sono figlia di madre ebrea e di padre cattolico, ho una visione laica del mondo sono una persona con una mia personale visione spirituale. Non ? pi? possibile non considerare le diversit?. La sorellanza o la fratellanza ? fra le anime e la storia ci ha fatto capire quanto sia importante questo elemento. Chiara era materna nonostante non avesse avuto figli: era madre di tutti. Si donava dando cura e benessere agli altri.”.

Chiara Lubich – La Sinossi

Trento, 1943. La citt? ? oltraggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Chiara, giovane maestra di scuola elementare, deve interrompere la lezione per condurre i bambini in salvo in un rifugio antiaereo. L?, nel tempo sospeso del bombardamento, ritrova alcuni amici: Ines ed Enrico, prossimi al matrimonio, Natalia e Dori che sognano anche loro una famiglia. Chiara invece vorrebbe solo avere delle risposte ai grandi interrogativi che la attanagliano. Tutto il suo mondo trema. Afflitta dalla devastazione e dal dolore che vede intorno a s?, Chiara cerca disperatamente di dare un senso a quanto sta accadendo. La decisione di vivere concretamente il Vangelo la porter? a unirsi in condivisione con le sue amiche, scatenando le reazioni dei benpensanti, tra cui il padre di Ines, un gerarca fascista che non tollera che la loro figlia frequenti Chiara.??Che tutti siano uno? ? questo il versetto del Vangelo che pi? ha colpito Chiara e che diventa il suo programma di vita, scandaloso e incomprensibile per chi, stremato dalla guerra, cerca prima la vendetta della giustizia.